Personaggi: Beleg Cùthalion, Turin Turambar (ah-ah e qui vi voglio)
Prompt: Pelliccia, freddo

Il pezzo in corsivo è tratto dal Silmarillion, ndr

Beleg dunque si dipartì da Menegroth e percorrendo in lungo e in largo il Beleriand invano cercò, superando molti perigli, di aver notizia di Turin.

E lo trovò, in mezzo ai fuorilegge, tuttavia infine si riconciliarono.

“Turin” si rivolse a lui Beleg, che aveva avuto tema di non poterlo trovare ovvero di trovarlo morto. “Turin, ti ho cercato ovunque, porto meco anche le preoccupazioni di Re Thingol. Cosa gli dirò?”

Turin fissò l’amico, in un certo qual modo contento di vederlo dopo sì tanto tempo. “Gli diari che sto bene. ma non è più adirato?”

“Non lo è mai stato” rispose Beleg, e si abbracciarono, come due vecchi amici che non si vedevano da tempo immemore.

Poi Turin notò che l’amico era ferito e pieno di lividi. Doveva essere stato maltrattato dai fuorilegge. “Sono rammaricato da quanto ti hanno fatto i fuorilegge. Hai forse freddo? Vuoi che ti presti una pelliccia?”

Ma Beleg rifiutò quelle cortesie. “No, ti ringrazio, Turin. È più urgente che tu torni nel Doriath. Abbiamo bisogno del tuo braccio in quelle lande”

Il figlio di Hurin, sentendo quelle parole sincere, non poté non provare un moto d’affetto per l’amico e per colui che l’ha cresciuto come un figlio.

Tuttavia… tuttavia lui era chiamato a ben altro, piuttosto che tornare nei ranghi.

No, il suo postò era lì, sull’Amon Rudh, non nel Dimbar.

Il ritrovo era durato così poco, e gli dispiacque. Ma se quello doveva essere il fato, che lo fosse.

D’altro canto, anche per Beleg le cose stavano in maniera similare, con la differenza che lui era un Elfo, e la prima cosa che fece fu chiedere a Thingol in persona di vegliare su Turin, vedendosi affidare Anglachel.