Ciaoo
a tutte!! Allora,volevo ringraziare chi continua a seguire questa storia e che
... mi incoraggia ad andare avanti.
Significa davvero molto per me.
Un
grazie speciale lo rivolgo a MoonlessNight e Inuyasha__girl92 per
aver recensito [siete davvero fantastiche!grazie!!!
=)].
E
poi a Allen_Anne_Black ; Bells87 e eddy per aver
aggiunto la storia ai preferiti.
Ora
vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo .. vi avverto,sarò molto
perfida. Voi capite,non potevo mica far continuare questa storia vampiro &
licantropo senza alcuna complicazione .. anzi,devo proprio dire che questo
capitolo è piuttosto drammatico.
L’ho
scritto ascoltando questa http://www.youtube.com/watch?v=J09Tlzk1G88&feature=related
,magari provate anche voi a leggere con la canzone di sottofondo. Ora,mi
raccomando ... recensite e aggiungete ai preferiti,come sempre!!! =)
=)
-Sara
[ah,ecco,dovevo
dirvi una cosa ... non so chi di voi andrà a vedere il film di Twilight al
cinema,comunque chi lo farà ... ma sapete che sono stati scelti i doppiatori
ufficiali di edward & bella? Io l’ho saputo solo oggi ... Beh,sono Stefano
Crescentini e Federica de Bortoli. Credo siano piuttosto azzeccati
...]
Mai
più insieme
(Bella)
Con
il pollice della mano seguì i lineamenti del mio viso e continuò a fissarmi con
uno sguardo dolce,intenso.
-Dirti
che ti amo è poco,ma sono le uniche parole che mi vengono in mente in questo
momento.- sussurrò,con voce più morbida della seta,- Ti sembrerà strano che un
vampiro possa dichiararsi ad un licantropo così in fretta,ma è anche vero che
sono un uomo di altri tempi.-
-Tu
... tu ... m-m-i ami ... ?-
singhiozzai incredula,mentre le lacrime scorrevano imperterrite lungo le mie
guancie.
-Bella,non
sono affatto pentito di aver trascorso più di un secolo ad aspettare che la mia
monotona ed inutile vita prendesse una piega diversa. Avrei potuto esserlo fino
a pochi mesi fa,ma quando ho constatato che la ricompensa di tale attesa potevi
essere te,mi sono ricreduto. – trasse un profondo respiro,- Sei ciò che di più
bello mi sia mai stati donato. E forse non merito questo dono,forse sarà lo
stesso dono a voler tornare indietro.-
-Oh
Edward!!- e a quel punto non tentai di reprimere i singhiozzi. Lasciai che mi
avvolgesse in un abbraccio rassicurante,mentre sfiorava con le sue fredde mani
ogni punto del mio volto che riusciva a raggiungere. Avrei dovuto sorridere
ripensando alle sue parole,oramai impresse a fuoco nella mia mente,ma sapere che
nessuno mi aveva mai parlato con simile dolcezza e amore,non poté fare a meno di
provocare quel pianto.
-E
ora dimmi .... – riprese,cullandomi gentilmente tra le sue braccia,- Provi lo
stesso per me?-
Al
suono di quelle parole nuovi singhiozzi tornarono a scuotermi,e tutto ciò che di
più sdolcinato avevo mai osato pensare, si bloccò in gola.
-Devo
prenderlo per un sì?- insistette,e bloccandomi il mento tra il pollice e
l’indice,mi costrinse a guardarlo.
Sorrisi,e
con il dorso della mano tentai di asciugare quelle lacrime
fuggiasche.
-..
Sì. – annuii debolmente,e a quel punto sentii le dita con cui Edward mi
stringeva il mento allentare la presa e prendere ad accarezzarmi delicatamente.
Poi lo vidi inclinare il volto e chinarsi sino a sfiorare prudentemente le mie
labbra con le sue,fredde e marmoree.
Il
contatto cominciò a far scorrere l’adrenalina nelle vene,mi strinsi ancora di
più a lui e lasciai che tutte le mie paure riguardo al mio amore non ricambiato
si dissolvessero con quel bacio impetuoso,che mi lasciò senza
fiato.
-Sei
stanca?- bisbigliò lui quando sciolse l’abbraccio.
