Urbs Orbis I

di bjorkish
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1.

Karima si era seduta sulla scogliera di Capoura per riprendere le forze dopo essere scappata dal branco di cani selvaggi che la inseguiva.

Le loro bocche grondavano di schiuma bianca e densa e nella regione di Capai non era molto facile trovare una cura per la rabbia fulminante dopo essere stati morsi, figuriamoci sbranati vivi.


Sapeva che non l'avrebbero mai potuta raggiungere su quelle rocce dure e alte.
La luce colpiva i cristalli tra scoglio e scoglio e creava un riflesso irideo così forte da sembrare luce artificiale.

La ragazza, la pelle del colore della terra, guardò in direzione dell'Oceano Maggiore.

Il gigante marino non c'era. Non si faceva più vedere da giorni e giorni.
Era quasi affezionata a quella creatura che tutti temevano e reputavano una sciagura per l'intera popolazione costiera di Urbs Orbis.
Quando passava davanti alla costa in tutta la sua maestosità, la sua corazza di diamanti rifletteva tutta la bellezza del mondo.


Pensando alle sensazioni che le trasmetteva ogni volta che lo vedeva, Karima si lasciò scappare un sorriso avvincente ed orgoglioso, per poi scuotere la sua gonna bianca. 

Le caddero tre o quattro pezzi di bronzo dalla tasca mentre cercava di alzarsi per riprendere la strada verso casa e caddero in acqua: era felice e non diede molta importanza all'accaduto. 

 Anzi, guardando il sole tramontare e le luci riflesse dai minerali intensificarsi per poi affievolirsi e mano mano scomparire, decise di dedicare quel piccolissimo sacrificio al suo "mostro marino", nella speranza di rivederlo un giorno, quasi come le leggende sull'antica Roma che aveva letto, secondo cui pero ogni monetina tirata nell'acqua, un desiderio si avvera. 
 
 
"I libri di storia sono così fottutamente stupidi." sorrise.




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