La
settimana era trascorsa abbastanza velocemente tra le lezioni , i primi
compiti in classe, gli allenamenti di Quidditch, i vari litigi e la
preparazione per il ballo di inizio anno. Come accennato da Lavanda i
Caposcuola erano stati tutti coinvolti nell´organizzazione
della festa e le minacce di Dalton e Malfoy non servirono a far
desistere quelli del Comitato studentesco. Era venerdì
mattina ed erano nell´aula dove i responsabili delle Case si
riunivano per stabilire i turni serali delle ronde. Hermione Granger
era seduta compostamente su una poltrona a stava riflettendo seriamente
sulla decisione di togliersi o meno la vita. Accanto a lei
c´era Edward stravaccato e per niente interessato a
ciò che stava dicendo la presidentessa sulle ultime
disposizioni prima di quella sera. Dall´altra parte della
stanza Draco Malfoy fumava svogliatamente una delle sue sigarette per
evitare di saltare addosso a quelle oche. Sulla poltrona accanto Pansy
Parkinson guardava annoiata in giro. Ron Weasley, in piedi davanti alla
finestra aperta, fissava con uno sguardo corrucciato il paesaggio
fuori. Dal giorno della loro ultima litigata lui e la grifona non si
erano rivolti la parola. Le uniche interessate sembravano Susan Bones,
caposcuola di Tassorosso, e Liliam Coole di Corvonero. Erano passate
quasi due ore e non ne potevano più.
-
Allora è tutto chiaro?- Alicia Whoole era
considerato l´essere femminile più odioso in tutta
la scuola. Con quella vocetta stridula e le sue idee assurde avrebbe
fatto scappare persino Voldemort in persona. In risposta ricevette due
sguardi accesi per l´eccitazione e sei sguardi che
ritornarono in quel momento alla realtà.
-
Ragazzi non ditemi che non avete sentito niente!-
-
Whoole sono talmente elettrizzato da questa festa che dopo la
prima parola che hai detto ho deciso di non ascoltarti più-
-
Dalton sei il solito presuntuoso! Dovresti collaborare e
anche voi altri! Insomma siete i Caposcuola e avete il dovere di
sostenere le iniziative proposte- Malfoy alzò lo sguardo e
la inchiodò facendola tremare.
-
Mettiamo in chiaro una cosa. Non sono mai stato
d´accordo con tutte le cazzate che ti passano per
l´anticamera del cervello. L´idea di questa festa
mi rende tutt´altro che felice perché
sprecherò il mio tempo a tener d´occhio dei
marmocchi che riescono a ubriacarsi anche con una burrobirra-
-
Avanti Malfoy, secondo te ci beviamo la storia che tu ti
metti a controllare i ragazzini più piccoli? Non ti
è mai fregato niente di loro e ti sei sempre fatto i tuoi
comodi-
-
Dalton bisogna far valere l´apparenza…-
- Beh allora la fai valere veramente da schifo. Ti manca la classe
amico…- il serpeverde lo guardò scettico - E
vorresti insegnarmela tu che frequenti mezzosangue e rinneghi la
posizione della tua famiglia in società?-
-
Chissà perché devono saltare sempre
fuori i mezzosangue. Sai stai diventando ripetitivo proprio come
quell´idiota di Armell. È una malattia contagiosa
o è proprio il cervello di voi serpi ad essere tarato in
questo modo?- l´aria si stava facendo abbastanza tesa
– Granger nessuno ha chiesto il tuo parere e…- non
finì la frase perché venne interrotto - Oh
perdonami Principe degli Slytherin ma nel momento in cui parli di
mezzosangue la maggior parte delle volte ti riferisci a me! Se credi
che me ne stia zitta te lo puoi anche scordare bello!- lo sguardo del
ragazzo divenne minaccioso e le iridi assunsero il colore del piombo.
-
Tu… come ti permetti? Vuoi per caso che ti tagli
la lingua mezzosangue?-
-
Credi di riuscirci stupido furetto?- una risata
catturò l´attenzione dei due impedendo al ragazzo
di ribattere.
-
Lo trovi divertente Weasley?- il rosso neanche lo
degnò di uno sguardo. Erano passati i tempi in cui si faceva
prendere dall´ira e reagiva di impulso alle provocazioni
della serpe – Molto Malfoy. Hai scelto la persona sbagliata
con cui affrontare una discussione. Hermione non riuscirai mai a
piegarla…- in quel momento lanciò
un´occhiata alla ragazza che ricambiò con un
sorriso dolce.
