When we were happy togheter- Seconda parte
Ed eccoci arrivati al lunedì: Stan ispirato ha scritto la lettera, cosa succederà?
Buona lettura!
Nonostante la lezione che Stan aveva imparato durante il week-end,
nonostante ora fosse pronto ad essere migliore per la sua Wendy, beh...
non poteva negare che avrebbe volentieri spaccato la faccia a Craig.
Vederlo mentre arrivava a scuola con Wendy, tenendola per mano...
era... atroce.
Cercò di sfuggire da quell'immagine, doveva al più
presto
entrare dentro scuola e raggiungere il suo armadietto che era ben
distante da quello di Wendy e Craig.
Arrivato all'entrata della scuola però vide qualcos'altro
che di
certo non contribuì a farlo stare meglio: Kenny che stava
baciando appassionatamente una ragazza dell'ultimo anno.
Le sue viscere rodevano dall'invidia: come poteva Kenny avere
così tante ragazze? Come poteva farle cadere ai suoi piedi
con
tanta facilità? Perchè lui non riusciva a fare
quell'effetto solo ad una, l'unica che desiderava?
Scosse la testa e cercò di non essere egoista: avrebbe
provato a
riconquistare Wendy, si, ma se lo avrebbe rifiutato -era difficile
d'ammettere- avrebbe fatto un passo indietro e, in un modo o
nell'altro, si sarebbe messo il cuore in pace.
Trovarsi però in quel momento davanti Kyle e Eric fu
terribile.
Se avesse sentito una qualsiasi cosa romantica non ne aveva dubbi;
sarebbe scoppiato in lacrime e probabilmente sarebbe andato da Craig e
gli avrebbe rotto le ossa; non che fosse un tipo da venire facilmente
alle mani, ma dentro di se covava tanta, tantissima rabbia.
< Buon giorno Stan! >
< Vi avverto! >
Diede un colpo al suo armadietto e guardò verso terra.
< Non sono in vena di assistere a qualsiasi effusione o
romanticheria, non dopo aver visto Craig, non dopo aver visto Kenny
pomiciare allegramente... >
< Kenny e Craig stavano pomiciando? >
Chiese serio Eric.
< Cazzo, ma lo fai apposta? >
Una gomitata raggiunse lo stomaco di Cartman. Kyle bisbigliò
un
un nome femminile, riferendosi alla nuova ragazza di Kenny.
< E fra poco ho anche lezione di matematica e vedrò
Wendy, e dal momento che questo è periodo nero
sicuramente verrò interrogato su quelle dannate equazioni di
secondo grado -che non ho fatto e non ho capito- e prenderò
una bella F meno, così la mia media subirà un
terribile degrado e sarò costretto a fare corsi di recupero
e a rinunciare alle partite di baseball, così i
Cow perderanno il campionato e mio padre mi prenderà a calci
in culo fino a che non tornerò a giocare poi, quando
tornerò in campo, scoprirò che Craig ha preso
anche lì il mio posto e allora mi abbatterò e
tornerò ad essere Goth e a dire che tutto fa schifo e
formeremo un gruppo nel quale io sarò il cantante e
scriverò testi più drammatici di Ville Valo e
sapete, lui ha ragione: la morte e l'amore sono inesorabilmente legate
tra loro, perché quando l'amore muore, lentamente muore
l'essere umano e... >
< La smetti di fare l'emo, Stan, ci ha rotto le palle.. ti pago
io una troia con cui andare e... >
< Cazzo Cartman non capisci che la amo e... Non darle della
troia! >
< Non le ho dato della troia, anche se lo penso! >
< Brutto... >
< Ehi ma volete finirla! >
Intervenne Kyle, sperando di placare i loro animi impetuosi.
< Ha iniziato lui! >
< Lui fa la checca emo >
< La finisci Cartman? >
< Basta fare i bambini! >
In quel momento l'armonia li raggiunse, spezzando ogni tensione. Questa
pace interiore era personificata in un unico individuo: Kenneth
McCormick.
< Buon giorno ragazzi! >
Si guadagnò un'occhiata carica d'odio da parte di Marsh.
< Ti ho fatto qualcosa amico? >
< Sei troppo felice per i miei canoni >
< Se ti può rallegrare metto il broncio >
< Molto divertente >
Digrignò tra i denti il moro.
< Stan, so io cosa fa per te... >
Kenny si guardò intorno con circospezione, poi introdusse la
mano nel giacchetto jeans, per estrarre qualcosa che cadde nella
mancina di Stan.
< Per te. Gratis. Non farti scoprire >
< Cosa...? >
Sbarrò gli occhi.
