L’ATTESA
Lei esisteva ancora, anche se non sapeva per certo quanto della sua vita e della vera sé fosse sopravvissuto alla perdita di Leomon. Aveva smarrito il senso del tempo e la coscienza della sua stessa esistenza, mentre restava chiusa in quella bolla fuori dal mondo che le risparmiava il dolore di vivere la sua vita vera.
Sembrava che tutto ciò a cui teneva fosse destinato ad abbandonarla ed era certa di non avere la forza di rincorrere ancora la speranza di potere, prima o poi, tornare a sorridere con sincerità. Così restava assopita aspettando che qualcuno arrivasse a cambiare le cose, o almeno a dimostrarle che fosse possibile.
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Ora, non so a quanti interessi questo, ma non aggiornavo da troppo tempo. Avevo bisogno di postare qualcosa per salvaguardare la mia sanità mentale. Questo dovrebbe essere un regalo di compleanno in superipermegaritardo per Hoshikawa Makoto. Vedi, Bea, come puoi notare non è Ryuki!
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