December

di Kaho
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And I
Just wish that
I didn't feel
Like there was
Something I missed

 

«Uff

Mi buttai sul letto con un sospiro, né stanco né desolato, un po’ sognante. Forse.

Il cuscino era morbido e i miei capelli corti e rosa affondavano in quel morbido giaciglio di piume. Me lo portai al petto, stringendolo e attutendo contro di questo un gridolino di gioia.

Naruto era tornato e mi sentivo veramente felice, come non lo ero più da tanto tempo. Finalmente era tornato!

Era diventato più alto e slanciato, le spalle erano più ampie, il viso più maturo, le mani più grandi e appariva ancora più forte e adulto, in un certo senso. Tuttavia il sorriso era rimasto accogliente e caldo e gli occhi ridenti e con la stessa luce determinata che avevo cominciato ad apprezzare solo dopo gli esami Chuunin.

Il mio viso si rilassò nell’ennesimo sorriso gioioso della giornata.

Strofinai la guancia contro il tessuto del cuscino, mentre gli occhi correvano sulla foto appoggiata sul mio comodino, che ritraeva tutto il Team7.

Il viso di Naruto era imbronciato, era così tenero da bambino!

Ora invece era circondata da un’aura nuova per me, ricca di suggestione e fascino.

Era strano pensarlo, ma Naruto si era fatto decisamente molto carino dall’ultima volta che l’avevo visto tre anni prima. Forse perché era cresciuto, forse perché ero cresciuta io, forse perché eravamo cresciuti entrambi.

Non ero riuscita a rimangiarmi questo pensiero un po’ imbarazzante. Lo credevo sul serio più attraente e arrossii ripensando a Naruto. Affondai imbarazzata il viso nel cuscino, sfregandovi il naso.

Che stupida! È Naruto, insomma, non mi pare il caso di pensare a come sia diventato bello!

Ripensai piuttosto a come mi ero sentita a mio agio con lui, nonostante fossero passati tre anni dall’ultima volta che ci eravamo visti.

Questo era un po’ strano: l’atmosfera tra di noi era stata più rilassante e genuina anche dei giorni da genin. Probabilmente nell’ultimo periodo insieme ci eravamo legati più di quanto fossi riuscita a comprendere.

Non c’erano stati particolari silenzi imbarazzanti, ma solo battute e un chiacchiericcio che eguagliava solo quello che intraprendevo con Ino quando andavamo insieme a raccogliere erbe mediche.

E c’erano stati tanti sorrisi risate. Da quanto non ridevo così?

Le guance mi facevano perfino male dal tanto avevo tirato i muscoli in quel pomeriggio insieme.

Mi facevano un po’ male anche le nocche delle mani, forse avevo messo un po’ troppa forza in quei pugni, ma alle volte non avevo saputo contenere la mia stizza.

Ma d’altronde non ero mai riuscita a fingermi gentile e caritatevole con Naruto, gli facevo vedere la vera me, quella un po’ aggressiva e ritrosa ma anche dolce quando serviva.

Forse era per quello che mi era mancato così tanto: solo lui pareva comprendermi al volo in ogni sfaccettatura e mi voleva bene per quella che ero.

E anche io gli volevo bene, un po’. Ma solo un pochino.

Mi resi conto che mi erano mancati i suoi sorrisi incoraggianti, le sue risate spontanee, i suoi bronci, la sua vitalità.

E di Sasuke, cosa mi era mancato?

 

Scoprii quella sera che il suo sguardo glaciale non mi era mancato come quello caldo di Naruto.

 

 

*

 

 

This is my December
This is my time of the year
This is my December
This is all so clear

 

 

«Fly me to the moon and let me play among the stars…»

Naruto seguiva il mio motivetto fischiettando, mentre passava lo straccio sui vetri del suo appartamento, seguendo le direttive che gli avevo impartito quando avevamo cominciato a lavorare alla pulizia della sua casa.

Non erano passati molti giorni da quando avevamo visto Sasuke, ma non sentivo nulla di particolare essere cambiato in me, se non un po’ d’amarezza per non essere riuscita ad aiutarli come volevo a riportarlo indietro.

Forse proprio per questa strana ventata di novità in me – che pareva essere arrivata come una boccata d’aria fresca –, quella mattina avevo deciso di aiutare Naruto con le faccende domestiche: avevamo guardato dentro il frigo buttando i cibi andati a male e facendo una lista per la spesa, avevamo sistemato gli armadi e messo in un cesto i panni che gli avrei lavato e stirato per la mattina successiva, fatto la spesa, spazzato, spolverato e ora stavamo finendo le ultime cose.

