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di psychoE
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Vuoto.
Cuffiette nelle orecchie, la porta è chiusa a chiave, sei sotto le coperte e in lacrime.
I tuoi genitori sono nella stanza accanto ma non si accorgono di come stai. Come sempre, del resto.
Ti senti male, inghiottita dalla notte che sembra durare una vita solo per farti sentire ancora peggio.
Provi a chiudere gli occhi, ma i mostri cercano di mangiarti e li riapri, stanca di essere tormentata anche nel sonno.
Ti ritrovi con una lametta al tuo fianco e la voglia di usarla, iniziare un dolore fisico che potrebbe sostituire quello che regna nella tua mente.
Quello che non ti permette di sorridere, di sentirti felice e piena di vita.
Quel dolore che cresce giorno dopo giorno, che ti porti sulle spalle e che ti fa cadere a terra.
Speri con tutta te stessa che quel giorno in cui non ti rialzerai più arriverà presto, il prima possibile.
Come dice la tua canzone preferita: "Heard there's peace just on the other side"
E se fosse vero? Qualcosa ti spinge a crederci.
E ogni volta che senti quella frase, pensi a come staresti lassù. Meglio, probabilmente molto meglio.
Vuoto.
Quello che ormai senti dentro di te, non provando nessun'altra emozione.




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