-
Ed eccolo il pezzente azzurro sul cavallo bianco che corre a
salvare la povera mezzosangue. Non intendo accettare quella sottospecie
di sfida che mi hai lanciato. Ne ho già in ballo una che mi
renderà l´anno veramente interessante…-
un ghigno malvagio si dipinse sul suo volto e questo fece avere a Ron
un presentimento molto negativo. Un silenzio quasi imbarazzante rimase
sospeso nella stanza. Tutti si fissavano. Chi con odio, chi con
indifferenza e chi con complicità. Alla fine la
presidentessa del Comitato studentesco prese coraggio e
parlò di nuovo.
-
Bene…ehm..allora..come ho detto prima, quando non
mi avete ascoltata, tutti i responsabili dovranno essere i primi a
raggiungere la sala per accogliere gli studenti.
L´abbigliamento deve essere formale e il coprifuoco per le
classi fino al quarto anno è previsto per le 23.00, dal
quinto in su fino all´1.00-
-
I professori si sono proprio sbilanciati
quest´anno.. bene hai finito?- la ragazza indispettita
ribatté acida – No Edward non ho finito! Il ballo
inizierà alle 21 in punto. Ora ho finito Dalton!- - Che
meraviglia…- si alzò battendo le mani –
bene.. signori vorrei dire che è stato un piacere ma sarei
ipocrita. Vi saluto gente, vado a rifugiarmi in qualche luogo dove non
possa sentir parlare di vestiti e accompagnatori- gli altri presero il
suo esempio e se andarono pronti psicologicamente alla serata che
avrebbero dovuto affrontare.
Ron ed Hermione
camminavano fianco a fianco senza nemmeno sfiorarsi e senza parlare.
Per i corridoi c´erano orde di ragazzine strepitanti che si
stavano dirigendo ad Hogsmeade per fare gli acquisti
dell´ultimo minuto. Fortunatamente lei e Ginny si erano mosse
in anticipo proprio per evitare le interminabili code e lo stress. Il
suo vestito le piaceva molto, l´aveva notato subito appena
entrata nel negozio di Stratchy&Sons abbigliamento
per maghi e quando l´aveva provato anche Ginevra ne era
rimasta entusiasta. Il problema era che non sapeva con chi andare al
ballo. A causa di tutti quegli impegni non aveva avuto modo di cercare
una soluzione e questo la turbava un po’. Girò il
viso verso il suo migliore amico e una strana idea balenò
nella sua mente.
-
Una noia oggi vero?- disse tornando a guardare davanti a se.
Il ragazzo rimase un po’ stranito per il fatto che si stava
rivolgendo a lui – Sì- da quel monosillabo
capì che Ron era ancora arrabbiato con lei e faceva un
grande sforzo per risponderle. Ma continuò imperterrita.
-
Un inutile spreco di energie per uno stupido ballo-
-
Già- certo che quel ragazzo aveva una fantasia da
paura. Decise di passare all´argomento che più le
premeva.
-
Senti Ron sai per caso con chi va Harry al ballo?-
-
No- adesso lo uccideva.
-
Ah…e tu con chi ci vai al ballo?- finalmente il
grifondoro la degnò di uno sguardo ma non era affatto
amichevole – Perché?-
-
Così per sapere…- c´era
rimasta male per quella risposta e non riuscì a nasconderlo
completamente.
-
Non lo so ancora- ormai erano quasi arrivati e doveva
muoversi.
-
Ron?- gli prese il polso prima che lui potesse dire la parola
d´ordine. Lui guardò la sua mano e lei lo
lasciò subito.
-
Senti… mi stavo chiedendo se volevi venire al
ballo con me. Siamo anche i caposcuola e forse sarebbe meglio andarci
insieme. Cosa ne pensi?- lui rimase piacevolmente colpito e il suo
cuore perse un battito. Che cosa doveva dirle? Poteva per una volta
sotterrare il suo orgoglio e passare una serata serenamente in
compagnia della ragazza più bella della scuola?
-
Per me va bene- si girò e sparì oltre
il ritratto. Un sorriso di gioia comparve su entrambi i volti dei due
giovani.
***
Fra qualche
minuto avrebbe dato fuoco all´inteno dormitorio e tanti
saluti ai Griffyndor. Mancava un´ora all´inizio
della festa e lei era ancora seduta a braccia e gambe incrociate sul
suo letto a baldacchino con uno sguardo poco rassicurante.
