Les esprits

di Sapphire Zephyr Cat
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Les esprits

La noia di stare con i miei genitori è troppa, fuggo tra i prati fino al margine di
una foresta, i miei occhi girano fino a quando non noto un movimento. Tra le
foglie del mirto vedo degli occhi splendenti, scappano. Li seguo nella foresta,
inzia a piovere ed io ancora a cercare quegli occhi femminili. Sono negli abiti
scomodi bagnati, un gilè verde, una camicia ed una giacca. Vorrei rimanere nudo
per sentire ogni goccia di acqua sulla mia pelle, mi levo la giacca, un movimento
dietro di me, mi giro e lei è là. È magnifica, è selvaggia: la pelle pallida; gli occhi
verdi intensi che fissano i miei, i capelli scuri che ondeggiano al vento, verso di
me, come la gonna e il mantello. Tende le mani. È infelice, mi ama, mi vuole, ma
non le è permesso, fugge ancora. Anch’io la desidero ora, adesso, in questo
momento, sorrido, la inseguo. Corro per tutto il bosco seguendo il  frusciare dei
suoi piedi, potrebbe essere silenziosa, ma non lo è, per me, per farsi seguire.
Arriva ad un lago, entra nel lago, pian piano la seguo, la voglio, non resisto. So
che lei mi vuole non mi avrebbe attratto così. Corro, sguazzò, nell’acqua, arrivo al
centro del lago, lei si avvinghia, mi bacia, nulla di più, nulla di meno. Mi sorride,
finalmente, si allontana, la voglio seguire. Ma i miei piedi sono bloccati tra le
alghe, ora lo so, ho capito, mi hanno intappolato e diverrò uno di loro. La mia
rabbia, la mia frustazione, sono enormi, ma non posso fare niente, devo lasciare 
che avvenga il mio tramutamento. Le orecchie si appuntiscono, i capelli mi
crescono e le alghe si intrecciano ad essi, sono giovane e lo sarò per sempre,
chiudo gli occhi. Qualcuno mi mette in mano qualcosa, un violino. Io devo
suonare. L’acqua sale, la pioggia cessa, è notte. Io suono, tutto quello che provo si
trasmette al violino, le corde vibrano, la musica è straziante:esprime tristezza,
frustazione, solitudine... Il vento poggia sulla mia testa, un corona, una corona di
ninfee. Sento che sul lago giocano gli spiriti, la notte è il loro momento. Io
continuo a suonare. Ormai sono uno spirito, lo spirito del lago, la mia musica è
destinata a portare malinconia a chiunque si sieda sulla sponda, sulla mia
sponda. A chiunque passi qui vicino il vento racconterà la mia storia e loro se ne
andranno spaventati all’udire i suoni stridenti del mio violino. Ed io so che lei è
là e ride ancora di me...

Note a fondo pagina

Non ho ancora capito perchè ho scritto il titolo in francese, ma non importa!! 

(per chi volesse sapere significa gli spiriti) 
Ma è fico, punto.
no ok XD, comunque spero che la storia vi sia piaciuta,
 io mi sono fomentata quando la scrivevo XD XD recensite!




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