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di katniss1997
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 Mi ritrovo per l'ennesima volta difronte la finestra,dalla quale riesco ad intravedere le primule piantate da Peeta. La vedo,a volte,la vedo appolaiata sul prato a coglierle,la vedo sorridermi mentre dolcemente si porta un fiore alle narici quasi per coglierne l'essenza,e così quando è pervasa dal profumo chiude gli occhi per godere di più di quel momento. Prim è così,è dolce e sensibile quanto l'odore di quelle primule. È allora che ritorno alla realtá,Prim non c'è più. Con lei è scomparsa la sua dolcezza,la sua bellezza,il suo viso e i suoi grandi occhi. La mia paperella è stata uccisa. Devo allontanarmi dalla finestra,perchè gli occhi iniziano a diventare gonfi a causa delle lacrime e la rabbia e il rancore stanno offuscando la mente e il cuore. Mi siedo su una sedia,cerco di respirare profondamente e riprendermi quando sento un tonfo che proviene dalla porta,stanno bussando ma dalla pesantezza e dal rumore del ticchettio comprendo che è Sea la Zozza. Mi dirigo alla porta,è lei avevo ragione. "Ciao Katniss" mi dice con un sorriso stampato sul viso,non lascia neanche che io risponda o che la inviti ad entrare si fa spazio da sola e si dirige verso la cucina. "Ho comprato alcune verdure per un buon minestrone spero che ti piaccia",non sta più parlando ma sta urlando a causa della lontanza,ma io non le rispondo e mi incammino verso il bagno,ho bisogno di una doccia fredda. Mi immergo nella vasca,e distrattamente mi strofino addosso una saponetta,ha un buon odore,un odore simile alla camomilla che di solito Sea mi prepara la sera prima di andare via. È a conoscenza degli incubi che mi perseguitano di notte,a causa dei quali passo la maggior parte della nottata a girarmi e rigirarmi nel letto senza trovare pace e allora mi prepara una camomilla che a quanto pare favorisce il riposo. Mi avvolgo nel mio accappatoio e vado nella mia stanza,velocemente indosso un pantalone largo e una canottiera dal colore triste e spento. Questo sarebbe il mio pigiama,così scendo e mi siedo al tavolo giá apparecchiato e sul quale era stato servito il minestrone,una ciotola per me e una per Sea. Mangiamo in silenzio,nessuna delle due dice alcuna parola,terminata la nostra porzione la donna sparecchia e ripulisce i piatti. Io le do una mano continuando a rimanere in silenzio,fino a quando mi dice,facendomi balzare "ragazza,ti lascio sola vado a casa sono molto stanca" io annuisco senza darle risposta. Sea è molto brava a capire,a capire me e i momenti o meglio le intere giornate si può dire nelle quali non riesco a fare nient'altro che pensare a Prim,a Rue,a mia madre,agli Hunger Games. Allora così,allo stesso modo di questa sera inventa una scusa per lasciarmi da sola con i miei pensieri. Mi corico sul letto,fisso il soffitto e sento che il mio cuore perde battiti,il respiro diviene molto più affannato. Questa sera i pensieri,stanno avendo la meglio sulla mia mente e sento di non poter fare nulla,mi sento sola e oppressa. Allora decido di uscire,di andare dall'unica persona che è in grado di capirmi,che è in grado di aiutarmi. Mi ritrovo di notte,con addosso un pigiama,il volto pallido e con il fiato corto a bussare alla porta di Peeta. 




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