L’appartamento non sembra più una discarica ma aveva un aspetto lindo e un odore pulito di fresco, ne ero soddisfatta e anche Naruto sembrava entusiasta (però un po’ gli mancava l’odore di ramen, diceva. Un po’ forse mancava anche a me, ma mi bastava avvicinarmi a lui per aspirarlo nuovamente).

Passai lo scopettone sul pavimento precedentemente spazzato per benino avvicinandomi alla zona del divano.

«Naruto hai finito?» chiesi, indugiando a grattare una macchia di ramen essiccata in un angolo  tra parete e pavimento.

«Un attimo… sì, fatto!»

Appoggiò lo straccio sulla maglietta a mezza-manica scura, ghignando in mia direzione.

«Splendono, vero Sakura-chan?»

«Rispetto a prima di sicuro» ironizzai piccata, ridacchiando tra me e me e avvicinandomi a lui, secchiello e scopettone in mano. «Era così piena di polvere che non si vedeva nemmeno fuori!»

«Esagerata.» mi rimproverò ridendo. «Ed ora che si fa? Ti devo aiutare a passare lo straccio? Devo mettere via i detersivi? Devo portarti un bicchiere d’acqua?»

Risi apertamente a pochi passi da lui, e lo spinsi dolcemente verso il divano.

«Non voglio nulla, grazie, ora stai lì buono mentre io passo lo spazzolone ok? Se mi sporchi il pavimento dopo che abbiamo pulito questa casa per tutta la giornata, ti strangolo

Doveva aver preso sul serio la mia minaccia, perché saltò sul divano con un’espressione intimidita.

«Non disubbidirò, capitano Haruno!»

Risi ancora, divertita dalla sua mimica teatrale. Poggiai il secchio a terra e le mie mani sui fianchi, fingendomi indispettita.

«Sei un ribelle, soldato Uzumaki, so già che avevi pensato di filare in cucina a rubare una di quelle scatole di ramen che abbiamo comprato oggi facendo la spesa!»

Naruto mi rivolse un sorrisetto colpevole.

«Forse…»

Inarcai le sopracciglia.

«…esattamente le mie intenzioni ree.»

«Ma io ho scoperto e bloccato ogni tuo piano!» mi gongolai, immergendo nell’acqua un po’ torbida lo straccio. Lo strizzai sopra il secchio e lo buttai a terra, prendendo a passare in ogni angolo della zona ovest dell’appartamento, l’unica che mancava alle mie attenzioni di casalinga. «Ci vuole altro per fregarmi!»

«Mhmh

Mi assecondò con un tono strambo, un po’ più chiuso rispetto alla solita tonalità stentorea e allegra.

Ricominciai a canticchiare il mio motivetto e, non ricordando le parole della canzone, intonai la melodia con un po’ di “lala”, stonando lievemente.

Pulii dall’esterno all’interno e, quando ebbi finito, appoggiai accanto al divano secchiello e spazzolone e mi ci buttai sopra, sospirando.

«Stanca?»

Annuii, massaggiandomi ad occhi chiusi i muscoli intorpiditi delle braccia. «Un po’, ma nulla che una buona dormita stanotte (è superfluo: secondo me dovresti toglierlo) non possa riparare.»

Crock.

Socchiusi l’occhio destro e subito li dovetti aprire entrambi per la sorpresa.

Naruto mi sorrise imbarazzato, allungando verso di me un pacchetto di patatine aperte.

Aprii e richiusi la bocca ritmicamente.

«M-ma questa da dove…

«Preso mentre tu non guardavi e nascosto in una delle pieghe del divano!» sogghignò lui con orgoglio, spingendo verso di me ancora il sacchetto, facendo tintinnare la plastica duttile. «Vuoi favorire? Avrai fame!»

«Se fai cadere briciole sul divano passi tu l’aspirapolvere stavolta!» ringhiai, ma immersi la mano dentro il sacchetto prendendone un paio e portandomele alla bocca.

Naruto mi rivolse uno dei suoi sorrisetti sicuri.

«Agli ordini, capitano Haruno!» ripeté e mi imitò immergendo la mano nel sacchetto e sgranocchiandone un paio.

Ci guardavamo negli occhi, scambiando risatine poco rumorose e sguardi carichi di… non so nemmeno io cosa. Complicità, forse? Sapevo solo che stavo così bene con lui e tutto il resto non importava in quel momento. Solo con Naruto riuscivo ad estraniarmi da tutto e concentrarmi solo su di lui, me e le cose più piccole, e forse anche le più frivole, il che mi dava una gioia immensa e impagabile.

