Scambio
di persona
Bill
sentiva dei passi avvicinarsi sempre di più alla sua camera
e, più questi si avvicinavano più il ragazzo si
inabissava tra le calde coperte del suo letto, quando sentì
una mano leggera posarsi sulla maniglia un brivido lo
percorse interamente... ormai lo sapeva... era arrivata la sua ora!
Sentì girare
piano il pomello color oro della porta e, da quest'ultima
capì che era entrata la propietaria di quei passi...
finchè...
"Bill! Svegliati
tesoro, se no farai tardi a scuola!" Disse con tono gentile mamma
Simone, che come risposta ricevette un grugnito soffocato, proveniente
da sotto il piumino che ricopriva l'esile corpicino del figlo e, prima
di lasciare la cameretta gli disse che se non avesse fatto in fretta
avrebbe perso nuovamente l'autobus.
Bill non aveva proprio
voglia di alzarsi, ma l'idea di aspettare un sacco di tempo alla
fermata, sotto al freddo, attendendo la seconda filo, che per di
più lo avrebbe fatto ritardare a scuola, lo allettava ancora
meno... quindi raccolse tutte le sue forze e tutta la sua buona
volontà e si alzò, lasciando a malincuore il
caldo tepore del suo letto.
Appena
appoggiò il primo piede sul pavimento rabbrividì
a causa del freddo, a suo parere le temperature durante la notte erano
scese sotto lo 0, regalando così una bella e gelida
mattinata.
Il ragazzo si
preparò abbastanza velocemente, almeno rispetto al solito,
quindi si decise a raggiungere la madre e il fratello in cucina, dove
li avrebbe sicuramente trovati seduti a tavola per la colazione.
Scese le scale in
fretta e appena fece la sua entrata in cucina, accolto da un:
"Buongiorno tesoro!" Proveniente dalla madre, notò una cosa
che lo lasciò un po perplesso... infatti il fratello non era
seduto al solito posto a trangugiare la sua colazione... poi
pensò che sarebbe arrivato giù a momenti, quindi,
tranquillo si sedette e cominciò a mangiare.
Poco dopo
però, stufo di aspettare, si decise finalmente a
domandare alla madre dov'era, lei con tono naturale gli rispose che
quando era entrata in camera sua per svegliarlo lo aveva trovato
moribondo, per colpa di qualche linea di febbre e di un mal di testa...
a queste parole Bill sbarrò gli occhi e, abbandonata la
forchetta nel piatto si diresse a grandi passi verso la stanza del
gemello, lasciando sua madre un tantino basita, colpa del comportamento
da lui assunto.
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Bill aprì
con forza la porta della camera di Tom facendola sbattere, ma non se ne
curò, in fatti entrò come una furia e cominciò
ad urlare:
"TOMII!!!! é
vero che oggi non vieni?!"
"Si!" Questa fu la
risposta secca del gemello, leggermante irritato
dall'entrata troppo rumorosa del fratello
"Cavolo! Eppure sapeva
che ho mal di testa!" Pensò Tom
Ma Bill non aveva
alcuna intenzione di arrendersi e quindi ricominciò ad
assillare il povero malato ( -.-' )...
"E perchè
non vieni?"
"Perchè non
sto affatto bene!"
"M... ma non mi puoi
lasciare da solo! Lo sai che ho bisogno di te!"
"Te la caverai per un
giorno!" Controbattè Tom fiducioso
"NO! Lo sai che mi
trattano tutti male e mi prendono in giro, ho paura senza di te..."
Disse in tono
supplichevole il moretto ma, a quest'ultima frase non ricevette alcuna
risposta, però potè sentire il ronfare tranquillo
di Tom provenire da sotto le coperte... a quel punto Bill
sbottò, urlò il nome del fratello talmente forte
che fece balzare l'interessato giù dal letto, facendolo
cadere rovinosamente sul pavimento gelido...
"Stai bene?"
Domandò Bill leggermante preoccupato, vedendo il gemello
massaggiarsi li dove aveva sbattuto cadendo...
"Ti ho già
detto di No! Sei sordo per caso?!" Rispose irritato dal risveglio non
propio desiderato e dolce, Tom.
"Ma Tomi..."
Provò a dire Bill, ma fu interrotto bruscamente da una
cuscinata del fratello.
Ormai, il moretto aveva
capito che era il caso di dire che il suo adorato gemellino, quella
mattina non si era semplicemente alzato con la luna storta, ma per Tom
l'intero sistema solare era capovolto! Però preso coraggio
cercò di terminare la frase che aveva incominciato solo un
attimo prima, ma, appena il rasta lo vide aprire bocca, lo interruppe
nuovamente
"Non mi interessa
niente di quello che stai per dire! Sei uno scemo! Lo sapevi che avevo
mal di testa, ma tu ai dovuto per forza venire qui ad urlare, facendomi
venire una forte emicrania!"
"Scusa..."
bisbigliò Bill con aria colpevole, ma Tom
continuò il suo discorso senza ammettere alcuna
interruzione...
