TIME

di _meychan_
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TIME
Cap 1
POV  LUCY
Fairy Tail. Quanti anni erano passati? 14 anni. 14 lunghi anni che non li vedevo. Mi mancavano ma ero abbastanza ferrea sull'idea di non ritornare perchè dopo quello che avevo fatto non mi avrebbero perdonato. Me ne ero andata come una codarda, una vigliacca. Perché poi? Perché dopo aver passato una bellissima notte con lui, la mattina mi ero svegliata da sola, trovando un bigliettino che diceva che era stato tutto uno sbaglio, un errore. Mi sentivo uno schifo e non ero riuscita ad accettarlo. Non sarei riuscita a vedere tutti i giorni qualcuno che amavo ma che lui considerava quello che era successo non giusto. Cos’avevo fatto poi? Ero scappata da Fairy Tail e avevo fatto perdere le mie tracce. Tutto quello che volevo in quel momento era stare da sola. Ma scoprii presto di essere incinta. Dopo un lungo viaggio avevo trovato un posto tranquillo in cui crescere la vita che stava dentro di me. Avevo trovato una piccola e tranquilla radura in mezzo a una foresta. Con l’aiuto dei miei Spiriti avevo costruito una casetta a due piani, c’era voluto del tempo ma alla fine avevo una casa. Dopo otto mesi di lavoro era tutto pronto e un mese dopo partorii. Nacque una bellissima bambina dai capelli rosa e gli occhi grandi e marroni come i miei, la carnagione come quella di Natsu. Il tempo passava e lei cresceva bene. Le avevo dato il nome di Talya. Le avevo insegnato a leggere e a scrivere, a fare i calcoli e a risolvere i problemi. Aveva una spiccata intelligenza, ma avevo notato che non aveva delle passioni. All’età di 8 anni mi vide conversare con Lyra. Restò affascinata dal suo canto e dalla musica. Mi chiese di insegnarle la musica, ma io non ne sapevo molto quindi chiesi a Lyra di darle delle lezioni. Lo Spirito aveva delle stellina al posto degli occhi quando glielo chiesi. Le insegnò a suonare molti strumenti e a cantare. E la sera, dopo cena, mi suonava o cantava qualcosa, e devo dire che aveva un innato talento. Nello stesso periodo Lyra si accorse che anche Talya era una maga. La sua era uno strano tipo di magia, era un misto fra quella di Natsu e la mia. Poteva evocare delle fiamme, come il padre, ma la particolarità era che erano fiamme bianche, ed era lei a decidere che effetto avevano. E poi poeva evocare, al posto degli Spiriti, gli strumenti musicali. Una volta Lyra le disse che avrebbero suonato il violino e prima di evocarlo lei, l’aveva evocato Talya, era un violino che sembrava fatto di cristallo e le corde sembravano fatte di pura luce così come i crini dell’archetto. Lyra le aveva chiesto di suonare poi la prima cosa che le passava per la testa, e Talya aveva cominciato a suonare una musica spensierata e veloce, intanto intorno a lei si formava una polverina che assumeva la forma di alcune persone che giocavano felici. Da lì insegnai a usare a mia figlia a combattere, nel caso le fosse mai successo qualcosa. Avevo subito capito che aveva un tipo di magia molto potente. Le avevo poi raccontato di Natsu senza nessun rancore o odio verso di lui, glielo descrivevo come una persona gentile, premurosa, dolce, ma anche testarda, stupida e coraggiosa. Non volevo che avesse comunque una brutta immagine di lui, eppure lei mi diceva che lui aveva fatto una cosa brutta e che era arrabbiata con lui. Non ero molto d’accordo con lei però aveva ereditato la sue testardaggine e non voleva sentire ragioni. Ora lei ha 14 anni, ha un fisico atletico e slanciato, ma ha delle belle forme anche se acerbe, crescerà bene, i suoi capelli sono lunghi, ricci e rosa e li tiene sempre legati in una coda alta e sopra l’elastico ci mette sempre un bracciale color oro, un ciuffo di capelli le copre un po’ l’occhio destro. Porta sempre una canottiera aderente nera e degli shorts di jeans del medesimo colore, così come gli stivaletti fino alla caviglia e il guanto che porta nella mano sinistra che ha solo la attaccatura delle dita, mentre nel braccio sinistro porta un laccio di cuoio nero avvolto più volte all’altezza di dove Wendy portava i suoi bracciali. Quel giorno mi stava aiutando a stendere i panni quando Loki ci comparve davanti.
“Lucy Talya dovete andarvene subito di qui!” era spaventato, glielo si leggeva negli occhi.
“Loki che succede?!” gli chiesi allarmata.
“Non c’è tempo ora per le spiegazioni, fate veloci le valigie. Qualcosa di spaventoso sarà qui fra quattro ore e voi dovete scappare!” mi rispose. Mi fidavo di lui, ci aveva aiutato molto tutti quegli anni ed era sempre stato sincero e premuroso con noi, e aveva capito che se voleva 'essere preso seriamente' doveva abbandonare la sua aria da playboy, e l'aveva fatto, gli volevo molto bene, così nell’arco di un ora avevamo fatto le valigie e ora ci stavamo dirigendo alla stazione del piccolo villaggio vicino alla foresta in cui vivevamo.
“Ora dove andiamo Loki?” chiesi.
“A Magnolia, è l’unica città in cui potete essere al sicuro. Dovete andare da Makarov”
“Ma..” cercai di obbiettare.
“Niente ma! Lo so che non ti piace l’idea di tornare lì, ma sono gli unici che saranno di proteggere te e tue figlia” mi disse dolcemente prendendomi per le spalle.
“Mpf, d’accordo, però ora dicci il perché di questa fuga” borbottai.
“Questa mattina noi Spiriti abbiamo avvertito la presenza di qualcosa di molto pericoloso e potente venire verso di voi molto velocemente e da quello che ho capito vuole uccidere sia te che Talya. Ma non sappiamo cosa sia. Finché non arriverai a Fairy Tail non fidarti di nessuno. Ora devo andare, mi dispiace, fate buon viaggio” detto questo scomparve.
Il viaggio durò cinque ore, durante le quali Talya dormì, per fortuna che no aveva ereditato il male per i mezzi di trasporto come Natsu. Arrivammo a Magnolia verso le sette di sera e ci dirigemmo subito a Fairy Tail. Mi soffermai un attimo davanti al portone, mi tornarono alla mente tutti i momenti passati lì, tutti i volti dei miei amici, e il suo, feci un respiro profondo e lo aprii.




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