< Sei impazzito Kenny? >
< Sei mio amico e ti trovi in questo stato: non posso non darteli gratis >
< Non intendevo questo! Se mi scoprono... >
< Non sei un coglione, per questo non te li troveranno >
Stan lanciò un'occhiata timorosa a i quattro spinelli nella sua mano.
< Sono la soluzione a tuoi problemi: fidati >
Stan sapeva che la cannabis non poteva essere la soluzione ai nessun
problema, ma era una tentazione davvero forte: lasciar che Wendy
scomparisse dalla sua mente, anche se per poco.
< No Kenny! Non risolve niente così... >
< Giusto Kyle ha ragione: Stan queste non fanno per te... >
Lo supportò Eric.
Da non crederci.
Cartman sapeva come stupire, si.
< ...dunque le terrò io >
< Eric! >
Come non detto...
< Dai facciamo due a testa Kyle >
< Idiota non devi prendere... >
< Cinque verdoni l'una Eric >
Tese la mano il biondino, accompagnando il gesto da un sorriso.
< Cosa? Hai detto che sono gratis >
< Si, per Stan, che è depresso per Wendy: tu non ne hai bisogno, dunque paghi >
< Ma io e Kyle ci siamo lasciati >
Ricevette due occhiatacce per questa affermazione.
< E che cazzo Kenny! Potresti almeno darmene una! >
< Non te le ho negate... >
Con un gesto felino se ne rimpadronì mettendole dentro al taschino del giubbotto.
< ...se le vuoi però devi pagarle >
< Fottiti stronzo! >
Marsh si schiarì la voce attirando le attenzioni -finalmente- dei suoi tre amici.
Allungò la mano tendendo verso i tre una busta bianca, aperta
che dentro conteneva la sua importantissima e sudata speranza: la
lettera.
< L'hai scritta allora! >
Esclamò entusiasta il rosso prendendo la busta estraendone il
suo prezioso contenuto riportato su un foglio a righe con i margini
viola.
Kyle s'immerse nella lettura, insieme a Kenny a Eric, ma non se ne
accorse, poichè si estraniò da ogni suono, ogni rumore,
il silenzio lo abbracciò, aprì il suo cuore, pregando per
la decenza di quella lettera e dopo le prime righe, catturato
l'interesse, entrò ion empatia con l'amore che il suo migliore
amico aveva riversato su quel foglio bianco, sugli invisibili colori
del suo amore che avevano dipinto quel pezzo di carta bianco.
"Ciao
Wendy,
...riconosci
la scrittura, vero? Ti
prego non strappare subito questa lettera, leggi fino in fondo e poi...
beh decidi tu cosa fare, ma... per favore leggi tutto!
Ti
scrivo che la luna è
già alta in cielo, mentre in TV non c' è
più
niente, se non squallidi porno e... no, non mi sto facendo nessuna
sega... non ne ho la forza, ogni energia me l'hai succhiata via tu.
Sono
anni che ci amiamo, ci odiamo,
stiamo insieme, poi ci lasciamo, ti vedo nelle braccia di un altro,
impazzisco dal dolore e poi -quando meno me l'aspetto- un bacio o una
parola gentile e tutto, magicamente, torna come prima, è di
nuovo amore ma poi... questo sentimento che ci lega ci corrode e per me
i sorrisi si trasformano in lacrime e tu regali il tuo amore a qualcun
altro.
Io
non sbaglio -dici tu- io sono carino -ripeti- ma allora
perché?
Cos'hanno
gli altri che io non ho?
Cos'ho
io in meno?
Cosa
faccio di sbagliato?
So
che non sono perfetto, non
sarò il Principe Azzurro... -no, anzi no- il Brad Pitt che
tu
meriti, sono semplicemente Stan, ma posso migliorare, posso rimediare
dove sbaglio... ma se non saprò mai nulla io non
potrò
mai essere migliore.
Non
si migliora con i silenzi e gentili parole per non far soffrire, tanto
io soffro lo stesso, sempre e comunque.
Si
migliora sbattendo in faccia la cruda realtà.
Mostrami
un po' d'amore con la sincerità,
salvami
con la verità,
(
Wow ho fatto la rima!!! )
Non
ho smesso ancora di
pensare a quel bacio che la settimana scorsa mi hai rubato, sai il mio
cuore è rimasto fermo a quel momento, a quel
lunedì alle
13:15, da quel momento dubbi, domande e speranze riempono il mio cuore:
hai lasciato Craig?
Vi
ho visto camminare mano nella mano, ma non ho visto l'ombra di un
sorriso sulle tue labbra.