"Zitto! Ti ho
già detto che non mi interessa ciò che dici! Ora,
non so come fai ma riesci a trovare sempre il modo di rovinarmi la
vita!!!" Urlò in preda alla rabbia il biondo
"Non è
vero!" Cercò di replicare Bill
"E invece si! Mi sei
sempre appicicato, non ti stacchi mai! Non ti sopporto Bill! Quindi ora
evapora!!!"
Bill rimase senza
parole ed uscì dalla camera del gemello prima che questo
potesse scorgere delle lacrime fare capolino dai suoi occhi.
Il rasta si
pentì quasi subito di ciò che aveva appena detto
al fratello, ma decise comunque di rimandare le scuse a più
tardi, ora era troppo stanco e desiderava solo tornare nel suo letto e
riassopirsi coccolato dal calore prodotto dalle coperte.
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Bill scese in fretta e
furia, dalle scale che aveva già percorso quella
mattina, salutò la madre dicendo che andava a scuola e
uscì sbattendo nuovamente la porta.
Subito fuori
deviò per la cantina, arrivato li cercò degli
scatoloni con dei vecchi vestiti di Tom, che comunque avrebbero dovuto
stargli, mentre tra se e se si ripeteva:
"A si? Io trovo sempre
il modo per rovinarti la vita? Allora vedrai cosa ti
combinerò oggi! Me la pagherai caro fratellino!".
Bill estrasse dallo
scatolone una maglia taglia XXL e un paio di pantaloni della medesima
misura, si affrettò ad indossarli, dopodichè
estrasse dal solito scatolone una cuffia e, dopo averla osservata con
orrore se la infilò, quell'obrobio gli schiacciava tutti i
suoi magnifici capelli, ma purtroppo era necessario, dato che copriva
l'assenza dei rasta.
Si guardò
velocemente nel piccolo specchio impolverato, togliendosi le ultime
tracce del trucco che era resistito alle lacrime di poco
prima.
Ora era pronto! Anzi...
ORA ERA TOM!
Afferrò di
corsa lo zaino e si diresse alla fermata dell'autobus. Mentre
aspettava, una vecchietta gli si posizionò davanti al viso,
cominciando a dire:
"Giovanotto! Mi
aiuteresti, per favore, a portare le borsine della spesa fino all'uscio
di casa? Sono troppo pesanti per me e quindi faccio molta fatica!"
Bill Stava per dire di
si, quando si ricordò che il suo obbiettivo non era di
aiutare la vecchiette ma quello di distruggere la reputazione di Tom,
quindi, anche se gli dispiaceva un po per la signora, visibilmente
stanca ed affaticata, le rispose scortese:
"No! Non vede che sto
aspettando l'autobus?"
"Si, ma io abito qui,
ti ci vorrà soltanto un minuto!"
"Ho detto di no! Non
rischierò di perdere l'autobus solo perchè lei
non riesce a portare due borsine!"
"CAFONE!!!" Disse di
rimando la vecchietta che se ne andò offesa e oltraggiata.
"E una è
fatta!"
Pensò
orgoglioso Bill; dato che sapeva bene che suo fratello la aiutava
sempre in cambio di qualche caramella o dolcetti vari, ora l'anziana
donna le caramelle gliele avrebbe buttate come minimo in faccia!!!.
L'autobus
arrivò e Bill si affrettò a salirci, si sedette
in un posticino vicino al finestrino, guardava fuori distratto,
finchè sentì una mano appoggiarsi sulla sua gamba
e cominciare a muoversi, Bill si girò di scatto per vedere a
chi appartenesse quella mano e, si trovò davanti una bella
ragazza, non molto alta, magra, con gli occhi azzurri e i capelli
biondi, la ragazza si sedette direttamente in braccio al moretto e gli
stampò un bacio sulla bocca...
"Allora ci vediamo
questa sera da me? Disse lei con voce maliziosa
"E perchè
dovremmo?" Rispose freddo Bill
"Ma come
perchè... lo sai che ho sempre voglia di te... come tu di
me!" Gli sussurrò lei avvicinandosi al suo orecchio.
"Ti sbagli tesoro! Tu
non mi piaci per ninte! Ti ho sempre e solo usata per i miei scopi
personali! Ora mi hai stufato! Quindi sparisci!"
"T... Tom, ti senti
bene?" Chiese titubante lei
"Mai stato meglio! Ed
ora ecclissati!"
"Sei un idiota! Ti
odio! E non ti voglio vedere mai più!" Urlò la
ragazza presa da un attacco isterico
"Ma che peccato..."
Rispose Bill in tono ironico, facendo scappare via la giovane in
lacrime.
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* * * * FINE (per ora...) * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
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Salve a tutti! Questa
è la prima fan che scrivo e spero di aver fatto
bene a pubblicarla! Questo è solo l'inizio dei danni che
provocherà Bill a Tom! Bhè! spero che vi piaccia
e ringrazio quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare a leggere
fino a qui! A presto!
EriLi
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