«Ciao Clara, ti va di giocare?»

di N o n e
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A Marco,
che ha visto la sua giovane Clara
crollare tra le sue braccia.
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«Ciao Clara, ti va di giocare?»
E da bambini innocenti ci prendemmo per mano, correndo tra gli alberi e l’erba, nascondendoci, per poi trovarci dopo una mancia di minuti.
Ma a soli 6 anni, cos’altro avremmo dovuto fare?
 
«Ciao Clara, ti va di giocare?»
E con le nostre mamme a guardarci, felici, ridevamo ad ogni nostra battuta, lasciando da parte i problemi di una vita complicata e monotona.
Ma a soli 12 anni, cos’altro avremmo dovuto fare?
 
«Ciao Clara, ti va di giocare?»
E sotto i nostri sguardi carichi di sospiri, ci lasciammo travolgere da una passione che nemmeno noi sapevamo descrivere.
Ma a soli 16 anni, cos’altro avremmo dovuto fare?
 
«Ciao Clara, ti va di giocare?»
E forse per l’ultima volta, forse perché lei sarebbe andata via da me. In un posto migliore, ma senza di me. Tra coccole e carezze, contavamo le stelle del cielo notturno, sorridendo.
Ma a soli 20 anni, cos’altro avremmo dovuto fare?
 
«Ciao Clara, ti va di giocare?»
Ma non ricevetti risposta. Solo il vento, che soffiava leggero come per darmi conforto, mentre la rosa rossa sulla sua lapide ondeggiava i suoi petali nel mezzo della solitudine, rimpiangendo ogni attimo vissuto con lei.
Ma in soli 21 anni, cos’altro avremmo dovuto fare?




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