- GIUGNO -
Il
sole splendeva ad Akane Resort, città famosa per essere un
"must" dei turisti amanti della spiaggia. Recentemente era stato
aggiunto un sentiero che portava fino alla cima della scogliera
retrostante dove erano situati nuovi negozi, ristoranti, bar e ostelli
per accogliere anche i turisti che non disponevano di ingenti somme di
denaro. Durante il week-end, la sera, la strada principale faceva
spazio a bancarelle che vendevano ogni sorta di oggetti. E' qui che la
nostra gilda ha deciso di passare l'estate per "distrarsi dalla
città".
Kana Alberona ed Erza
Scarlett erano
sedute fuori di un bar, la prima con una birra in mano mentre la
seconda con un cono gelato.
«Earthland
chiama Erza! Ci
sei?» Kana le stava agitando le mani davanti agli occhi,
cercando
di attirare la sua attenzione.
La ragazza si riprese
solo quando sentì il suo gelato ormai liquido scorrerle tra
le dita.
«Scusami, ero
sovrapensiero... Grazie!» rispose, quando la sua amica le
tirò fuori un fazzoletto per pulirsi.
«Si
può sapere che ti succede? Sembra che tu abbia visto un
fantasma!»
Erza rimase in
silenzio, lo sguardo
basso mentre sentiva le spalle farsi pesanti e la testa che le doleva
come se da un momento all'altro dovesse implodere. Kana le
appoggiò una mano sulla spalla in segno di conforto, sapeva
che
stava male. La stessa mattina il Master era stato portato da Polyuska
che li aveva già avvisati che non era nulla di grave ma lo
avrebbe tenuto da lei per un po', giusto per controllarlo. Nemmeno lei
era del tutto tranquilla ma era conscia del fatto che il timore
più grande di Erza fosse quello di perdere i suoi amici
senza
poter far nulla, figuriamoci perdere una specie di padre. Dopo tutto
quello che aveva passato non la si poteva biasiamare.
«E' tutto
apposto» disse, sollevando la testa «Solo che ogni
tanto ho questo senso di malessere».
La mano si
spostò dalla spalla al viso, accarezzandole appena la
guancia mentre faceva l'ultimo sorso di birra.
***
La sera arrivò presto ed Erza si stava guardando allo
specchio
prima di uscire. I capelli erano raccolti in una lunga treccia
laterale, indossava un abito blu di cotone leggero stile impero, con
dei fiori ricamati sull'orlo della gonna, e dei sandali bianchi. Il
vestito le arrivava appena sopra il ginocchio, stirò una
piega
della gonna passandoci la mano, fece un giro su ste sessa per guardarsi
un' ultima volta, soddisfatta dell'abbinamento che aveva fatto. Mira ed
Elfaman Strauss avevano organizzato in ogni dettaglio la festa di
compleanno della loro sorellina, Lisanna. Si impegnavano a fondo per
recuperare il tempo in cui non sono stati uniti, in cui non erano una vera famiglia.
D'altro canto lei non era così sicura di voler uscire,
l'animo
di festeggiare non era ancora insito in lei, ma non voleva dare un
dispiacere alla piccola con i capelli bianchi. Aprì la porta
e
si trovò davanti Lucy Hearthphilia e Levy McGarden.
Constatò, dopo averle salutate, che le due indossavano lo
stesso
vestito ma in due tonalità diverse, inoltre, la prima
indossava
una collana con tre stelline pendenti, mentre la seconda una fascia
abbinata con qualche forcina.
«Sei proprio carina così! Non sembri nemmeno
tu!»
disse la prima, mentre le puntava l'indice al naso. Erza
arrossì, si lasciò scappare un sorriso e
invitò le
altre a scendere le scale per uscire dall'ostello.
La strada principale era affollata, lanterne colorate erano appese
ovunque, ristoranti e bar erano pieni, ogni tanto si vedeva qualche
bambino correre verso le bancherelle con la madre al seguito. L'
atmosfera era caotica ma al contempo infondeva serenità. Le
ragazze si diressero verso il sentiero illuminato che portava alla
spiaggia quando sentirono un gran baccano alle loro spalle.