Qualsiasi
sia la risposta, qualsiasi
sia la persona per cui il tuo cuore batte, sii sincera, se non lo sarai
non farai che dare una pugnalata al cuore a me, e alle spalle a
Craig.
In
cuor mio non posso che sperare
torni tra le mie braccia, ma l'importante è che tu
sia
felice, che torni a sorridere ancora.
A
sorridere come quando eravamo felici insieme"
< Il pezzo della sega l'avrei evitato >
< Che bestemmia paragonarti a Brad Pitt... >
< Ma ti sembra il caso di fare il coglione dicendo d'aver fatto la rima? >
< Alla fine la stai costringendo a farle ammettere che non sta bene con Craig... >
< ...il tuo lato bastardo emerge, si >
Dopo aver criticato a dovere lo scritto, Eric e Kenny erano pronti per sentenziare all'unisono.
< Secondo me... >
Due occhi brillanti, che sprizzavano ammirazione, accompagnata da un sorriso, incontrarono le iridi azzurre di Stan.
< ...è perfetta Stan! >
< Ehhh???? >
Urlarono gli altri due, guardando scandalizzati Kyle.
< E'... sincera, si vede che è scritta da te, si vede che ci hai messo sentimento >
Stan era quasi commosso dopo aver udito quelle parole, dopo che
finalmente qualcuno l'aveva capito, ma per forza: quello era Kyle.
< Posso abbracciarti Kyle? >
< Se vuoi il naso rotto, si >
Intervenne Cartman.
< Perchè?... >
Lo guardò con malizia Kyle.
< ...non ci eravamo lasciati? >
< Fanculo ebreo >
Prese le sue cose e, fingendosi offeso, si allontanò, magari
sperando che Kyle lo seguisse e si scusasse, peccato che nella mente di
Broflovski ci fosse tutt'altro in quel momento.
< Ebreo... non mi pare vero, da quanto non lo sentivo... comunque
Stan, ora dobbiamo andare a cercare Wendy. Se vuoi ti accompagno >
< Ok >
In quel momento una ragazza tra le più popolari della scuola passò.
< Kate? >
La ragazza sorrise al biondo che la chiamò.
< Ciao Kenny >
Arrossì e si lasciò rubare un bacio appassionato dal
ragazzo che, finito, le diede una piccola sculacciata sul fondoschiena.
< Ci vediamo a Educazione fisica >
I due amici lo guardarono allibiti.
< Ma tu non stavi con quella con cui prima stavi pomiciando all'entrata? >
< Eh? >
Strabuzzò gli occhioni azzurri.
< Mica sono idiota come voi due da volermi impegnare, non se ne parla. Scappo che ho letteratura, a dopo ragazzi >
Li salutò e si allontanò.
< Mi sa che è meglio se andiamo da Wendy, che dici amico? >
< O-ok >
< Su, coraggio. Alle ragazze piacciono i tipi sicuri, no? >
Una pacca sulla spalla e un occhiolino d'incoraggiamento, in risposta un sorriso tirato e uno sguardo affettuoso.
Si diressero dunque verso la fatidica aula di matematica; ogni passo
pesava al moro, ad ogni passo il suo cuore martellava dolorosamente.
*
Wendy e Bebe, sempre inseparabili migliori amiche, si stavano dirigendo
verso l'aula di matematica dopo aver lasciato Craig davanti alll'aula
di biologia.
Bebe aveva notato che pur tenendosi per mano, al momento della
separazione, non si erano scambiati nessun bacio e ciò non era
sfuggito agli occhi vigili della bionda.
< Wendy? >
Richiamò con prudenza l'attenzione dell'amica.
< Si Bebe... >
Si fermò dedicandogli attenzione.
< Ma... ecco... ti piace ancora Craig? >
< Come?! >
Strabuzzò gli occhi urlando la mora.
< Non l'hai baciato oggi e... la settimana scorsa hai baciato Stan >
< Ancora? Babe finiscila! >
Le urlò irata.
< La settimana scorsa ho... ho avuto un momento di debolezza,
eravamo vicini, mi ha aiutata, ci siamo rivolti la parola dopo tanto
e... il bacio è stato spontaneo... ma gli ho detto subito di
simenticare, che era stato un momento di debolezza e ha capito. Io sto
con Craig, da tre mesi... e... >
< Capirai, siete promessi sposi >
La prese in giro l'altra, guadagnandosi un'occhiata filminante da Wendy.
< Bebe per favore >
< Ho sempre pensato che Craig somigliasse a Stan, però al
contrario di lui non trascura la sua ragazza per gli amici e... >
< Bebe basta! Devo farti lo spelling? >
Non fece in tempo a voltarsi che davanti a se si ritrovò Stan
Marsh e Kyle Broflovski che si dirigevano verso di loro... di lei.