Lo
abbandonai con una vaga sensazione di rammarico,e poi annuendo,mi diressi
inconsciamente verso il letto,dove mi allungai per un buon sonno. Chiusi gli
occhi e pochi minuti dopo sentii le sue braccia attirarmi a sé,e a quel
punto,accoccolandomi al suo petto,mi abbandonai al mio
torpore.
***
La
mattina seguente mi svegliai ancora piuttosto intorpidita ed il mio primo
pensiero fu quello di controllare che Edward fosse al mio fianco. Ma stranamente
non percepivo alcuna pressione sui fianchi,né il suo freddo respiro che mi
gonfiava i capelli uno ad uno.
Confusa,mi
voltai a guardare,ma al posto della sua perfetta figura,scorsi un semplice
bigliettino di carta che riportava scritte alcune frasi con una calligrafia a
dir poco perfetta. Cercando di reprimere la delusione,lo afferrai e lessi le
poche diciture:
“Bella,ho
ricevuto una chiamata importante,sono dovuto scappare.
Cercherò
di tornare il prima possibile,te nel frattempo resta in casa,e non fare
nulla.
Aspettami,poi
magari facciamo un giretto a Port Angeles.
Fai
attenzione,
Edward.”
Sospirai
rumorosamente,chiedendomi cosa di tanto importante lo avesse spinto ad andarsene
così all’improvviso.
Per
un momento il pensiero che i Cullen potessero averlo contattato mi attraversò
veloce la mente,ma scomparve all’istante. Erano lontani,insieme al branco ... ed
ancora una volta fui pervasa da un improvviso senso di
colpa.
Certo,desideravo
più di qualsiasi altra cosa restare lì con Edward,ma allo stesso tempo era come
se rivedessi i volti di Charlie,Billy,Jacob che mi imploravano di
raggiungerli.
No.
Non l’avrei fatto.
Mi
avevano praticamente considerata un semplice asso nella manica da utilizzare nel
momento opportuno. Se mai avessi dovuto prendere parte a quella battaglia,mi
sarei schierata dalla parte dei vampiri. Poco ma
sicuro.
Come
potevano ancora sperare che li appoggiassi? Dopo tutti i loro racconti a
proposito di quanto fossero orribili i succhiasangue
...
Chissà,forse
non ne avevano mai realmente incontrato uno.
Eppure
mi resi conto che l’unico che avevo visto era Edward,non ero mai stata
presentata ai membri della sua famiglia ...
Mi
chiesi per l’ennesima volta se fossero belli e perfetti come
lui.
Trascorsi
quasi tutta la mattinata e l’intero pomeriggio a girovagare per casa
Cullen,infiltrandomi di nascosto nelle camere dei così orrendi vampiri. Avevi
desiderato scovare qualche loro foto,ma in realtà le uniche immagini
incorniciate e sepolte in vecchi diari e quaderni,riguardavano strani
posti,spesso immersi nel verde,che non avevo mai
visitato.
Era
una dimora fin troppo normale,nulla di cui preoccuparsi in fondo
...
Per i
pasti mi arrangiai con il poco cibo presente nel frigorifero dei Cullen,che
immaginai conservassero solo in caso di emergenza ... magari una visita
inaspettata da parte di umani.
Ed
ero nel bel mezzo della cena,quando la porta della cucina si spalancò ed entrò
Edward,indosso una mantella piuttosto scura,i capelli scompigliati che
ricadevano a ciocche ribelli sulla fronte. La sua espressione mi fece intendere
che era in preda all’agitazione,e quando mi venne vicino non mi diede il tempo
di domandare cosa fosse accaduto,ma mi strinse in un abbraccio
soffocante.
-Edward
... – riuscii finalmente a sussurrare,guardandolo in
volto.
-Bella,mi
ero sbagliato.-
-Cosa?-
-Non
se ne sono andati.-
-Cosa
... cosa stai dicendo?- domandai,sbigottita e
perplessa.
Passandosi
una mano tra i capelli,riprese a parlare,- Bella ... ti stanno
cercando.-
-Stanno
... stanno ... cosa?-
Trasse
un profondo respiro,e cominciando a misurare la stanza a grandi passi,continuò a
spiegare:- Ci siamo illusi ... come speravamo di poter vivere una vita felice
... –
-Edward,che
stai dicendo?-
-Lo
sapevo. Come possono un licantropo ed un vampiro ... stare insieme?- disse,e
sapevo che se avrebbe potuto avrebbe pianto.
