La fine della favola

di La Mutaforma
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Passi. Passi. Passi.
Tutti uguali. Uguali e sconosciuti.
La porta è chiusa.
Toc toc.
“Chi è…?”
Come nelle favole.
Te la ricordi la strada? Ti aspetto qui. Non avrei dove nascondermi.
 
Ho paura del buio.
Dov’è la mia mamma…?
 
La porta si apre.
Stringendo la mazza da baseball, come ho sempre sognato.
Adesso andremo a giocare.
Mi aiuterà a prendere il guantone che la mamma ha appeso troppo in alto.
Faremo una partita insieme.
Come aveva promesso.
Come avevo sognato.



 
Bentornato, papà.
 

 
 
 
 




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