Finito il pacchetto Naruto lo buttò sul tavolo; cominciai a schiamazzare contro la sua disattenzione all’ordine ma lui mi zittì con una grossa risata, cingendomi le spalle con un braccio e premendo un pugno sulla mia testa, quasi fossi una bambina.

«Naruto! Smettila!» protestai imbarazzata, cercando di schermirmi il viso arrossato con le mani.

«Ma sei così adorabile con questo foulard rosa! Una bambina!» rise lui, prendendomi evidentemente per i fondelli.

Sbuffai e così facendo scostai un ciuffo chiaro dal viso.

«Parla quello che ancora gioca a fare il ninja!» ironizzai senza cattiveria.

Senza che lui se ne accorgesse, presi il cuscino alla mia sinistra e glielo tirai dritto in testa, centrandolo. Sogghignai davanti alla sua espressione scocciata.

«Ah, sei proprio una bambina Sakura-chan!» mi rimproverò, puntandomi un dito contro, un’ombra di sorriso dipinta sulle labbra morbide. «Prendermi a cuscinate! Non è responsabile, sai?»

Non mi piaceva come stava rigirando le cose, così pareva sul serio che io fossi infantile. Non lo ero affatto, e mi dava fastidio che lui mi considerasse come bambina e non come donna, così tanto che mi prudevano le mani dalla voglia di picchiarlo.

«Non è affatto vero! E tu dovresti essere l’ultimo a dirmelo!»

«Lo è invece.»

«Non è vero! Nonono

«Sìsìsì

«Nooo

«Sì alla decima!»

«No alla millesima!»

Naruto ridacchiò e mi rubò il cuscino, mettendoselo poi dietro la schiena senza tuttavia staccare i suoi occhi azzurri dai miei.

«Sakura, chi si sarebbe messo a discutere in questo modo con un bambino? Solo un altro bambino.»

Sobbalzai appena, presa in contropiede da quell’argomentazione. Naruto se ne accorse e mi sorrise, ancor più fiero di se stesso. Digrignai i denti.

Da quando era così intelligente da rigirarmi la frittata? Dannato! Non era cresciuto solo in altezza e forza, no ovviamente, si era fatto anche furbetto!

«Sono una donna, e te lo posso dimostrare.»

«Ah, davvero?» i suoi occhi luccicavano di una luce nuova e intensa. «Come?» mi sfidò, già deridendomi con il tono di voce.

Avrei tanto voluto picchiarlo, ma non lo feci. Il pavimento si stava ancora asciugando e non volevo macchiarlo di sangue dopo tutto il lavoro fatto. Lo avrei ucciso quando sarebbe tornato un porcile (per cui molto presto).

Mi morsi il labbro inferiore, cercando di ingegnarmi sul modo più appropriato per dimostrarglielo. Come potevo fare? Certo non gli avrei mai confessato dei problemi mensili femminili (dubitavo che Naruto ne fosse a conoscenza, nonostante frequentasse il maestro Jiraya, e poi era imbarazzante). Cosa rimaneva? Solo stuzzicarlo con un po’ di finte-seduzioni, moine di poco conto che non avrebbero nuociuto a nessuno.

Decisa in questa direzione rischiosa, mi sciolsi il nodo che teneva i miei capelli racchiusi nel foulard e lo appoggiai sul tavolino con un movimento calcolatamente lento.

Avvertivo i suoi occhi concentrati su di me e, mentre mi scrollavo i capelli sulle spalle coperte da una semplice canotta, con la coda nell’occhio vidi la sua perplessità, la curiosità e qualcos’altro a cui non seppi dare un nome, ma che mi fece rabbrividire istintivamente.

Appoggiai il capo nell’incavo delle sue spalle, strusciandomi contro la sua maglietta, come un gatto quando fa le fusa. Naruto sotto di me si irrigidii e io sorrisi, già trionfante.

«Sakura? Cosa stai…

«Shh» lo zittii, appoggiando la mano contro il suo petto e alzando gli occhi in modo da incontrare il suo sguardo scurito. «C’è qualcosa che non va Naruto-kun

Naruto deglutì, ma mi fissava con serietà.

«Sakura non è un bel gioco questo. Smettila di essere infantile.»

Uhm, forse avevo esagerato con quel –kun seguito da un battito civettuolo di ciglia.

«Ma di cosa stai parlando?» mi finsi innocente, riabbassando il capo sul suo petto e accoccolandomi meglio contro di lui. Il suo calore mi cullava e il profumo solleticava i sensi, anche se non positivamente: un misto tra ramen, polvere e sudore.