< Oh sta arrivando Kyle >
Esclamò la bionda sistemandosi nervosamente i capelli alla vista del ragazzo che le piaceva.
< E' inutile, è gay >
Si prese la sua piccola vendetta Wendy.
< Stronza... ciao ragazzi! >
I due risposero al saluto, poi Kyle diede una pacca sulla spalla all'amico che imbarazzato si fece avanti.
< Wendy, senti io... so che stai con Craig, ma... >
Nervosa, capendo dove Stan volesse arrivare, rispose prontamente, con acidità.
< Stan per favore! Dato che lo sai non insistere >
< Ma... ho scritto una lettera per te Wendy e... >
Gliela tese lasciando che cadesse nelle sue mani quella bustina che conteneva l'importante lettera.
< Stan, io... >
< Per favore leggila con tranquillità >
Un urlo di liberazione uscì dalle labbra della mora: era stufa
di esser sopraffatta dagli altri, stufa di farsi dire cosa doveva fare,
stufa di tante cose, Bebe aveva acceso la miccia ed ora era scoppiata.
Con un gesto netto, senza batter ciglio, strappò la busta.
< Basta Stan! Io sto con Craig! Quello che è successo la
settimana scorsa è stato uno sciocco errore, se non lo fosse
starei con te >
Continuava a strappare il pezzo di carta.
< Sei solo un egocentrico Stan, pensi che il mondo ruoti tutto
attorno a te, che tutti si debbano piegare ai tuoi comodi e ai tuoi
capricci, fai tanto il moralista ma non ti rendi conto che la morale la
dovresti fare solo che a te stesso! >
Gettò gli ultimi brandelli di lettera nel cestino e prendendo
per mano Babe entrò nell'aula, lasciando uno Stan incredilo e
distrutto.
Non sentì nulla, se non echi lontani; anche la voce di Kyle vicino a lui gli sembrava così lontana...
Bianco e nero.
Nessun colore, nessuna luce.
Strappando quella lettera aveva strappato il suo cuore.
Si era preparato al rifiuto, aveva previsto qualcosa simile, ma non in quel modo.
Quelli erano modi da scaricatore di porto, da puttanella isterica,
metodi Cartmaniani; erano comprensibili da parte di chiunque, ma non da
Wendy.
Quella non poteva esser stata lei, quella non era Wendy.
Non ascoltò Kyle, fece un passo tremante all'interno dell'aula,
ma quando la vide ridere con Rebecca e Heidi, come se non fosse
successo nulla.
Gli occhi gli bruciarono, stava per piangere...
Silenziosamente si voltò e riuscì dall'aula dirigendosi, con passo rapido, verso i bagni.
< Stan! Amico, cazzo, mi ascolti? >
Non sentiva le parole del suo amico, solo quelle di Wendy che nella sua mente echeggiavano velenose, con odio.
Varcata la soglia del bagno poggiò la fronte sulle piastrelle verdine del muro.
Un singhiozzo, mosse le spalle, Kyle poggiò il suo palmo sulla spalla estra dell'altro: stava piangendo.
< Stan... >
Il tono dolce di Kyle cercò di richiamarlo.
< Mi sento... >
Tremava di rabbia e dolore la sua voce.
< ...come una merda calpestata >
< Tutti ci siamo sentiti così almeno una volta nella vita >
< Non mi consoli così sai >
< Ti devo dare un bacino per consolarti? >
In quel momento il cellulare di Kyle squillò alleggerendo la tensione.
< Eric? >
< Ma che ha il radar quello... >
< ...Mi dispiace, ma dovrai cavartela da solo in biologia, salto lezione Stan... si... beh... ti racconto dopo... >
< Dì allo stronzo che alla prima battuta fuori posto gli spacco il culo a suon di calci >
Kyle ignorò le parole di Stan e chiuse la chiamata, tornando a dedicare la sua attenzione all'amico ferito.
< Grazie Ky >
< E di cosa? Non posso fare nulla per aiutarti... >
< Almeno mi sei vicino... sei l'unico... >
<
Amico, lo so che è difficile, che ora ci stai male, ma il mondo è pieno
di ragazze, è vero che ce ne sono poche di speciali come lei, ma questo
non puoi saperlo finchè rimani fissato su di lei >
< Io la amo
Kyle, da quando sono bambino la amo e... so che è stata colpa mia se
lei mi ha lasciato, ma quel gesto, fatto con tanto odio... io non me
l'aspettavo, non credevo... >
Singhiozzò di nuovo.
< ...mi ha spezzato il cuore >
Come un colpo d'arma da fuoco aveva colpito il suo bersaglio, il cuore di Stanley era andato in mille pezzi.
