Behind Blue Eyes

di sistolina
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20$ For Having You






Hai avuto mille paure. E mille paure sono stati i tuoi occhi.
Ma la paura era facile, perché puzzava, faceva rumore, era accecante. E potevi sparare alla paura, vederla sanguinare, cadere, morire.
Ma adesso sei al buio, con la paura che non ha colore, odore, sapore.
Forse saprebbe di buono, di dopobarba o sapone, di banconote nuove appena ritirate al bancomat dell'angolo.
Di completo firmato, sa la tua paura, delle piume di un boa, e di una matita nera attorno a occhi che non conosci più.
Pesa la tua paura, fin sul pomo d'Adamo, e porta un nome che non è il suo.
Curtis.
Chi cazzo è Curtis? 
Paura che Curtis sia tutto quello che ti rimane di lui.
“Gesù Cristo Ian”
Ian. Ian. Ian.
L'hai ripetuto ogni giorno. Era rabbia, era solitudine, era rabbia.
Rabbia. Rabbia. Rabbia.
Vuoto.
Era asciutta contro la retina e la gola.
Ian. Ian. Ian.
Paura della paura, di lui che sembrava non avere paura.
La tua paura che puzza di neve e di sudore.
La tua paura che ha di nuovo il suo nome.
Ian. Ian. Ian.













Mi stanno uccidendo. Non lentamente, velocemente. Letteralmente. Noel Fisher è di una bravura così rara che non so nemmeno come commentarlo.
Episodio stratosferico, livelli di interpretazione da Emmy Awards istantaneo.
Che pezzi di attori.
Tante lacrime.
Una settimana di pausa io non la reggo.

 




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