Starnutii senza riuscire a contenermi e sussultai contro di lui, affondando d’istinto le dita nella maglietta.

Subito dopo anche lui sobbalzò e avvertii la presa attorno alle mie spalle farsi più ferrea e l’altra sua mano scostarmi dal suo petto.

«Naruto stavo così bene lì! Perché– » fermai la mia protesta, incapace di continuare.

Le iridi di Naruto si erano fatte scure, così intense che vi affogavo dentro, e mi mordevano i pensieri: capacità razionali in quel momento pari a zero. Battito cardiaco sicuramente superiore alla norma. Respiro condensato.

L’aria era così calda che avevo un impulso illogico di spogliarmi e non mi sarebbe dispiaciuto essere rinfrescata dalla mano di Naruto sul mio ventre.

Un momento. Rewind.

Che stavo pensando?

«…sei una bambina, Sakura…»

Nonostante il cervello fuori uso, riuscii a concepire una risposta azzardata.

«Vuoi dire che una bambina riuscirebbe a farsi schiacciare contro il divano con il tuo alito addosso?»

Nonostante l’ironia, mi rendevo conto di quando fosse compromettente quella posizione. Lui era Naruto, il mio compagno di squadra, amico e… beh, un po’ tutto.

Era la mia ventata d’aria, soffocante ma confortevole. Ed eccitante.

Ridacchiò, e la sua risata aveva un tono tra scusa, divertimento e imbarazzo, più rauca del solito.

Mi piacque, quel suono anomalo.

«Chissà… forse è possibile perché anche io sono un bambino…»

«Vedi che lo ammetti anche tu di non essere un uomo?»

Mi sentii soddisfatta di aver ripreso in mano la situazione, ma il suo sorriso immutato mi fece tendere istintivamente.

«Uh, vuoi che te lo provi?»

Il suo respiro mi lambiva la guancia e l’orecchio e mi sentii bruciare sulle guance e sul collo e… dappertutto.

«Naruto!» respirai, intimorita dall’effetto che aveva su di me quell’atteggiamento malizioso. «Non si può– »

«Hai minato la mia virilità, Sakura-chan, devo farti cambiare idea…» sussurrò insinuante, accarezzandomi la pelle morbida delle braccia con le dita callose.

Le sue labbra mi sforarono l’orecchio e mi sentii avvolgere da una corrente elettrica.

«Ma, Naruto noi siamo– » mi strozzai da sola quando le labbra toccarono la pelle del collo, vicina alla mandibola.

Sentii le labbra vibrare, segno evidente di una risata.

«Dai Sakura ammetti che ti piace…» soffiò, alzando il viso per potermi fissare in faccia.

Sperai che sul mio viso vi fosse la rabbia che provavo, ma non la confusione e il piacere che mi avevano scosso mentre Naruto mi stuzzicava bonariamente.

«Ti è piaciuto?»

Dimenai la testa in segno negativo, cocciuta. Naruto sorrise divertito.

«Allora dovrò farti cambiare idea… non voglio rimanere con l’orgoglio ferito…»

Le sue labbra si abbassarono, in rotta di collisione con mie.

Oddio.

Io non avevo mai baciato nessuno! E se fossi stata una frana?!

Oddio, oddio!

«Naruto, non provare a– »

«Rilassati Sakura-chan» soffiò, lambendo con il fiato caldo le mie labbra, divisi da pochi centimetri. «In fondo ti ho quasi baciata già una volta…»

Spalancai gli occhi.

Fermi tutti. Cosa?

«Cosa? Fermo Nar–

Troppo tardi: le sue labbra erano già sulle mie, calde e morbide come avevo supposto. D’istinto allungai le braccia e le incrociai dietro il suo collo, spingendolo verso di me, mugugnando qualcosa di incomprensibile.

Lui rispose socchiudendo la bocca e lambendomi le labbra con la punta umida della lingua, con gentilezza. Avrei voluto lasciarlo fare…

«In fondo ti ho quasi baciata già una volta…»

Mi staccai con violenza da lui, buttandolo indietro, il respiro corto e gli occhi sgranati, mentre una mano andava a coprirmi le labbra tumide e arrossate.

Ripensando a quello che era successo, tremai e percepii una vampata percorrermi il corpo.

«Sakura…»

Ero senza fiato.

Avvertivo il petto come ristretto, tanto da non riuscire a respirare regolarmente. Le mani cominciavano a sudare, ed io deglutii tentando di tranquillizzare il battito accelerato e il sangue che mi fluiva sul volto e nelle vene, impazzito.

