Lei doveva vivere, io morire di Anna Tentori (/viewuser.php?uid=491354)
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Lei doveva vivere, io
morire
Johanna e Katniss spariscono tra i folti alberi, da parte a me sento
vibrare il filo conduttore che piano piano si estende per la giungla.
Mi sento irrequieto, una strana sensazione mi domina, una sensazione
altro che positiva.
Il buio ci circonda, è opprimente, fitto e ci impedisce di
distinguere bene le sagome.
Anche il silenzio domina, un silenzio strano e fastidioso interrotto
solo dal vento che scuote le chiome degli alberi.
La scura cupola che sormonta l'arena è trapuntato di piccole
e luminose stelle.
Nella mia mente risuona ancora l'inno, un inno che questa volta non ha
accompagnato volti proiettati sulla cupola.
Un fievole grido, venuto da lontano, interrompe il silenzio.
-Katniss...-
Subito davanti ai miei occhi affiora l'immagine della ragazza immobile
e pallida. Il filo schizza indietro e mi colpisce in pieno volto, lo
afferro subito guardandolo.
-È stato tagliato, qualcuno l'ha tagliato...-
Mi volto e vedo Finnick in piedi con in mano il tridente e il volto
dominato dal panico.
"Finnick!" corro da lui.
"Peeta stai qui e proteggi Beetee! Io vado a vedere cosa é
successo!"
Dicendo cosi si precipita tra gli alberi e sparisce.
"No, Finnick! Finnick aspetta!..."
Troppo tardi, ormai non può sentirmi.
Non so cosa fare, il volto di Katniss domina la mia mente e la paura mi
avvolge.
Passano alcuni minuti di silenzio, non riesco a sentire niente tranne i
movimenti di Beetee dietro di me.
All'improvviso nel celo risuona un colpo di cannone.
"Katniss!"
Grido e mi precipito nella giungla con l'immagine del suo corpo privo
di vita che mi perseguita. Cerco si correre ma non ci riesco, sono
ancora troppo debole.
Mi fermo per riprendere fiato e mi guardo attorno, vedo solo le sagome
degli alberi, nient'altro. Riprendo ad avanzare ma questa volta
più lentamente e attento ad ogni minimo rumore.
"Katniss! Katniss!" inizio a urlare disperatamente anche se so che non
risponderà.
"Katniss!".
Avanzo il più velocemente possibile in cerca di lei.
-No! Non può essere, lei non può essere morta!-
Un'altro colpo di cannone risuona.
"Katniss!"
Un boato assordante e una luce accecante mi investono sbattendomi a
terra.
Mi giro sulla schiena e vedo la cupola sgretolarsi sopra di me.
Pezzi enormi iniziano a cadere dal celo lasciando posto a buchi da cui
entra luce.
Da uno di questi vedo arrivare un hovercraft.
Il suo uncino si abbassa velocemente avvicinandosi sempre di
più al mio corpo.
-Non sono riuscito a proteggerla, non sono riuscito a salvarla. Era
questo che avevo concordato con Haymitch. Io dovevo morire e lei
vivere, non il contrario. Io non ho nessuno, nessuno ha bisogno di me.
Lei ha Prim, sua madre....Gale. Loro hanno bisogno di lei,a per colpa
mia non la rivedranno mai, per colpa mia lei non potrà
più aiutarli!.-
Lacrime iniziano a rigarmi il volto, lacrime silenziose ma dolorose.
Ricordi mi affiorano nella mente.
Katniss in piedi davanti al suo banco che canta per la classe, lei e
Prim che tornano a casa dopo la scuola.
Un giorno di pioggia e il suo volto bagnato che mi guarda
supplichevole, il pane bruciato.
Il giorno della mietitura dei nostri primi Hunger Games, la parata dei
tributo e Katniss bellissima avvolta dalle fiamme di Cinna.
Mentre l'artiglio mi solleva altri ricordi mi invadono.
Il suo viso, la sua bocca, i suoi occhi.
Piano piano mi avvicino all'hovercraft e lo sportello si apre
permettendo alla luce di inghiottirmi.
Due braccia mi afferrano e cerco di divincolarmi ma qualcosa mi
colpisce alla testa e il buio mi invade.
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