Le porte del bagno s'aprirono e una voce ruppe il breve silenzio che si era creato.
< E' una troia! >
< Eric? Ma non eri a lezione... >
< E come posso... guarda che straccio che è, dovremmo strizzarti per bene per farti smettere di piangere Stan >
< Vattene Cartman >
< Sono venuto qui per te e mi tratti così? >
Due occhi azzurri umidi e colmi di rabbia incontrarono le iridi castane.
< Credi che non sappia che sei qui solo per saltare biologia e non prendere una F? Altro che sei qui per consolarmi >
< Ho un piano: l'unico modo per avere la meglio su una troia è essere un puttaniere >
Lo ignorò Cartman, preso nel suo discorso su un piano che stava progettando in quel momento.
Cosa non si arriva a fare per sfuggire alle interrogazioni?
< Cartman non ignor- >
< Devi fartela con tutte, tutte quelle che siano più fighe di
lei e che magari siano più grandi, proprio come fa Kenneh >
< Ti ho detto che... >
< Inizia dalla sua migliore amica Bebe >
< Ehi ma mi ascolti? >
<
Bebe ha una cotta per Kyle, dunque cercherò in modo indiretto di
avvicinarla a lui per farla credere che Kyle ci può stare e... >
Una pausa.
Eric
era riuscito ad ottenere l'attenzione di Stan che in quel momento
sembrava pendere dalle sue labbra. Cercò di non sorridere: la sua media
era salva per il momento.
< ... quando sarà scaricata quello
sarà il momento per consolarla e lei -povera ingenua ragazza dal cuore
distrutto- avrà bisogno di qualcuno che la comprenda, che ha passato le
stesse esperienze e in quel momento... ta-tan! Colpo di fulmine! Bebe
sarà tua e finirà per dirlo a Wendy e la putt-ehm...
Wendy non si sentirà più tanto importante per te, ti allontanerai da
lei e lei si renderà conto che le mancherà qualcosa , che non c'è gusto
a stare con uno stronzo che ti somiglia se non ti fa ingelosire e...
vedrai lascerà Craig e tornerà da te, perché quella figlia di puttana
sta trasferendo i sentimenti che prova per te su Craig >
Quelle parole cessarono il pianto di Stan.
< Tu dici che a Wendy piaccio ancora? >
< Certo coglione, per che cazzo credi ti abbia baciato l'altro giorno? >
E
fu tentato, Eric in quel momento era l'incarnazione del demonio che gli
stava proponendo un piano articolato che prometteva una strategia
vincente.
< No, non posso >
< Ehhh? Ma sei scemo? >
< Ha ragione, è un piano subdolo! >
Intervenne Kyle in favore dell'amico.
<
Avevo promesso che se Wendy mi avrebbe rifiutato io avrei accettato. Lo
faccio per amor suo, perché rispettarla e farla felice è più importante
del mio egoistico sentimento: sono cambiato, maturato, e voglio essere
una persona migliore. Wendy mi ha fatto capire che ero solo un egoista
e... ho imparato la lezione e voglio mostrarlo a me stesso e al mondo
>
S'asciugò le lacrime con il dorso della mano smettendo di singhiozzare.
Si sciacquò il volto sotto due sguardi diversi: uno scioccato e un altro ammirato.
< Sono orgoglioso di te Stan, ai fatto la scelta migliore >
< Scherzi? La mia strategia era perfetta >
<
No che non era perfetta, era un piano subdolo che avrebbe fatto fare a
Stan qualcosa che non voleva e avrebbe fatto soffrire Bebe >
< Ma chi se ne frega di quella troia >
< La finisci di dare a ogni essere di sesso femminile della troia!
L'unica troia esistente a South Park è tua madre! >
<
Eh no caro mio, tutti sanno che tua madre è la più grande e grossa
puttana che ci sia. Su Emule sta andando a ruba quella canzone... >
< Cosa hai fatto tu Cartman ??? >
< Ho inciso la canzone dedicata alla tua cara mammina e l'ho messo su Emule, l'hanno scaricata bene 2.854.740 persone >
< Tu! Pezzo di stronzo... >
Il moro intervenne prima che i due iniziassero a scannarsi.
<
Per favore non vi ci mettete anche voi a complicare il tutto. E' vero
che sto cercando d'accettare ma rimane il fatto che mi sento uno
straccio, quindi... >
< Vuoi una canzone, me ne sta venendo una sul momento Stan's love is a fucking bitch... >
Stremato Stan implorò aiuto al suo migliore amico.