Faceva troppo caldo.

E il petto cominciava a dolermi.

Naruto abbassò gli occhi, e così finalmente riuscii a riprendermi. Inspirai ed espirai, cercando di rimettere in ordine i pensieri che caoticamente si affollavano nella mia mente.

«Forse non avrei dovuto farlo.»

Commentò pacatamente lui con il viso chinato, forse proprio perché io non potessi scorgere la sua espressione.

«Già» mi trovai ad annuire, assente. «Non avresti dovuto.»

Seguì qualche istante di silenzio. Io cercavo di ripigliare il fiato perso, lui altrettanto regolarizzava il respiro. Ma sembrava poco sorpreso dalla mia reazione, lo ero molto di più io.

Mi era piaciuto.

Adoravo quel respiro, quel brivido quando mi aveva baciata, quella sfida maliziosa.

Ma… ma c’era qualcosa che mi aveva turbato.

«Naruto» lo richiamai, tremante, stringendo le gambe contro il petto.

Lui si girò, mugugnando un «Uh?» distratto. Chissà a cosa stava pensando…

«Tu… tu hai detto che mi hai quasi baciata. Quando?»

Naruto sospirò pesantemente e si passò la mano nella zazzera bionda, scompigliando il crine dorato, nervoso.

«Hai presente quando Sasuke ti ha trovata al parco, appena dopo la scelta dei Team?»

Annuii senza capire.

«Ricordi cosa ti disse? ‘Hai una bellissima fronte spaziosa. Mi fa venire voglia di baciarla’.»

Spalancai gli occhi chiari, premendomi la mano contro la bocca. «Se tu sai questa frase… allora…»

Naruto sospirò nuovamente, passandosi ancora la mano tra i capelli, sempre più innervosito.

«Ero io, Sakura. Volevo… volevo sapere cosa pensavi di me però poi… eri così bella…»

Me lo confessò osservandomi fissa, e mi sentii davvero bella. Anche con la fronte spaziosa, il piattume al posto del seno e i capelli di un colore assurdo.

«E non me lo hai mai detto!» lo accusai, gridando per nascondere in realtà lo smarrimento che provavo.

«Non avrei voluto dirtelo mai, Sakura-chan…» esalò stanco.

«Perché…

Sorrise ironico. «Sapevo che era uno dei tuoi ricordi preferiti con Sasuke. E non volevo rovinarlo.»

Ancora mi spiazzò e mi confuse.

Sasuke non aveva tentato di baciarmi. Mai. Mi aveva sempre allontanata, così come io, quando era ancora con noi, avevo tentato di allontanare Naruto.

E tutto per chi, per cosa?

Per una cotta. Per un compagno di squadra. Per il mio primo amore.

Ma ora che non c’era, avevo scoperto Naruto. Di come la sua presenza in passato mi fosse servita tantissimo, di come lo volevo vicino.

Deglutii a vuoto e scattai in piedi, marciando verso la porta a passo sostenuto.

«Sakura? Ehi Sakura!»

Prima che potessi allungare la mano e prendere la maniglia, le dita di Naruto si serrarono sul mio polso e mi bloccarono, costringendomi a voltarmi per fronteggiarlo.

«Perché stai scappando?!»

«Non è vero, non sto scappando, e da che cosa, poi?»

«Mi sembra evidente» rispose, serio ed evidentemente arrabbiato. «da me.»

Risi senza allegria, tentando di apparire seccata, quando invece aveva proprio centrato il punto.

«Ma non dire sciocchezze! Cosa ti fa mai pensare che…

Naruto ringhiò con rabbia e mi afferrò l’altro polso, sbattendomi con la schiena contro il muro. Respiravo veloce e il seno premeva contro il torace spazioso di lui; il suo respiro ancora mi bruciava la pelle e le mani prudevano dalla voglia di picchiarlo e accarezzarlo insieme.

«Logico che scappo! Mi stai trattenendo contro la mia volontà!» lo accusai, tentando di svincolarmi, ma la presa era stretta.

«E allora baciami e dimmi che non provi nulla per me, Sakura

Avevo le lacrime agli occhi. Perché non mi lasciava andare? Perché doveva complicare le cose in quel modo? Era già difficile mollarlo senza una parola, accidenti!

«Naruto…» sussurrai, mezza supplicante.

«Fallo. Giuro che non mi muovo né ti costringo ad andare oltre a ciò che vuoi tu. Solo un bacio a stampo. Provami che non mi ami, Sakura.»

