STORIA IN VIA DI REVISIONE - Mi scuso per chi attende ormai da molto aggiornamenti su questa FF, ma avviso che per il motivo precedentemente indicato, non verranno aggiunti capitoli ancora per qualche tempo. Danda
Un'ombra vagava
solitaria tra gli alberi del bosco finchè non giunse in una
radura, ivi si
fermò. Lo sguardo freddo vagava onde osservare ogni minimo
particolare della
radura, l’ombra avanzò di un passo giungendo alla
luce del sole.
I lunghi
capelli bianchi scintillarono appena il sole vi posò i suoi
raggi, la pelle
diafana del volto faceva risaltare gli occhi affilati color
dell’ambra. Lungo i
lati del viso erano visibili due tagli violacei che si ripetevano a
destra e a
sinistra e sulla fronte una voglia a forma di luna calante; come a
completare
il tutto egli era vestito da un kimono bianco, una corazza e una
pelliccia
bianca adagiata su di una spalla.
Si guardò
attorno infastidito forse
dall’odore di Kagome, la ragazza di suo fratello che lui
tanto odiava,
“se ne
sono andati da poco.”
Osservò tra
sé, eppure sentiva che un poco li invidiava,
perché nonostante tutto erano sempre rimasti uniti.
“tsk!”
Si voltò e
notò una
cosa che fino a quel momento gli era sfuggita, seppur appariscente,
c’era un
pozzo al centro della radura.
“E questo?
Che sia il famoso Pozzo Mangia-Ossa?”
Si chinò a
guardarvi dentro, storse il naso e si sporse un po’ tenendo
le mani
dentro le maniche, forse però si sporse un po’
troppo e, forse per il fato, o
forse per volere di qualcuno, qualcosa di molto forte spinse Sesshomaru
dentro
il pozzo. Una luce blu brillante lo abbagliò e il demone fu
costretto a
coprirsi gli occhi con le maniche del kimono.
§
“Rumi!!”
una voce
dolce fece voltare la ragazza, che fece appena in tempo a distendere le
braccia
per poi ritrovarsi in collo una bimba vestita di rosa con i capelli
rossicci
che sorrideva.
“Ciao
tesoro!”
disse la ragazza
accarezzando la testa della
piccola con la mano,
“volevi
farmi una sorpresa?”
continuò
sorridendo.
“Sorpresa!!”
gridò la
bimba e l’esclamazione fu subito seguita da una risata
argentina che fece alzare la testa alla ragazza.
“Ciao
Rumiko”
a parlare era
una donna coi capelli rossi, alta, snella e di bell’aspetto
che si era
avvicinata alle due ragazze.
“Zia
Harumi!”
gridò
Rumiko sorridendo alla donna.
“Non sono
riuscita a trattenerla...”
mormorò la
donna come a scusarsi del
comportamento della bimba che rimaneva ancora aggrappata alle ginocchia
della
ragazza.
“Nulla, non
preoccuparti.”
Le sorrise di risposta,
“e poi
sappiamo
tutti che Akira è una bimba brava, no?”
la bimba sorrise
guardando Rumiko
“Sì!!
Io sono brava!!” “E allora andiamo a
casa...”
concluse la ragazza
prendendola in braccio. Harumi nel frattempo era tornata a casa
lasciando le
due da sole, si affacciò alla finestra per chiamarle, ma
vedendole rientrare
rimase a guardarle sorridente.
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