< Ky chiudigli quella bocca in qualsiasi modo, non lo sopporto, credo che tra poco lo uccido >
< Dai Khal... >
Sorrise malizioso Eric avvicinandosi al suo ragazzo.
< Sono curioso di sapere come mi azzittisc-AHHH... fot..tu..to... ebr..eo >
Un calcio tra le gambe fu la risposta.
*
L'ultima
campanella che dava la lieta notizia della fine delle lezioni arrivò
dopo cinque lunghissime ore tra soporifere lezioni, compiti in classe a
sorpresa e epiche interrogazioni e nel cuore di qualcuno vi era anche
una ferita aperta che sanguinava ancora, lì, al centro del cuore di
Stan.
< Ehi Stan allora com' è andata con Wendy? >
Domandò un Kenny con spirito allegro mentre usciva dall'aula di Storia.
< Lascia stare Ken >
< Oh... Stan, mi dispiace, non credevo... >
Gli occhi di Kenny lasciavano leggere quel dispiacere che la notizia gli aveva dato.
< Coraggio bello >
Gli diede una pacca affettuosa per poi circondargli con un braccio le spalle.
< Stasera andiamo a Denver e andiamo a rimorchiare, le ragazze di
Denver sono molto più fighe di quelle di South Park >
< No grazie Kenny, non mi servirebbe a niente... io amo ancora Wendy >
Pronunciò quelle parole con un tirato sorriso ricco d'orgoglio, ma anche di dolore.
Non
importava quale fosse stata la sua reazione, non importava se era
stronza nei suoi confronti, non importava se non stavano più insieme,
lui la rispettava in quanto l'amava e il rispetto è una delle forme
d'amore più sincere e mature.
*
< Ehi Wendy guarda? >
< Cosa Bebe? >
La scuola era finita anche per loro quel lungo e stressante lunedì.
< E' uno dei pezzi della lettera che Stan ti aveva scritto >
< Oh cielo Bebe, non... >
< Leggi, tanto non ti costa nulla >
Rassegnata Wendy si fermò in un angolo, prestando l'attenzione a quel bigliettino.
Era
stata dura con Stan, e molto. Non si meritava quel trattamento, ma non
era la sua giornata: quella mattina quando Craig era andata a prenderla
a casa per camminare fino a scuola insieme, quando si erano appartati
-sempre per volontà di Craig- in un vicolo, contro la volontà di lei il
ragazzo le aveva fatto un succhiotto in un punto non visibile per
fortuna, ma quel gesto l'aveva irritata e poi si era aggiunta Babe con
quelle insinuazioni per via del loro mancato bacio: anche lei ci stava
male per quei mancati gesti d'affetto semplici e privi di malizia, ma
Craig era un tipo passionale e possessivo, quindi non si poteva
aspettare baci saffici o gesti simili, quando le dava la mano era un
miracolo ma lei lo sapeva: lo faceva solo per farla felice, non perché
gli andasse veramente, e questo la faceva star male e molto, ma
d'altronde... Craig era Craig.
Trasferiva i suoi sentimenti per
Stan su di lui, le aveva detto Babe, ma non era vero: più stava vicino
a Craig e più vedeva che era diverso da Stan, i due non si somigliavano
per nulla.
Sospirando la ragazza dai capelli corvini chinò lo
sguardo su quello che era rimasto della lettera, lasciando che i lunghi
capelli le cadessero in avanti, proteggendo -come fossero il suo manto-
quel momento, quel monologo indiretto scritto con amore.
"Vi
ho visto camminare mano nella mano, ma non ho visto l'ombra di un
sorriso sulle tue labbra.
Qualsiasi
sia la risposta, qualsiasi
sia la persona per cui il tuo cuore batte, sii sincera, se non lo sarai
non farai che dare una pugnalata al cuore a me, e alle spalle a
Craig.
In
cuor mio non posso che sperare
torni tra le mie braccia, ma l'importante è che tu
sia
felice, che torni a sorridere ancora.
A
sorridere come quando eravamo felici insieme"
Poco dopo delle gocce caddero su quel foglio spiegazzato, che tremava tra le sue esili mani.
< Wen? Cos'hai? >
Si preoccupò l'amica che le stava vicina, ma capì subito che in fondo non c'era nulla di cui preoccuparsi.
< Non avevo ragione? Non sono bellissime quelle parole? >
Un singulto in risposta.
< Se sei felice non dovresti piangere Wendy, lo sai? >
< Appunto per questo piango >
< Quanto sei scema... >
Le levò i capelli da davanti, portandole le ciocche dietro le orecchie.
< Lo so, sono davvero una stupida >
< Ma gli stupidi non lottano con passione per quello a cui tengono? >
La guardò per un attimo interdetta.