Per la prima volta non sapevo se avrei vinto, perché Naruto non mi lasciava vincere più ogni volta.

Da ragazzini era molto più facile affrontarlo, ora mi ritrovato spiazzata; e un po’ mi mancava il vecchio Naruto. Ma non perché non mi piacesse quello nuovo, tutt’altro, forse il problema era che mi piaceva troppo. Ed era pericoloso.

«Naruto»

La risposta fu un mezzo singulto.

Lui non si mosse, ma attendeva il mio bacio (qui ci va la virgola, altrimenti sembra che indifferente si riferisca a bacio) indifferente. Io chiusi gli occhi e distolsi lo sguardo, ferita e perdente in questa sfida.

«Sai cosa credo io, Sakura?»

Il tono era rilassato ma serio. Scossi la testa, affranta.

«Credo che tu non voglia accettare i tuoi nuovi sentimenti.»

«Ridicolo» sussurrai bugiarda.

«Non è vero e tu lo sai.»

«Sasuke…»

«Smettila di tirarlo in ballo, stiamo parlando di noi, io e te»

Noi… come suonava bene. Sakura e Naruto. Naruto e Sakura.

E Sasuke? Sasuke dov’era, non c’era più posto per lui, ero così crudele e meschina?

Alzai la testa quasi offesa, tentando di placare il dolore pungente che sentivo nelle vene.

«Coma faccio a non tirarlo in ballo? Naruto, io ho amato Sasuke-kun!»

«Lo so.» sospirò lui, stanco.

«Come?»

Ancora mi sorprendeva.

Ancora mi resi conto di non aver mai capito nulla, che tutto su me e Naruto stava venendo a galla in quel momento. Tutto più chiaro.

«Ho detto che lo so che tu hai amato Sasuke. Lo so da quando ti facevo il filo da bambini.» Mi spiegò con infinita pazienza, guardandomi con un’intensità e una tristezza che mi mozzò il fiato. Ancora.

«Giuro che non ti avrei mai costretta a ritrattare i tuoi sentimenti Sakura se solo… se solo non avessi visto quella luce nei tuoi occhi, poco fa.»

«Q-quale luce?»

Balbettavo.

Da quando ero così insicura? Da quando i miei sentimenti erano cambiati così tanto da farmi vacillare? Da quando la paura di illudere Naruto si era trasformata nella paura di ferirci a vicenda?

Sorrise mesto. «Quella che vedevo nei tuoi occhi quando Sasuke-kun ti sorrideva»

«Io amo Sasuke-kun.» ripresi cocciuta.

«E ami anche me.» ribatté pacato.

Scossi la testa e i capelli mi schiaffeggiarono il viso. «Sì… no… è complicato.»

«Sei tu che non vuoi aprire gli occhi, Sakura!» sbottò Naruto lasciandomi andare ma portandosi con il viso più vicino al mio.

«Tu… tu sei come un’ossessione, nata per distrarmi e confondermi!» gli urlai nonostante la gola bruciasse ad ogni parola, quasi arrivando con il mio naso a sfiorare il suo. «Penso a te, ti sogno, e mi sento attratta: ma è solo un’ossessione!» sostenni convinta.

«…e per Sasuke non era la stessa cosa?»

Boccheggiai.

«Sono gli stessi sintomi che mi descrivesti anni fa. Identici. E dici ancora che l’hai amato, non che era un’ossessione.»

«Ma lui… io… li provo ancora…» tentai debolmente, ma mi sentivo così stanca e il tepore delle sue braccia era così confortante e accogliente che avrei voluto solo appoggiare il capo sulla sua spalla e addormentarmi lì, al sicuro, senza quel guazzabuglio di sentimenti e spirali di scelte che mi si prospettavano davanti.

«Non posso credere che siano della stessa intensità.»

«… e che ne sai?» sospirai, passandomi stancamente una mano sul volto.

Mi prese la mano e la portò al suo petto. «Io sono qui, Sakura. E lui?»

Solo un ricordo, piacevole e doloroso insieme.

«Non ne hai il diritto. Non hai il diritto di parlare al posto del mio cuore.»

Lui sospirò, e il fiato caldo mi lambì dolce la guancia.

«Già… rimango sempre un’egoista, vero?»

Avvertii il bruciore agli occhi più forte, tanto che mi scappò una lacrima.

«Forse lo sono io.»

Lui mi guardò stupito ma quasi malinconico. Il suo dito asciugò la lacrima che mi aveva rigato la guancia, con dolcezza. Mi sentii persa, commossa e fortunata, ma confusa e combattuta.