-Edward,Edward
... ora basta,dimmi cosa sta succedendo.- lo interruppi,alzandomi in piedi con
uno scatto repentino e facendo grattare la sedia contro il
pavimento.
-Bella,i
mesi passati con te sono stati i più belli della mia orribile vita. E a quanto
pare questo mondo è tanto crudele da desiderare che
finiscano.-
- ...
Cosa?- balbettai,mentre sentivo gli occhi gonfiarsi di
lacrime.
-
Vampiri ... licantropi .. non potranno mai condividere lo stesso territorio ...
la stessa vita. Siamo destinati a prendere strade
diverse.-
Scosse
impercettibilmente il capo,- .. Mi dispiace. Avevi ragione tu. Dobbiamo
combattere.-
-Edward!
Non dirlo nemmeno per scherzo!- gridai,e sentii salate lacrime cominciare a
rigarmi il volto.
-Bella
... Bella ... Vorrei anch’io che non fosse così. E pensare che solo ieri eravamo
così felici di poter tornare a Forks,avere questa casa tutta per noi ...
liberandoci per un momento del pensiero delle nostre famiglie. Tutto ciò mi
ricorda qualcosa .... –
- ...
Romeo e Giulietta.- intervenni,rendendomi conto della drammaticità della
situazione.
-In
ogni caso,non lascerò che tu muoia ... –
-Edward
.. noi possiamo cambiare il finale. Possiamo cambiare la storia. Possiamo
metterci nei panni di quei disgraziati e .... – ma le parole mi si soffocarono
in gola.
-Bella,non
possiamo fare nulla. Come Romeo e Giulietta ... nati sotto una cattiva
stella.-
-Noi
possiamo Edward! Noi dobbiamo!-
-No
Bella ... non possiamo. Non hai
capito che vampiri e licantropi non accetteranno ... questo?- e con un gesto
indicò prima me e poi lui.
-Cosa
vogliono da noi?! Perché non .. perché non proviamo Edward? Noi faremo in modo
che ... –
-Bella,ascoltami.-
mi interruppe,avanzando di qualche passo verso di me,- Noi dobbiamo seguire il
corso degli eventi. Dobbiamo lasciare che ci trasportino con sé. Continuare a ..
vivere in questo modo,che entrambi desideriamo,non servirà ad altro che a
peggiorare la situazione. Io .. Io mi batterò insieme alla mia famiglia,te con
la tua.-
-No.-
mi opposi,incrociando le braccia sul petto.
-Bella,ti
prego ... continuando in questo modo,sul serio,ci faremo solo del
male.-
-Ma
cosa dici?! Non ... non è vero!!- protestai,asciugandomi le lacrime con il dorso
della mano.
-Purtroppo
sì. I licantropi non vogliono avere niente a che fare con noi. E noi con loro.
Ah,- mi interruppe con un gesto della mano,- io non potrò mai odiarti Bella.
Come Montecchi e Capuleti ... Romeo non odierà mai la sua
Giulietta.-
-Ma
loro hanno infranto tutte le regole per stare insieme ... –
sussurrai,rammentando la tragedia,- Anche noi
possiamo.-
-A
quanto pare no. –
-Edward
... – singhiozzai,incapace di trattenere le lacrime.
-Bella
.. – sussurrò il mio nome con la stessa dolcezza che aveva sempre utilizzato da
quando ci eravamo conosciuti,- Io ti amerò per
sempre.-
A
quel punto mi fu impossibile non cedere sotto il mio stesso peso. Le mie
lacrime.
Caddi
in ginocchio,lo sguardo fisso sul pavimento,chiedendomi perché di tante persone
esistenti al mondo,proprio noi due avessimo dovuto ricordare la tanto conosciuta
tragedia shakespeariana.
-Credimi,Bella.-
continuò,inginocchiandosi davanti a me.
-Non
.. non .. sarà mai più lo stesso.-
-Lo
so. Lo so. Ma noi non possiamo fare nulla.-
-A
questo punto mi chiedo se non sia veramente meglio vestire ... vestire davvero i
panni di Giulietta.-
Intuendo
dove volevo andare a parare,si irrigidì e mi alzò il mento,trafiggendomi con
un’occhiata intensa.
-No.-
Non
risposi,ma mi limitai a distogliere lo sguardo.
Non
poteva essere vero.
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