Fandom: The
Nightmare before Christmas
Titolo: Nice
to meet you
Prompt:
caffé con panna
Personaggi/Pairing:
Jack/Sally
Avvertimenti:
Fluff, Romantico, Slice of Life
Words: 439
(FidiPi)/442 (Word)
Note: lo so,
lo so... Sono in ritardo per San Valentino, ma meglio tardi che mai. E
poi volevo scrivere ancora qualcosa su questa coppia che tanto mi
piace. Il film lo avrò visto almeno un miglione di volte e
ancora non mi stufa. Spero che possa piacervi e faccio gli auguri a
tutti gli innamorati.
Il titolo, come noterete, non c'entra poi molto con la storia, ma
sorpassate =)
La storia partecipa alla "AU
Challenge" indetta sul forum di Efp di ArabellaStark.
Nice
to meet you
A Jack piaceva la
fotografia, fin da piccolo ed era riuscita a farne una professione.
Ogni volta che usciva da casa, portava con sé la sua fidata
macchina fotografica e immortalava ogni cosa che gli capitava a tiro e
attirava la sua attenzione. Imprimeva su carta la bellezza della
natura, le meraviglie create dall’uomo e perfino le persone
(nei momenti in cui non si accorgevano di lui), catturandone la loro
spontaneità.
Quindi
si ritrovò a passeggiare in un parco la domenica pomeriggio,
con il sole che tramontava dietro alle montagne e i tiepidi e timidi
raggi di metà aprile coloravano il cielo di rosa. Il naso
rivolto all’insù mentre i suoi occhi catturavano
la meraviglia di quelle nuvole rosate che assomigliavano allo zucchero
filato.
La
sua attenzione fu catturata dalla risata di una bambina, che sembrava
molto felice. La vide seduta su una sedia, mentre si sporgeva sul
tavolo davanti ad una grande tazza fumante di cioccolata. Attorno a lei
c’erano i genitori che la guardavano con un sorriso sereno
sulle labbra e il padre le consigliava di non sporgersi troppo sulla
tazza. La bambina, tuttavia, era troppo impegnata a gustarsi la
cioccolata a giudicare dal visetto tondo sporco di marrone. Jack
continuò a osservare le persone: c’era una
coppietta di anziani che si tenevano per mano, mentre si sorridevano a
vicenda e sorseggiavano dallo stesso bicchiere un frappè;
poco più in là c’era un uomo che teneva
fra le mani una scatoletta rossa e sembrava nervoso, mentre continuava
a lanciare occhiate furtive attorno a sé; e infine vide una
ragazza, che gli dava le spalle. Aveva lunghi capelli color rosso
rubino e un basco che li teneva ordinati. Il gioco di luci sei raggi su
quel fiume rossastro lo attirò, più del solito, e
decise di avvicinarsi. Aggirò il resto dei tavoli esterni
del bar e riuscì a vederla in viso: aveva la carnagione
pallida, grandi occhi verde smeraldo contornati da occhiali neri e le
sue labbra, rosse anch’esse, erano tirate in un sorriso. Era
assorta nella lettura di qualche libro e una mano avvolgeva con
delicatezza una tazza di porcellana bianca, doveva essere
caffè con panna.
Istintivamente
portò la macchina al volto e le scattò una foto,
immortalandola. Ignorò l’urlo di giubileo della
donna al loro fianco per aver accettato una proposta di matrimonio e
continuò a camminare verso di lei. Afferrò una
sedia e vi sedette, facendo sussultare la ragazza. Quegli enormi fari
verdi furono su di lui, facendolo rabbrividire.
«Piacere,
sono Jack,» disse
allungando la mano. E lei, naturalmente, era titubante. Alla fine
allungo la sua mano, piccola in confronto a quella del ragazzo, e la
strinse.
«Sally.»
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