«Io… scusa Naruto. Scusa per tutto

E scappai sgusciando dalla sua presa, pur sapendo che non avrei potuto scappare per sempre da quei cambiamenti che mi avevano fatto nascere nuovi sentimenti. Ma non era il momento giusto per noi due. Non ancora.

Arrivata a casa, sdraiata sul mio letto, fissando apatica la mensola di legno piena di libri di medicina sopra la testa, mi chiesi quanto tempo sarebbe passato prima di perderlo del tutto.

Ma dovevo vedere Sasuke e guarirlo (come mi ero ripromessa); e, dopo tutto questo, scoprire che qualcosa era cambiato, come mi aveva spiegato pazientemente Naruto (e come segretamente sospettavo da un po’ di tempo quella parte).

Solo così avrei saputo di non ferire Naruto e mi sarei sentita più leggera.

Non avrei mai potuto abbandonare Sasuke per dedicarmi interamente (anima e corpo) a Naruto né avrei potuto tentare di farlo, quando sapevo benissimo che non ero pronta a lasciarmi trascinare da quel caldo fuoco avvolgente che bruciava, ma confortava anche.

…d’altronde, era Naruto stesso che mi aveva insegnato a mantenere le promesse.

“Ma ero sua compagna di squadra. Non potevo arrendermi così, per lui, per me… dovevo scalfire l’indifferenza del suo sguardo e guarirlo.”

“Lo riporteremo a casa. Insieme.”

Sorrisi amara. ‘Questo è il mio credo ninja.

 

La finestra era aperta.

Contro le guance bagnate, l’aria fresca primaverile mi parve una tagliente sferzata di vento invernale.

O forse ero io a non riuscire del tutto a scongelare il ghiaccio che mi sigillava nella sua morsa ferrea.

Egoisticamente avrei voluto il mio cuscino, su cui appoggiare il capo, e quel respiro caldo sulle guance, per scaldarmi.

 

 

And I give it all away
Just to have somewhere
To go to
Give it all away
To have someone
To come home to

 

 

 

 

*^*^*^*^*

 

 

 

 

Mi sono accorta che effettivamente il fandom è troppo poco Rosa.

E che io potrei ripitturarlo, se mi ci metto di impegno, con ben due NaruSaku nel computer che attendono di essere completate e una terza in costruzione. *sospiro*

Beh, intanto pubblico quest’ultima parte! :)

Un’unica cosa non mi piaceva: il cliché della sfida ‘ammaliatrice’, ma ammetto che non mi interessava molto il pre-bacio, ma il post-bacio. Perché purtroppo Sakura è così insicura dei suoi sentimenti, e ha paura di Naruto sostanzialmente. Io almeno ho sempre pensato così della Sakura Shuppiden. Timorosa all’invero simile nello sbilanciarsi in legami simili a quello che ha avuto con Sasuke… anche se sono convinta e lo sarò sempre che riuscirebbe davvero ad amare Naruto, senza che lui sia un sostituto, le viene così semplice volergli bene e essere lunatica, essere semplicemente lei stessa. Mentre con Sasuke, beh, sono convinta che tiri fuori solo una parte di lei. Naruto… beh, lui sa cosa Sakura vuole. E il fatto che prima del ‘quasi bacio’ sapesse le parole che lei sognava, ne è la prova. ù_ù

Chiedo scusa alle SasuSaku fans che magari hanno letto con simpatia la storia, non ho nulla contro il pairing, davvero! ^^ In qualche occasione piace anche a me, a furia di leggere brave autrici che vi scrivono sopra qualcosa lo apprezzo.

Ovviamente per me Naruto/Sakura rimane La Mia Coppia che mi fa sospirare, piangere, ridere e sorridere tutto insieme! ^^

 

Grazie a tutti coloro che hanno messo la fic nei preferiti: a crazycotton, gracy110, Kikichan, Kinuye, Kokky, Pai, yuna92.

Grazie in particolare a coloro che hanno recensito. *_*

. Pai (grazie! ^^)

. Solarial (oh, è stata una sorpresa graditissima trovarti qui! *-* In effetti, è proprio la crescita che mi intriga tantissimo del rapporto NaruSaku. beh, ovviamente ci sono altri cento motivi, ma elencali sarebbe difficile! XD comunque, la crescita tra loro è importantissima, non è solo un amore sognato, è qualcosa di costruito. E questo mi piace tantissimo. Spero che l’ultima parte non ti abbia delusa :)

. Queen_of_Sharingan_91 (Ehi Ludo! *_* Sono contenta che ti abbia trovato la NaruSaku! ce ne sono così poche in giro… *sospiro* Eh, sono proprio bellissimi, concordo con te. Mi fanno sentire bene, ecco. e mi emozionano sempre! ^^ Grazie a te delle recensioni… le mie (stupide, tra l’altro) le ho scritte con piacere, per cui non mi ringraziare!! ù.ù un bacione!)