«Attenzione! Spost... Oi, Natsu! Non farmi
sbandare!»
Si voltarono e videro un Gray Fullbuster intento a frenare per non
finirgli addosso. Lucy lanciò un grido mentre si allontanava
tirando Levy per un braccio ed Erza rimase immobile con le braccia
distese lungo i fianchi.
«Gray! Ti sembrano modi di andare in bici?!» disse
la bionda, mentre tentava di malmenarlo.
«Natsu non se ne stava fermo, come diavolo facevo ad andare
dritto?!» rispose, indicando un povero Natsu seduto sul
portapacchi, in preda agli effetti della sua chinetosi. Levy si
avvicinò al Dragon Slayer che stava cercando di rispondere
all'amico, ma gli uscirono solo dei mugolii confusi.
Con calma immane, Erza riuscì a trattenersi dal picchiare
entrambi come suoleva fare fin dall'infanzia e disse a Gray di
proseguire e lasciare Natsu con loro, non ci avrebbero messo
più
di dieci minuti a raggiungerlo. Appena il ragazzo scese dalla bici
parve rinato e riprese ad essere energico come sempre.
«Questa sera ci divertiremo un sacco! Ho promesso ad Happy
che avrei mangiato per due!»
«Uh? Non ci sarà Happy?» chiese Levy,
chinando leggermente il capo.
«Ha detto che aveva da fare con Charle e Lily... Presumo
qualcosa
che abbia a che fare con il pesce!» rispose, cercando di
risultare il più normale possibile. La verità
è
che i tre Exceed lo stavano aiutando a preparare una sorpresa a
Lisanna, sempre sperando che la testa calda non rovinasse tutto.
Arrivati all'entrata della spiaggia si sentiva già la musica
di
Mira e la sua band provenire da un piccolo palco allestito per
l'occasione, in riva al mare. Il bar vicino era diviso in due parti:
all'interno c'erano dei lunghi tavoli per il buffet con ogni tipo di
piatto e bevanda, dietro il bancone, adornato con pallocini e stelle
filanti di vari colori, c'erano Makao e Wakaba che si erano offerti di
"lavorare" per permettere ai più giovani di divertirsi.
All'esterno, davanti il palco, c'erano dei divanetti in vimini con dei
cuscini azzurri e dei tavolini bassi in legno chiaro. Quasi tutta la
gilda era presente, tutti si divertivano e fortunatamente non era
ancora scoppiata una rissa. Il piccolo gruppetto ritrovò
Gray e,
successivamente, si aggiunge Loki che non esitò a prendere
Lucy
in braccio e scoccarle un sonoro bacio sulla fronte nonostante stesse
mangiando. Arrivarono la torta e i regali con tanto di canzoncina e
Lisanna aveva un sorriso che nessuno le avrebbe tolto per almeno tre
giorni.
Appena tutti si sedettero un unico faro si proiettò su una
figura in completo bianco, dal cappello abbassato sul viso fuoriscivano
dei lunghi capelli corvini, impugnava una chitarra da cui
uscì
una nota stridula.
«Shooby do bop!»
canzonò.
Tutti i presenti avevano già capito chi era e cosa stava per
succedere ma nessuno si mosse.
«Lisanna, tanti auguri! Questa canzone è per te - do bop - piccola
ragazza che cr...»
Non fece in tempo a finire la frase che Natsu cominciò a
tirargli contro tutte le cose che gli capitavano sottomano,
costringendo Gajil Redfox ad un'uscita di scena poco esaltante. Lisanna
continuava a sorridere facendo un cenno di ringraziamento verso il
ragazzo, aveva aprezzato lo sforzo ma condivideva il pensiero di tutta
la gilda.
