pensieri - quando siamo cresciuti
Non sono mai stata
brava a capirti. Da piccola ero talmente immatura,
da non sapere che se ti arrabbiavi con me non era colpa tua, ma
soltanto
mia. Con il mio continuo atteggiamento da sbruffona, mi godevo tutte le
coccole dei nostri genitori, godendoci a vederti soffrire
così.
Che stupida che sono stata, mi chiedo ancora se riuscirai mai a
perdonarmi.
Poi sono
maturata. E' venuta l'adolescenza e tutti i pensieri che porta con se,
le paure, le troppe poche gioie.
E ho capito.
Perchè ti arrabbiavi tanto con me, perchè
non riuscivi a non farmi lo sgambetto mentre correvo per il corridoio.
Tutta rabbia repressa. Adesso sono anch'io così, con la
differenza che qualcuno su cui contare c'è l'ho.
Sono cresciuta,
e con me anche tu. Se da piccoli il mio affetto verso
di te era ridotto ad un minucolo puntino che spuntava fuori ogni tanto,
ora è diventato grande
come il mondo.
Mi sono accorta
col tempo che sei una persona fantastica. Dolce,
comprensiva, simpatica. A volte non ti accorgi di quanto possano farmi
male le poche parole malevole che mi rivolgi quando sei arabbiato, ma
sono sempre stata troppo sensibile.
Allora tu vieni
da me e mi abbracci.
- Dai, non
dirmi che ti ho fatto piangere...
E invece io ho
pianto sì. Sono troppo sensibile, lo so
perfettamente, ma non posso farci niente. Non voglio essere disprezzata
da te neppure per un insignificante momento.
Poi tutto torna
come prima. Facciamo battute stupide,ci scambiamo opinioni, non
litighiamo quasi mai.
Sei l'unico che
mi capisce veramente, l'unica persona al mondo per cui rinuncerei a
tutto pur di stare insieme.
E ogni volta
che hai la febbre, mi diverto da matti a farti da assistente. Mi vine
in mente così, ogni tanto, quando quest'estate sei tornate
dal viaggio stremato, tutto sudato per il caldo che sentivi solo tu.
Vederti disteso sul letto con quell'espressione dolorante mi
trafiggeva, anche se sapevo che era solo febbre.
Tu te ne stavi
sul letto a rilassarti, mentre mi davi ordini. Una persona qualunque
avrebbe protestato vivacemente, ma mi divertivo un mondo a prenderti le
medicine, portarti un bicchiere d'acqua. Anche a te piaceva startene
lì in panciola, infatti abbiamo continuato anche dopo la tua
guarigione. Ti accendevo il computer, che non mi facevi toccare mai,
mettevo le canzoni che mi ordinavi tu, ridevamo per i filmati stupidi
che vagavano per la rete... quelli sono i momenti della mia adolescenza
che non scorderò mai. Quando eravamo lì a farci
le coccole, e bastavamo noi due per stare bene.
Eccoci qua! Due capitoli in un
giorno, e questo, il secondo, è la fine. The End. Vi ho
fatto venire voglia di avere un fratello così, eh? Spero che
la mini-mini-mini raccolta vi sia piaciuta! Commentate e ditemi!
Adesso ringrazio la prima (e unica T__T) recensione: Miss Morrison, non
sai quanto mi hai fatto felice commentando!! Come vedete mi accontento
di poco. Alla prossima! Kiss, Elly Chan
|