All´interno di quella stanza c´era il caos
più totale. Scarpe, vestiti, trucchi ingombravano ogni
superficie presente a parte il suo letto che era stata in grado di
difendere con le unghie e con i denti. Tutto questo a causa di quelle
due pazze delle sue amiche. Dafne e Sarah erano su di giri. Quel
pomeriggio si erano recate, come molte altre, a Hogsmade alla ricerca
di qualche cosa di davvero stupendo e ora si trovavano chiuse in camera
da tre ore buone. Anita e Rose, le altre due sue compagne di stanza, se
ne erano andate più di un´ora fa abbastanza
sconvolte. Stava davvero per perdere la pazienza perché
rischiava di arrivare in ritardo e il suo accompagnatore non glielo
avrebbe mai perdonato.
-
Ragazze?- le due parvero non sentirla poiché
stavano urlandosi addosso sotto cumuli e cumuli di roba.
-
Ragazze?- ancora niente e lei non era molto famosa per la sua
pazienza. Inoltre un urlo disumano che arrivò da Sarah fu la
goccia che fece traboccare il vaso.
-
Ora BASTA!- le due si fermarono stupite – Vi do
dieci secondi per prendere le ultime cose e sparire. Guardate che
casino avete fatto!-
-
Dai Gin non fare così! Non siamo minimamente
pronte!- allo sguardo ironico della rossa la ragazza avrebbe voluto
rimangiarsi tutto.
-
Non fate le stupide! Siete perfette, bellissime e immagino
che i vostri cavalieri sbaveranno per voi. Ora filate così
posso prepararmi decentemente anche io- le due fecero per protestare ma
Ginevra le bloccò – Niente obiezioni. Ora fuori!-
sconfitte presero le loro cose e si specchiarono un´ultima
volta salutando la loro migliore amica prima di uscire. Rimasta
finalmente sola Ginevra diede un sospiro di sollievo. Quelle due
l´avrebbero fatta ricoverare presto al San Mungo. Era mai
possibile che un semplice ballo potesse danneggiare così
fortemente le menti degli adolescenti? Mah..era uno dei tanti misteri
della vita. Guardò l´orologio e poco
mancò che cadesse giù dal letto. Le rimanevano
solo 45 minuti per lavarsi, vestirsi, truccarsi e pettinarsi. Oh si,
quelle due avrebbero passato dei tempi bui se non fosse riuscita a
prepararsi in tempo. Balzò giù dal letto e con
uno schiocco di dita risistemò quella stanza. Mentre gli
abiti ritornavano nell´armadio, così come le
scarpe e altri oggetti poco identificabili, si diresse verso il bagno
per una doccia veloce. L´acqua calda riuscì ad
allentare una strana tensione che si era insinuata in lei dopo che
quelle due se ne erano andate. Non riusciva a spiegarsene
l´origine. Insomma era un semplice ballo! Tolse gli ultimi
residui di shampoo rimasti tra i suoi capelli e poi uscì.
Sul letto era già comparso quello che sarebbe stato il suo
vestito. Al contrario di Hermione, che l´aveva trovato
subito, lei aveva dovuto girare per tutti i negozi di quel paesino, ma
alla fine ne era valsa la pena, come le aveva detto la sua amica. Solo
lei l´aveva visto, nemmeno a Sarah e a Dafne aveva concesso
la possibilità di vederlo. Voleva che fosse una sorpresa. Si
asciugò e prese dal cassetto della biancheria il necessario,
dopodiché indossò l´abito e scelse un
paio di scarpe fra quelle nell´armadio. Con un altro schiocco
di dita sistemò i capelli. Ora mancava solo il trucco e poi
sarebbe stata pronta. Ricontrollò l´orario e vide
che aveva tempo a sufficienza così prese tutto
l´occorrente e si mise all´opera.
Alle 20 in punto
un insistente bussare alla porta anticipò
l´ingresso della Caposcuola di Grifondoro.
-
Senti Gin ho assoluto bisogno del tuo aiuto!- entrando come
un uragano si era diretta spedita verso il letto dell´amica e
vi ci si era buttata sopra – Sono un disastro! Non riesco a
sistemarmi questi cavolo di capelli! Devi aiutarmi assolutamente!- la
rossa rimase un po’ di stucco. Hermione non si era mai
agitata così tanto per andare ad un ballo e poi non capiva
cosa avevano i suoi capelli per non piacere alla proprietaria. Era a
dir poco stupenda.