. darkrin (XDDD Capita a tutti di sbagliarsi, dai! E anche io sono un rinco al momento, per cui ti comprendo! XD Io? Brava con la prima persona? Nah, non credo XD cioè, me la cavo, ma non la sento mia come invece lo è la terza persona. Va beh. ù.ù” E la fine? Come ti è parsa? *fischiatta innocentemente* un bacio!)

. Helen Lance (nuuu, l’email! Beh, non era nulla di che, non ti preoccupare. Solo una risposta alla tua gentilissima, in cui con tono semi-minaccioso e serio – per una volta XD – ho scritto che non c’era bisogno di ringraziarmi per la recensione, che io come lettrice ringrazio te per quello che scrivi. Ok, non vorrei fare la sviolinata qua, per cui mi limiterò a dirti grazie per essere qui: significa tanto, per me! ^^ un bacio)

. gracy110 (Già, per fortuna c’è lo shuppiden… e secondo me Sasuke era necessario per creare bene un legame tra Naruto e Sakura. ecco. ù.ù Grazie! :)

. sousuke sagara (Beh, non ci sono stati tanti triangoli ma… spero ti sia piaciuto. Non credevo di poter commuovere. Sono felice di averti dato tante emozioni! Grazie! :)

. Kokky (Oh, mi fai morire nelle tue recensioni! XDDD Certo che Naruto è tanto arfarf da grande! Tutto suo padre… *sorriso ammiccante* E ovvius che il lieto fine non c’era. O quasi. Qui la speranza c’è sempre! :) Grazie Kok! ^^ un bacio)

. yuna92 (Ecco, l’ambientazione Shuppiden. Spero ti sia piaciuta un pochetto! ;) Grazie!)

. Kikichan (Grazie mille! ^^ Eheh, non sei l’unica ad amare il NaruSaku! Insieme sono unici! ;) un bacio)

. arwen5786 (ecco, se penso che tra due anni sarò in preda alle crisi pre-esame… sto male. Devo imparare ad organizzarmi! è.é a parte questo… mi gongolo quando mi dici che diventi rosa leggendo le mie fic! *-* eddai, per tornare verso il SasuSaku ne hai di scelta, ce ne sono in giro tantissime ultimamente! Per cui se ne hai bisogno, qualcosa di loro lo trovi. ovviamente, io ti mantengo di una sfumatura vagamente rosea. Ci tengo! ù.ù grazie! :)

. Mao_chan91 (Leggendo degli errori di battitura mi sono detta: ma sono stata così imbranata? Poi mi sono accorta di aver pubblicato la versione non riletta, come una scema. XD solo io riesco in certe cose! Ohoh! *_* Esatto! Sakura sa essere così crudele anche se non vorrebbe, è tremendamente egoista e si attacca al passato in un modo quasi morboso… infatti, qui, mica c’è il bacio e poi ‘tutto bene, ti amo Naruto’. Va là! Non poteva essere, con loro due, una cosa così. ù_ù So già che la parte pre-bacio non ti convincerà, non convince nemmeno la sottoscritta! XD Ma spero ti piaccia comunque. Tra parentesi… HYUUGACEST?! Quella del concorso? *_* Sarà un piacere leggere una NejiHina tua! E sarò appena posso un’occhiata a quella su FMA… ricordo di averla aperta ma che il computer non ha caricato la pagina. Dannato. Grazie Mao! :)

 

 

 

Sono lieta di aver visto che ha riscosso un buon successo, ne sono felicissima! ^^

Spero che abbiate apprezzato il finale, anche se non a lieto fine. D’altronde, non era possibile che Sakura cascasse ai piedi di Naruto così presto. Sarebbe stato proprio OOC. Già la storia della sfida lo è abbastanza. ù_ù” Anche se devo dire che sono così testardi e orgogliosi che – meglio che non continuo o parlo di NaruSaku per un tempo indeterminabile! XD

Grazie di cuore a tutti quanti! ^^

 

Bye,

Kaho

 

PS = Ah, giusto! La canzone che canticchia Sakura è colpa di Evangelion. XD Mi ero fissata con la ending e mi piaceva troppo! Ricorda anche il video stupendo di Naruto, quello con le stelline! Shoting Star! *-*





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