come il vento

di sapphireye
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~~Elizabeth non era una quindicenne come le altre, era una ragazza diversa dalla massa. Abitava a Milano, in Italia, in un appartamento del centro città, con i genitori e il fratello diciottenne. In molti la definivano una ragazza cupa e triste, a volte scontrosa e irritabile senza motivo, perlopiù timida e introversa, tanto che a scuola si ostinavano a chiamarla "Euforia" per questo. Elizabeth sapeva di non essere il massimo della simpatia ma odiava stare al centro dell'attenzione e quando vai in un liceo come quello che frequentava, stare su un piedistallo equivaleva alla felicità. Dopotutto era una bella ragazza, con i suoi capelli castano chiaro, mossi e talmente gonfi da farla sembrare un leone, gli occhi nocciola e le labbra piene. Nata a Febbraio, portava su di sé il peso del segno dei sognatori, l'acquario, anche se con qualcosa di più selvaggio, qualcosa che la chiromante di un luna park aveva definito con un sorriso "lacrima di lupo". La scuola era sfiancante, non tanto per lo studio, quanto per la costante lotta contro le continue e cattive insinuazioni dei compagni, a cui però rispondeva e dava del filo da torcere, evitando di mostrarsi debole e indifesa, ma solo impassibile e dura. Ma nessuno sapeva che, ogni notte, lei apriva la finestra della camera e guardava la luna mentre le lacrime scendevano copiose dal suo viso, per poi essere rapite dal vento fresco che soffiava quasi sempre in quella via di Milano. E proprio in una di quelle notti decise di assecondare il suo spirito, la sua "lacrima di lupo".




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