la chiave dei segreti

di _Clodaury_
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Mi sono addormentato da poco quando un picchiettio proveniente dalla finestra mi sveglia: è un rumore troppo familiare. Apro gli occhi e guardo verso la finestra: piove ancora. Metto un piede fuori dal letto e mi siedo. Un gufo picchietta con il becco sulla mia finestra. Mi alzo e la apro. Il vento mi travolge, il gufo entra. Ha le penne arruffate e bagnate. Mi porge una busta, riconosco il sigillo: Hogwarts. La apro … riconosco la scrittura, verde e ordinata, della professoressa McGranitt.
 
“Caro Sign. Malfoy,
le sembrerà strana e inaspettata questa lettera, ma a Hogwarts le cose vanno a rotoli. Gli alunni rivogliono Silente. Forse lei non è il ragazzo più adatto, visti i suoi precedenti, ma è l’unico che saprebbe tenere testa a tutti. Non voglio annoiarla, quindi andrò al sodo: la cattedra di Difese contro le Arti Oscure la attende. È l’unico esperto in materia. Potter insegna pozioni, la signorina Granger Trasfigurazione e, oltre a Weasley, manca solo lei.
Attendiamo sua risposta
Minerva McGranitt”

 
Stringo il foglio di pergamena nella mano, no, non posso farlo, non posso tornare in quel castello. Lì dentro ho commesso i miei errori più grandi. No, no e poi no.
Sempre con i soliti rimpianti i giorni passano, e ogni giorno ricevo lettere che mi invitavano ad andare ad insegnare a Hogwarts. Ma sono deciso, non posso farlo, non posso ritornare lì, no, perché non posso fare la figura del cretino con la coda di paglia, ma … non ho scelta, perché:
  1. I gufi mi stanno inondando la casa
  2. Posso dimostrare di essere cambiato, di essere maturato
  3. Non ho timore dei ricordi, sono passati
È qui che mi sbaglio, i ricordi non si cancellano. E poi, non sono state cose da niente. Cosa diranno allora tutti al mio ritorno? Quelli del 3° o 4° anno che sanno cosa ho fatto e che sanno che non sono andato neanche al funerale di Silente, per paura di crollare, che penseranno di me? Che penseranno di Draco Malfoy, il Serpeverde? Il mangia morte?
No, basta. Non esiste più il Draco-Malfoy-galletto-coniglio. Lo so, sembrerà strano, dopo le ragioni che prima ho dato ma, torno a Hogwarts, sono io il professore, e le cose cambieranno. Sono il loro insegnante e non possono prendermi in giro. O forse sì? Una cosa è certa però, non combinerò più niente, basta.
Prendo pergamena, piuma e inchiostro e mi siedo per iniziare a scrivere. Ma che scrivere?


“ Sign. McGrannit,
non so, come dice lei se potrei essere il più indicato per quest’incarico. Potrei trasformare i ragazzi in “me”. Non mi va, non me la sento. Io vorrei però, parlare faccia a faccia con il resto del corpo insegnanti. Dopo ciò, accetto il posto, ma se, ripeto, i ragazzi dovessero diventare come me, io l’ho avvisata: non sono responsabile. Le manderò il mio gufo per avvertirla del mio arrivo a Hogwarts.
Spero che stia bene
Draco Malfoy”

Ecco, ho fatto. Penso di aver firmato la mia condanna a morte. Ma, in fondo, io sono già morto.

Ola! Come vi sembra? Le cose iniziano a chiarirsi. Alla prossima :)




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