-
Herm rilassati…- - Rilassarmi??? Come faccio a
rilassarmi???Sono impresentabile!- ok la cosa si stava facendo a dir
poco preoccupante. Ad un tratto la grifona si mise seduta e
sembrò accorgersi veramente solo in quel momento della
presenza di Ginevra. Spalancò la bocca e gli occhi
sembrarono uscirle dalle orbite. A quel cambio di comportamento Ginevra
temette di dover chiamare sul serio il San Mungo questa volta, o di
correre immediatamente da Madama Chips.
-
G-gin…S-sei bellissima!- adesso le avrebbe tirato
una sberla. Sembrava caduta in uno stato catatonico.
-
Grazie Herm. Anche tu sei perfetta e infat…-ma non
riuscì a terminare la frase – NO GIN! Io non sono
perfetta!!Guardami!-
-
Tesoro ti sto guardando. Sei perfetta credimi. Non capisco da
dove arrivi questa tua agitazione. È solo un ballo come
tutti gli altri. È successo qualcosa per caso? A proposito,
con chi ci vai?- all´ultima domanda la grifona
girò il viso da un´altra parte senza
però riuscire a nascondere il colorito roseo che le era
comparso sul volto.
-
Ah ah!!Ti ho scoperta! Ecco perché sei tutta
agitata! Avanti sputa il rospo… chi ti porta al ballo?Lo
conosco?-
-
Lo conosci molto bene Gin…- la sua voce era poco
più di un sussurro.
-
Bene bene… dai avanti dimmi chi è!-
l´amica ormai aveva preso a torturarsi le mani per il nervoso.
-
…uo..ello…- - Eh?? Herm scusa ma non ho
capito. Potresti ripeterlo per favore?- Hermione non aveva il coraggio
di dirlo e le parole non le uscivano dalla bocca –
Tuo…tello…- Ginevra che intanto stava rimettendo
a posto le ultime cose tornò accanto alla grifoncina
– Mio tello??? Scusa cosa vorrebbe dire?- Hermione cerco di
comunicarle con lo sguardo la soluzione e alla fine la ragazza
capì. Il poco colore sul suo viso dovuto al trucco che si
era messa poco prima svanì, lasciando posto ad un bianco
cadaverico.
-
Oh no…Oh no no no… Herm non dirmi che
è la persona che penso io!-
-
Temo proprio di si Gin- la rossa si buttò sul
letto a fianco dell´amica – Dai Gin non
è così tragica!-
-
Oh no Herm… non è così
tragico il fatto che la mia migliore amica voglia rovinarsi la serata
accanto ad un perfetto idiota che non si accorge ancora di
ciò che prova e di ciò che ha davanti!-
-
Cosa vorresti dire?-
-
Niente Herm- guardò l´ora. Cavolo era in
ritardo! Questo equivale a dover passare la serata con un
accompagnatore che non fa che ricordarti la tua mancata
puntualità. Che prospettiva allettante. Mannaggia ad
Hermione e alle sue paranoie! Ma ora che ci pensava… - Scusa
Herm ma tu a che ora dovevi essere in Sala Grande?- la grifona
saltò giù dal letto.
-
Per Merlino! Gin che ore sono?-
-
Le 20.30…sei in ritardo di 45 minuti credo- quello
che vide dopo le sue parole fu un una massa di capelli e stoffa che si
dirigeva a tutta velocità verso la porta. Il tonfo che
seguì segnalò la sua uscita. Questa ragazza è
proprio matta.
Una corsa per i
corridoi con i tacchi e un vestito che non fa che intralciare
non era certo l´inizio della serata che si era immaginata. Ma
come aveva potuto essere così in ritardo! Lei era una
Caposcuola! La migliore studentessa di Hogwarts! Con
l´immagine in testa del suo accompagnatore che, a causa del
suo ritardo, se ne andava con un´altra si mise a correre
più forte. Arrivata quasi in prossimità della
Sala si scontrò con una figura che stava andando nella
direzione opposta. L´impatto fu piuttosto violento ed
entrambi finirono a terra. Era già pronta ad urlare contro
il malcapitato o la malcapitata ma quando alzò gli occhi non
riuscì più a parlare. Esattamente di fronte a lei
e nella stessa posizione si trovava uno dei pochi ragazzi che mai
avrebbe pensato di incontrare in quel momento. Con un completo nero
della più pregiata qualità, una camicia di seta
blu oceano che rispecchiava il colore degli occhi, i capelli color
petrolio pettinati in modo da creare un effetto ribelle, la carnagione
leggermente abbronzata e un sorriso, quasi un ghigno, Blaise Zabini la
fissava curioso. il suo cervello era come bloccato così come
la sua voce. Il ragazzo si alzò e si ripulì i
vestiti. Si voltò di nuovo verso di lei e le tese una mano.
