Raito's Inferno

di Piratessa1996
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Raito’s Inferno
Oscurità…tenebre…una sensazione piacevole…dove sono? Il mio petto…mi fa male…è come se fossi stato trafitto…ma da chi? Non ricordo…
 
Raito aprì gli occhi e si ritrovò in una landa desolata attraversata da un fiume. Non era un fiume normale, dalle sue acque tumultuose e nerastre vi si alzavano fiamme cremisi.                                           
“Ho già visto questo posto, ma come è possibile che vi si arrivato? Possibile che sia morto?”                                                   
“Ciao Raito”                                                                                               
Questa voce, la conosco. Mi ha accompagnato per tanto, troppo tempo.                                                                          
“Ryuk…allora? Cosa è questa storia? Perché sono qui?”                                                                                          
“Sei morto Raito, io ti ho ucciso. Near ti ha sconfitto e Matsuda ha trivellato il tuo corpo di colpi. Saresti potuto sopravvivere però sai che noia in prigione tutti quegli anni…”                                                                    
“Fa silenzio stupido di uno shinigami che non sei altro. Piuttosto dimmi,è questo quello che mi attende? Questo è il Mu? Questo posto mi sembra famigliare…l’ho visto una volta in un libro…”                                                                        
Ryuk proruppe in una risata “ Ti piacerebbe eh Raito? No questo non è il Mu. Siamo alle porte dell’inferno…non ti preoccupare ti porterò a destinazione. Ma vedi, il Mu si trova oltre i 3 regni dell’oltretomba, in una dimensione parallela. Quindi dovremo intraprende un viaggio per arrivarci. Goditi questi ultimi momenti Raito, tra poco sarai destinato a scomparire.”                             
“E tu saresti la mia guida”                                                                                            
“Certo Raito, non ti fidi?”                                                                             
Raito non gli rispose. Quella era una situazione assurda. Lui un novello Dante? E Ryuk la sua guida?  Però quel viaggio….forse sarebbe riuscito a salvarsi….doveva trovare un modo per non scomparire. Doveva trovare un piano. E forse una mezza idea già ce l’aveva ma non sarebbe stato semplice.                                                                                               
Ryuk richiamò la sua attenzione                                                               
“Allora Raito il nostro primo regno sarà…”                                                                                                                                             
“L’inferno, poi il purgatorio ed infine il paradiso. Ryuk, ero lo studente più brillante di tutto il Giappone. Tsk, stupido di uno shinigami. Sei..”                                           
Il suono di un lento sciabordio attirò l’attenzione di Raito. Una piccola barca a remi apparve all’orizzonte guidata da un solitario nocchiero.Aveva una lunga veste nera e i suoi occhi mandavano pericolosi bagliori rossi,come se fossero stati di brace.                                                                                   
Accostò alla riva, non disse una parola ma allungò la mano, in attesa di qualcosa.                                                                                  
Ryuk sembrò non badarci “ Sono Ryuk lo shinigami. Sto accompagnando questo umano…”          
Con un gesto scocciato il nocchiere gli fece cenno di tacere e allungò nuovamente la mano, in attesa. Ryuk sembrò non capire.                                                   
“ Tsk, idiota di uno shinigami. Non conosci la mitologia?Caronte per fare da traghettatore vuole essere pagato”                                                                             
Raito frugò nelle tasche dei pantaloni e tirò fuori il portachiavi che gli aveva regalato sua sorella. Glielo aveva portato dalla Grecia, era una dracma. Lo staccò e lo passò a Caronte che gli fece cenno di salire a bordo.                                                                                      
Il nocchiere rimase silenzioso per tutto il viaggio e mugugnò un “arrivati” di fronte alle porte dell’inferno.                                                                                            
“Lasciate ogni speranza o voi che entrate” lesse Raito “direi che siamo arrivati Ryuk”                                                            
Smontarono dalla barca di Caronte e si incamminarono, l’inferno li aspettava,il viaggio era appena iniziato.
 




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