Pensieri di una mamma

di _andr_
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Gli Hunger Games uccidono, non solo le persone rovinano i rapporti. Quasi 25 anni fa avevo delle amiche, una è morta a causa dei giochi, l’altra no, ma è come se lo fosse in un certo senso. Qui al distretto 12 eravamo nel gruppo dei ragazzi benestanti, quelli felici, quelli che non rischiavano di morire di fame, ma ai giochi della fame dovevamo partecipare anche noi. Di solito non venivamo scelti, avevamo così poche nomine, ma quel giorno una di noi venne estratta, fu la prima ad allontanarsi dal gruppo. Se ne andò per sempre nonostante fosse arrivata quasi alla fine. I funerali vennero fatti alla fine dei giochi, il suo e quello dei due ragazzi del giacimento, di nascosto perché il governo non ci voleva in lutto, ci voleva a festeggiare il nostro vincitore, ma nemmeno lui voleva essere felice. Un ragazzo del giacimento intonò il canto funebre, gli uccelli smisero di farsi sentire, la mia amica, quella che era rimasta, se ne innamorò e fuggì dal nostro mondo per stare con lui al giacimento. Lasciò non solo me, ma anche il ragazzo che stava frequentando in quel periodo, era il mio migliore amico, adesso è mio marito. Da quel giorno la mia vecchia amica non l’ho più vista, tutti la evitano qui al quartiere dei commercianti, nessuno osa nominarla, è come se fosse morta.
Lei però non è morta questo lo so bene, le vogliamo ancora bene, vogliamo aiutarla, così compriamo gli scoiattoli che caccia sua figlia, sì sua figlia perché suo marito non c’è più, li prende mio marito fingendo di farlo per il ricordo di un vecchio amore mentre io mi arrabbio, se non fingessimo verremmo considerati morti anche noi. Ho tre figli, sono molto legati, tranne nel giorno della mietitura, quel giorno si trattano come sconosciuti, forse non vogliono soffrire nel caso che uno di loro venga scelto.
Il più piccolo di loro si chiama Peeta e sono preoccupata per lui. È innamorato. Si è invaghito della figlia dell’amica che ho perso, di quella che respira ancora, ho paura che venga anche lui emarginato per questo. Quando aveva sei anni si svegliava presto per preparare biscotti al cioccolato, per portarli a quella bambina, Katniss credo che sia il suo nome. Non ha mai avuto il coraggio di darglieli però, alla fine li mangiava tutti Delly la figlia di un’altra commerciante. Come vorrei che il mio Peeta si fosse innamorato di lei, sarebbe tutto più semplice. A sette anni il mio bambino ha smesso con i biscotti e ha cominciato con le focaccine al formaggio, non ne so il motivo. Oggi Peeta ha 16 anni ed è stato scelto. È stato scelto con Katniss per partecipare ai giochi. Sono gli ultimi istanti che probabilmente passerò con lui, mio figlio è in lacrime non vuole ucciderla, non vuole che lei muoia e non vuole morire, gli dico che può confessarle tutto, nessuno potrà emarginarlo in qualunque modo vadano le cose. Piange ancora, capisco che non gli importa più della sua vita.
-Il distretto dodici quest'anno potrebbe avere un vincitore,è una tosta,lei-
E il mio bambino finalmente accenna  un sorriso.




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