< Vai, che ancora dovrebbe essere davanti scuola con i suoi amici >
< Grazie Bebe, ti voglio bene >
< Non devi ringraziare me, ma le parole di Marsh >
*
< Ho capito allora stasera partita con il Nintendo Wii a Super Mario Smash Bross: voglio avere l'onore di ammazzare Pikachu almeno cinquanta volte >
< Ma a te non piaceva Pikachu Kenneh? >
< Ero solo un bambino Eric >
<
Comunque a me non va di giocare a quello stupido gioco senza senso, non
ci provo gusto ad ammazzare quei cosi. Magari se ci fosse qualche
ebreo... >
< ERIC! >
< Scherzavo ma quanto siamo suscettibili Kahl, mi accontento di qualche Hippies... >
< Non ci sono giochi del genere >
< Lo inventerò io prima o poi... Stan, hai qualche gioco più serio magari per X-Box o PS3? >
< No >
< Porca miseria ma quando esce Alone in the Dark ? Non ce la faccio più ad aspettare >
< Perchè non ti fai ibernare per una settimana? Ti aiuterei volentieri ora Cartman >
Si offrì il moro, che era stanco di sentire quella chiacchere tanto futili che non lo distrevano di certo dal suo dolore.
< Sentite ragazzi credo che comunque stasera dopo cena vado subito a dormire, sono stanco e non ho voglia di fare nulla >
In
quel momento sentirono dei passi frettolosi dirigersi verso di loro, il
rumore che producevano le scarpe alla corsa era tale da farli rigirare.
< Stan! >
Il cuore del moro si fermò alla vista della donna che le aveva rubato il cuore.
<
Stan, ecco... sono stata una stronza, perdonami. Non sono degna di
chiedertelo ma ti supplico, mi metto in ginocchio se vuoi, io... mi
dispiace, lo giuro >
Non poteva credere a quelle parole.
Il
battito cardiaco accellerò, mille parole avrebbe voluto dire in quel
momento ma nessuna dall'emozione uscì, si bloccarono tutte altezza
della trachea.
Lei gli prese la mano guantata tra le sue, alzò
lo sguardo e gli sorrise con amore, come aveva fatto tante volte in
passato nei momenti più dolci e nei momenti più difficili.
< Vorrei tornare a sorridere Stan >
I loro sguardi s'incontrarono, entrambi incantati: azzurro nell'azzurro, cielo nel mare, uniti.
< Se non vomita lui ora, giuro che vomito io ora >
Spezzò la romantica atmosfera Eric con le sue intromissioni indesiderate che fecero arrossire entrambi.
< Ehm, noi torniamo a casa: a domani Stan, ...Wendy >
Annunciò
Kyle trascinandosi Eric e Kenny che solo per puro divertimento
avrebbero voluto continuare ad assistere alla scena della storica
coppia che si stava ricreando.
< Ehm... scusa Wendy, è proprio un idiota >
Guardava a terra imbarazzato.
< Si ma... è divertente. A me piacciono i tuoi amici... cioè... non in quel senso >
Tornò a guardarla senza alcun timore.
< Lo so. Se vuoi, puoi stare insieme a noi qualche volta >
< Ma... sarei di troppo >
< Figurati, saresti la benvenuta; se vuoi ovviamente >
< Ok, grazie. Ti va di tornare a casa insieme? >
Le propose timidamente, dimenticandosi completamente di Craig.
Solo Stan nei suoi occhi, solo lui nei suoi pensieri, in ogni battito del suo cuore.
I
vari Oralndo Bloom e Jude Law per quanto bellissimi e desiderati
sarebbero stati i sogni di ogni ragazza, ma lei non riusciva a vedere
nessun altro quando chiudeva gli occhi, nessun altro a parte lui: Stan.
Magari
l'avrebbe lasciato ancora, quando lui avrebbe perso l'interesse per lei
e Wendy avrebbe sofferto di carenza d'affetto, ma poi sarebbe tornata
da lui, ancora una volta, come ora.
Solo un intermezzo della loro
lunga storia d'amore era, perché Wendy ne era convinta, doveva esser
scritto nel firmamento che lei sarebbe la signora Wendy Marsh, che loro
sarebbero stati per sempre insieme... finché morte non li avrebbe
separati.
< Certo! >
Le offrì la mano.
< Mano nella mano? >
Strabuzzò gli occhi lei.
< Sicuro? >
<
Certo! Io sono sempre stato felice di passeggiare stringendoti la mano,
è come se... fosse il simbolo che noi siamo legati >
Sorrise
solare, distese le labbra illuminando se stessa di una bellezza che
fece palpitare ancora più violentemente il cuore di Stan.