Vedendo che lei non reagiva le passò la mano davanti al
volto più volte.
-
Hey Granger ci sei??- la ragazza si riprese indispettita.
-
Si ci sono Zabini. Non preoccuparti!- continuando a sorridere
le porse di nuovo la mano ma lei stavolta la rifiutò
malamente.
-
Ce la faccio anche da sola grazie!-
-
Rilassati Granger, volevo solo aiutarti- intanto la ragazza
si era rialzata e stava cercando di risistemare il risistemabile.
-
Beh ti ringrazio Zabini ma come vedi ce l´ho fatta
da sola. Ora se vuoi scusarmi…- fece per sorpassarlo ma una
mano le afferrò gentilmente un braccio bloccandola. Le si
avvicinò fino a ritrovarsela di fronte a pochi millimetri di
distanza. Era nettamente più alto di lei. Hermione non aveva
parole. La sua presenza sembrava intossicarla, e di certo non era una
cosa positiva. Lo vide terrorizzata abbassarsi sul suo viso fino a
raggiungere il suo orecchio e poi il suono caldo della sua voce la
invase – Il tuo accompagnatore è fortunato
Granger, stasera sei bellissima- scioccata per ciò che
sentì si scostò bruscamente mettendo una notevole
di stanza fra loro.
-
Non so a che gioco stai giocando, ma non provarci mai
più- detto questo si voltò e corse verso la sala
grande non udendo le ultime parole del ragazzo – Non contarci
Hermione…-
Quando intravide
il portone placò la sua corsa. Era ancora abbastanza scossa
da quello che era successo qualche istante prima. Che diavolo è saltato
in mente a quella serpe? E io come una scema ho fatto la figura da
pesce imbambolato. Speriamo solo che Ron non sia arrabbiato, anche se
sono imperdonabile. Ma proprio oggi doveva accadere tutto questo??
Fortunatamente vide due figure conosciute accanto alla soglia
dell´entrata e per la seconda volta in quella sera le si
mozzò il fiato.
-
Insomma ma dove cavolo è finita?-
-
Ron non iniziare ad agitarti. Vedrai che arriverà.
Magari ha avuto qualche problema-
-
Si o magari ha deciso di andarci con qualcun´altro-
il bambino sopravvissuto roteò gli occhi
dall´esasperazione.
-
Amico quando diventi così paranoico non ti
sopporto. Lo fai sempre quando ti piace una ragazza e anche-e
a-ades…- ma Harry si bloccò guardando con occhi
spalancati l´amico. Ron non sentendolo più parlare
si girò verso di lui e incrociò il suo sguardo.
-
Beh? Che hai?-
-
Ti piace Hermione!!!!- il rosso avvampò
– Ma che cavolo spari! Come può piacermi Hermione!
Andiamo Harry siamo amici da una vita! La considero quasi come una
sorella…- eppure dovette ammettere con se stesso che in
quell´ultimo periodo le sensazioni che provava ogni volta che
lei si avvicinava non erano proprio simili a quelle che aveva con le
altre.
-
No no…a te piace Herm!- sul volto del ragazzo si
dipinse un sorriso gioioso.
-
Harry se non la smetti di sparare cazzate ti giuro che ti
arriva un cazzotto…diventerai l´ex bambino
sopravvissuto è chiaro?-
-
Ok come vuoi…- il tono con cui aveva pronunciato
quelle tre parole, però, faceva intendere che avrebbe fatto
tutto fuorché lasciar perdere la questione. Rimasero in
silenzio osservando le coppie entrare compresi alcuni luridi serpeverde
che non risparmiarono le loro occhiatacce ai due. Harry si
voltò verso le scale che portavano verso il loro dormitorio
e quando vi posò i proprio occhi rimase senza parole.
-
R-r-r…- l´amico si volse verso di lui
sentendolo emettere dei strani versi.