«Ammettiamolo, quel cumulo di ferraglia dovrebbe darci un
taglio
con la musica!» disse Gray, mentre guardava Natsu che
continuava
ad importunare l'ormai ritirato cantante.
«Io lo trovo buffo!» disse Levy, sorridendo. Le
altre due ragazze le si avvicinarano mormorando - Lui ti piace! -,
come lo diceva spesso Happy, lei agitò le braccia cercando
di giustificarsi ma non servì a molto.
Bixlow ed Fried cominciarono a servire alcuni drink ed Evergreen,
ingaggiata come DJ solo per quella sera, cominciò a passare
musica decisamente più ballabile dell'ultima canzone. Tutti
ballavano a gruppi ma l'attenzione era posta su Natsu e Gray che
avevano preso il ballo come una competizione vera e propria, seguiti a
ruota da Wendy e Romeo.
Erza era seduta sul divanetto a godersi quella scena, ridendo di tanto
in tanto, ma i suoi pensieri erano rivolti al Master che sicuramente si
sarebbe divertito a vedere i suoi figli
festeggiare. Stava contemplando i suoi piedi quando qualcosa
di
ghiacciato le scese lungo la schiena, si girò pronta ad
inveire
contro chiunque fosse stato ma l'immagine che aveva davanti la fece
pietrificare.
«G-Gerard?» si fermò un secondo per
guardare la ragazza vicino a lui «J-Juvia?»
«Erza-san!» la salutò timidamente,
cercando di nascondersi dietro il ragazzo.
In quella frazione di secondo in cui notò che si tenevano
per
mano, mille pensieri le balenarono in testa. Dove era finito Gerard in
tutto questo tempo? Cosa ci faceva a mano con Juvia? Erano... Fidanzati?
«S-Scusami Erza, n-non l'ho fatto apposta»
«Non ti p-preoccupare» rispose, distogliendo lo
sguardo dalle loro mani.
«D-dobbiamo andare... C-ci vediamo».
- Dobbiamo?!
- Quella parola
le rimbombava in ogni singolo anfratto della testa, era una cosa
ufficiale? Come aveva fatto a non accorgesene? Doveva essere una cosa
lampante se parlava al plurale, eppure lei non ci aveva fatto caso.
Una mano si appoggiò sul suo ginocchio, si girò e
Laxus Dreher le avvicinò un paio di salviette.
«Hai visto tutto?» gli chiese amaramente.
«Sì» rispose in tono secco
«Sappiamo che Gerard non conosce le buone maniere».
«Perché mi aiuti? Non trovo una ragione logica
perché tu ti spinga a questo senza deridermi».
«Parla pure quanto vuoi,
signorina-armartura-infrangibile».
Prese le salviette senza dire nulla, lui rimase lì per
qualche secondo e poi si alzò per tornare da Mira.
«Grazie».
Lui sorrise, alzò una mano per darle segno di aver sentito.
Laxus era a conoscenza del fatto che tra quei due c'era del tenero sin
dalla prima volta che si son incontrati. Nessuno dei due ha mai
esternato i propri sentimenti o, per meglio dire, non direttamente. In
qualche strano modo si erano convinti che fosse qualcosa di troppo
complicato da gestire.
«Fossero questi i veri problemi!»
«Uhmn? Hai parlato ad Erza?» chiese la sua ragazza.
«Sì».
Non voleva più pensare a nulla, era giunto il momento di
tirare
fuori la vera Titania che non si abbatte per certe cose. Prese un
bicchiere lasciato sul tavolino, conteneva un intruglio blu - Oh, perfetto, come i suoi
capelli
- e lo bevve tutto su un colpo. Trovò i suoi compagni al
centro
della "pista" e Gray, stranamente un po' alticcio, la prese
sottobraccio per farla saltellare insieme a lui. Per quanto i gesti
fossero piccoli i suoi compagni sapevano sempre come tirarle su il
morale che ne conoscessero o meno il motivo.
