Relazioni Quasi Pericolose (ma anche no)

di Polaretto_
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Nagumo’s P.O.V
Solo io potevo innamorarmi di un idol. 
Beh,in effetti siamo andati alle medie assieme. E abbiamo tentato di distruggere il pianeta con il calcio.assieme. E poi abbiamo frequentato le elementari assieme. Diciamo che siamo cresciuti nello stesso orfanotrofio. Insomma ci conosciamo da tanto,ma lui è comunque un idol. Irraggiungibile.
Eppure io muoio per lui anche se non lo ammetterò mai.
Per l’appunto,visto che Endou è uscito con Gouenji,sono attaccato alla tv da un quarto d’ora aspettando che il MIO ghiacciolo sfili.
Il disastro. Suona il  telefono:
“Oh,Cristo!” Mi alzo e apro la chiamata:
“Pronto?” Sbotto piuttosto scocciato.
Hiroto mi travolge in un fiume di parole di cui comprendo solo: tv,sfilata,Midochan. Allora,gentilmente gli riattacco il telefono in faccia,lo stacco e torno a vedere la tv.
Appare Suzuno. 
Tan tan tan.
Giunto alla fine della passerella gli danno il microfono e lui inizia a ringraziare gente a caso,che io non ho mai sentito nominare: tipo il parrucchiere,l’organizzatore,il manager,Nagumo Haruya…NAGUMO HARUYA?!
Aspetta,ma davvero mi ha appena nominato in televisione? 
Sarà un miracolo se i vicini non vengono a bussare…come non detto. 
Mi avvicino alla porta e la apro. 
Mi ritrovo Suzuno davanti a me e mi sembra quasi impossibile:
“Ciao.”
Cerco di mantenermi calmo e lo faccio entrare. Ci accomodiamo sul divano e iniziamo a conversare del più e del meno. Mi spiega che si trovava in città per lavoro e aveva pensato di farmi visita.
Dopo tanto tempo mi era mancato ridere e scherzare -per quel poco che ride- con lui.
Ci aggiorniamo sulle nostre vite e il tempo passa troppo velocemente ed arriva l’ora di salutarci. 
Sulla soglia gli chiedo: 
“Per quanto resterai?” 
“Finchè ne avrò voglia,perché?” Mi risponde lui con il suo tono distaccato.
“Beh pensavo che magari potremmo incontrarci per prenderci un caffè assieme,ghiacciolino.”
“Non mi chiamare così,stupido tulipano!”
Certe cose non sono cambiate. 
“L e possibilità sono due: o ti fermi a cena o te ne vai. Non puoi star fermo li sulla porta.” Gli dico deciso.
Lui mi guarda un po’ perplesso e poi entra in casa.
“Da questo deduco che ti fermi a cena.”
“Sherlock please.”
Parliamo tutta la sera e verso la 11,sulla soglia di casa mia,ci baciamo. 
“Penso che rimarrò in città ancora per un po’.” Mi dice sorridendo.




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