-
Harry tutto bene?- ma il bambino sopravvissuto non riusciva a
pronunciare parole connesse fra loro così prese la testa
dell´altro fra le sue mani e la voltò verso le
scale. Ron ebbe una reazione più
“singolare”, visto che la sua mascella sfiorava
quasi il pavimento. È
una dea. La Mia dea. Hermione Jane Granger era in cima
alla scalinata e stava guardando il suo accompagnatore. Un sorriso
spuntò sul suo viso e prese a scendere lentamente le scale.
I capelli, parzialmente raccolti, le ricadevano lisci lungo le spalle
incorniciando un volto dalla pelle color ambra, leggermente truccato.
Le labbra risplendevano col il loro colore ciliegia. Ad ogni passo il
cuore di entrambi rimbombava sempre più forte tanto che
temettero che qualcuno potesse sentirlo. Il suo corpo era fasciato da
un abito color pesca che le ricadeva lungo i fianchi evidenziando le
curve perfette del suo corpo. Semplice e pulito, come lo era lei. Senza
spalline ma con un leggero strascico. Le scarpe, sandali aperti con un
leggero tacco, risaltavano le sue gambe. Una dea che si mischiava ai
comuni mortali, con i suoi occhi dorati sottolineati dalla matita del
medesimo colore. Quando ebbe quasi raggiunto l´ultimo scalino
Ron le si avvicinò porgendole un braccio. Non una parola,
solamente sguardi, che da soli significavano molto di più di
alcuni discorsi. Insieme si avviarono verso il loro migliore amico e
nel mentre un lieve sussurro raggiunse la ragazza – Sei
bellissima..- sorrise in ringraziamento, troppo emozionata per poter
rivolgergli la parola.
-
Hermione…sei bellissima-
-
Grazie Harry! Scusatemi per il ritardo. Sono imperdonabile!-
-
In realtà ci stavamo quasi preoccupando. Ron stava
dando in escandescenza- il rosso fulminò l´amico
con lo sguardo.
-
Davvero?-
-
Mione non ascoltarlo…Harry ricordati
ciò che ho detto prima- la ragazza era un po’
confusa.
-
Scusate ma mi sono persa qualcosa-
-
Niente Herm..fai finta che non abbia detto niente. Entriamo?-
-
Certo. Ma Harry..la tua accompagnatrice?- il bambino
sopravvissuto si grattò la testa con fare imbarazzato.
-
Ecco..le ho chiesto di aspettarmi dentro…- i due
suoi amici lo guardarono sospettosi.
-
E di grazia perché mai?- ora era nei casini.
-
Beh non volevo che si annoiasse per l´attesa.
Così le ho detto che l´avrei raggiunta dopo-
-
Non ti starai vergognando vero Harry James Potter?-
-
M-ma n-no Herm. Che dici! Allora entriamo?-
-
Stai attento Harry. Ti controllo- dopo queste ultime parole
precedette gli altri due entrando in sala.
-
Quando fa così mi terrorizza-
-
Non solo a te fratello- e anche loro si unirono alle danza.
Sicuramente lui
l´avrebbe uccisa e così sarebbe morta
prematuramente senza poter godere delle bellezze della vita. Tutto
grazie a quella pazza della sua migliore amica. All´alba
delle 21.30 Ginevra Molly Weasley si incamminò verso la sua
destinazione, ovvero il suo più grande incubo: la Sala
Grande. I corridoi erano leggermente illuminati e silenziosi. La luce
della luna brillava come un diamante quella notte. Si
accostò ad una finestra leggermente aperta e da cui filtrava
una leggera brezza e godette della visione di quel paesaggio e della
calma che la circondava. Facendo girovagare il suo sguardo
notò una figura accanto alla riva del lago e la riconobbe
subito. Si guardò intorno circospetta, dopodiché
si smaterializzò.
Di nuovo due
occhi gioirono e un ghigno malvagio deformò quel viso.
Note: finalmente oggi sono riuscita a finire questo capitolo che era in
ballo da non so quanto tempo! Mi sento realizzata!
isabell89: si amo l´hai scelto tu il nome del draghetto della
marty! Te lo devo riconoscere. Come hai scelto tu anche la sua specie..
X quanto riguarda la coppia di Dan & Ginny la mia risp
è NO!Hihihihi...preparati perchè nel prox
capitolo ci sarà una sorpresina..hihihi che diabolica ke
sono!
hila: grazie Hil per i tuoi complimenti!M fai arrossire!! Meno male che
almeno a te è entrato in testa il concetto...dai ragazze
sarebbe troppo scontato...guardate che voglio un vostro commento nel
prox chap!Baci
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