< Ora sono felice Stan >
Gli
sussurrò mentre gli stringeva la mano, poi si accostò a lui, si
avvicinò al volto di lui che era diventato di una tinta rossa che Wendy
adorava. Allungò la mano libera verso il volto di lui, aveva avuto
tanta nostalgia delle labbra del suo principe azzurro...
< Wendy... >
< Si Stan? >
Le soffiò sulle labbra di lui che ormai si stavano unendo con le sue per un tenero bacio di riconciliazione.
< ...allontanati amore mio, sta per arrivare un sandwich al salmone >
< Eh? Da dove >
< Direttamente dal mio stomaco, con amore, per te >
-The End-
Ed
eccomi arrivata alla fine di questa storia che mi auguro vi sia
piaciuta, io personalmente mi sono divertita nello scriverla, ho
maltrattato un po' Stan XD
Ma come vedete alla fine c' è l' Happy End e sono stata buona con Stan, in fondo quei due sono carinissimi insieme.
Voglio ringraziare chi ha commentato il capitolo precedente:
Momoko89:
Beh
Kyle è ovvio che deve fare bella figura nelle mie fanfiction, deve
esser sempre al meglio e sono contenta di esserci riuscita, anche se in
questa seconda parte non è protagonista più di tanto. Perchè Stan non
ha trovato subito le parole? Chissà ( Perchè è un perfetto idiota Nd
parte Cartmaniana di Jess ) perchè probabilmente nella fretta per
trovarli, di rimettersi insieme a lei ha trascurato i suoi sentimenti,
volendo esser qualcun'altro, dimenticando se stesso.
Riguardo alle scene per ferire Stan scartando le sue lettere XD In particolare quando Kenny gli dice di darsi all'ippica XD.
Grazie
di cuore anche per aver letto l'altra mia Stendy, sono felice di averti
fatto provare emozioni che ti hanno portata a commuovere, per me
significa molto.
Comunque sono felice che questa ti piaccia sotto
ogni aspetto, grazie mille per i complimenti tesoro, un grande in bocca
al lupo per gli esami ^_-
ValHerm:
Lo
stile che ho adottato questa volta è abbastanza semplice, decisamente
non il mio stile, ma son contenta che lo trovi piacevole e che questa
Stan/Wendy ti sia piaciuta. Mi piace molto lo yaoi, ma sto amando
sinceramente questa coppia e una gran parte del merito puoi prendertela
tutta te tranquillamente! Mi raccomando continua a scrivere Stan/Wendy,
io certamente lo farò ^_-
Grazie per aver letto anke l'altra
Stan/Wendy, sono felice ti abbia emozionato tanto e che l'hai sentita
reale, grazie per i complimenti.
C17 chan:
Sono felice che ti abbiano divertito gli spezzoni, ma... come non l'hai capita? O_O In che senso?
Breve
sintesi: Stan è stato lasciato da Wendy per Craig. Un giorno lui -sotto
suggerimento di Kyle- decide di scrivergli una lettera per
riconquistarla dal momento che la vsettimana prima lei lo aveva baciato
pur stando insieme a Craig. Il resto spero risulti comprensibile ^^'''
Grazie per l'apprezzamento inoltre per l'apprezzamento all'altra mia Stan/Wendy!
Lenus:
Ciao
tesoro, sono contenta che ti abbia divertita e che sia riuscita ad
amare anche questa storia. Ho forse trovato un modo per farti vedere
tutte le serie di South Park, ma devo ancora testarlo con Momoko89. Sai
che le parti che ti sono piaciute tanto sono quelle che ho amato
maggiormente scrivere? XD
Un bacione e buoni esami!!!
*
Ringrazio inoltre a Pikachu4ever, Emily ff, WindGoddess e Elyxyz che hanno letto la mia seconda Stan/Wendy aka Stendy Something broken like stolen, con la quale ho inagurato il Big Damn Table.
Anche la seguente ff che avete letto fa parte del Big Damn Table, tema 002 Middles,
per essere precise, solo che non l'ho rivelato appunto perchènon volevo
far sapere che tutto questo casino era appunto un intermezzo della
lunga storia d'amore tra Stan e Wendy.
*
Note.
Valutazione scolastica americana: non esistono i nostri 1 o 10 o Non Sufficiente o ottimo, ma va a lattere dalla F ( gravemente insufficiente ) alla A ( Ottimo )
Alone in the dark: famoso videogioco horror, il primo survival horror della storia, ora riuscito per PS3 e X-box
Super Mario smash Bross: Videogioco della saga di Mario e Co... uscito adesso per Nintendo Wii
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