Ballando, inciampò sul suo stesso piede finendo ad
aggrapparsi
al petto del mago del ghiaccio che la prese al volo. Alzò la
testa mentre si rimetteva in piedi e si accorse che l'amico
aveva
uno sguardo alquanto lascivo. Le guancie arrossate, gli occhi scuri
erano lucidi, la mano sul suo petto rivelava il suo cuore battere a
ritmo frenetico.
«Er...»
«Ma guarda cosa mi ritrovo a pensare!» disse,
soffocando
una risatina «Scusatemi, ma la mia serata danzerina finisce
qui».
Andò al bancone e chiese a Makao di darle un bicchiere
d'acqua.
Si appoggiò al muro con le braccia conserte,
pensò che
l'indomani avrebbe contattato Polyuska per avere informazioni sul
nonnetto ma quasi immediatamente fu sostituito dal pensiero di Gerad e
Juvia, assieme.
Poteva dire
di conoscerli bene entrambi e non si capacitava di come fossero
incappati in una relazione... Infondo, non era una cosa che la
riguardava, no? Voleva bene ad entrambi ma pensarli in un contesto del
genere le faceva salire una rab...
«Erza! Erza!»
Natsu le stava correndo incontro, spostando tutti i tavoli che aveva
davanti «Gli altri se ne son andati, Gray mi ha lasciato a
piedi
e fuori stanno cominciando a sbaraccare... Facciamo la strada
assieme?»
Lei annuì e appoggiò il bicchiere vuoto sul
bancone.
Le strade erano sgombre e tutte le luci che le illuminavano erano
spente. I due procedevano lentamente, soffiava un fresco venticello che
rendeva sopportabile il clima torrido e provocava alla schiena di Erza
qualche brivido, a causa del suo vestiti ancora mezzo umido. Non
parlarono per una buona parte del tragitto fino a quando entrambi non
sopportarano più quella calma apparente.
«Ti sei divertito?»
«Sì...» rispose con aria assente.
«Non mi sembri convinto».
«Diciamo che avrei preferito un risvolto
inaspettato».
«Parli del tuo regalo per Lisanna?»
«Come fai a saperlo? Cioè, no, non le ho fatto
nessun regalo!»
L'imbarazzo del ragazzo era evidente, cercava in tutti modi di
arrampicarsi sugli specchi ma lei riusciva a "tirarlo giù"
con
molta facilità.
«Natsu, stiamo parlando della stessa ragazza che sostenava
che,
un giorno, ti avrebbe sposato» usò un tono pacato,
ricordava quei momenti come fosse ieri.
«Uhmn... Son cambiate molte cose».
«Ti conosce da sempre ed è l'ultima persona che
vorrebbe ferirti,
non dovresti avere paura di esternarle i tuoi sentimenti. Dovresti
parlarle chiaro... Poi sono sicura che il tuo regalo le
piacerà
molto più degli altri».
Lui sollevò la testa verso il cielo, si perse nei suoi
pensieri per qualche minuto, poi prese il polso della maga.
«Dovresti farlo anche tu, Er-chan».
Si fermò, paralizzata da quello che aveva appena sentito, il
calore le invadeva le gote facendole diventare scarlatte e il
respiro si fece affannoso. Si ricompose scrollando le spalle e
ricominciò a camminare, spostando il braccio per
interrompere
quel legame che le aveva provocato inquietudine.
«Non chiamarmi Er-chan!»
NdA
- Savannah Blue
Prima FF a tema Fairy Tail, siate clementi!
Ci tengo a precisare che il contesto della storia è
ipoteticamente dopo il torneo dei maghi, senza tutte le magagne di
Tartaros, una vacanza ogni tanto se la meritano!
Ho immaginato che le coppie Loki - Lucy e Laxus - Mira fossero
già formate, nella mia testa lo sono già da mezza
saga fa!
Lo so, un Gerard e una Juvia? Non disperate amanti della Gruvia,
arriverà anche il vostro momento!
Spero di ricevere commenti positivi, ma accetterò le
critiche per migliorarmi! °v°
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