my life

di Look in my eyes
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Ero sola, anche questa volta. Però questa volta era diverso, la mia solitudine era molto più pesante e molto più sentita. Ero stata mandata via dalla mia squadra di basket perchè avevo avuto il corraggio di dire le cose come stavano: la situazione era pessima, le mie compagne di squadra non facevano altro che parlare male le une delle altre, si stavano formando false amicizie, alcune stavano diventando vanitose e tanto per concludere l' allenatore era di parte, ovviamente, era a favore delle più brave; anche se negava il fatto. Tutto ciò non andava affatto bene,perciò un giorno, durante l' allenamento riunii tutta la squadra e dissi tutto quello che pensavo. dopo che ebbi finito il discorso, Marco, l' allenatore, si diresse verso di me e disse urlando:<< Bene, Daria hai detto la tua opinione e se è veramente ciò che pensi sei pregata (obbligata) di non venire più all' allenamento perchè non ti voglio nella squadra.

Da quel giorno la mia vita era cambiata. Le mie compagne non si sono più confrontate con me, niente basket, i miei voti a scuola erano calati di brutto. Ed ecco come sono arrivata a sentirmi così sola. Pensavo ogni giorno a cosa avevo combinato; avrei dovuto tapparmi la bocca, così non sarebbe successo niente a me e alla squadra. Volevo dimenticare tutto e non avere nessun rimorso. La cosa migliore da fare era ricominciare da capo, nuova città, nuovi amici, nuovi hobby insomma nuova VITA. Mi passò per la mente il pensiero di partire per New York, la città per i miei gusti più intrigante del mondo. Mi era sembrata una bellissima idea.

Ma cosa avrebbe pensato la mia famiglia a questo proposito ?????





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