Sounds like a lovely tale

di Princess Kurenai
(/viewuser.php?uid=28590)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 2. Promises
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Emma Swan, Neal Cassidy
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: SAFE
Avvertimenti: Het
Prompt: 02 - Cuddling somewhere
Conteggio Parole: 455
Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge.
2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3
3. Il titolo è una frase di Hook.
4. Li shippo così come shippo la CaptainSwan e la HookFire quindi... X°D
5. Non betata =3=



Il più delle volte Neal ed Emma non avevano un comodo letto sul quale dormire, ed i sedili posteriori della macchina diventavano loro malgrado l'unico giaciglio disponibile.

Si coprivano con una vecchia coperta, e con la schiena appoggiata contro lo sportello, Neal accoglieva la sua ragazza tra le braccia, stringendola a sé ed affondando il volto tra i suoi lunghi capelli biondi.

Entrambi sapevano di aver dormito in posti ben peggiori di quello, e solo per quel motivo nessuno dei due si era mai lamentato - era pur sempre un tetto. Eppure Neal non poteva fare a meno di desiderare qualcosa di diverso. Non tanto per se stesso, ma per Emma.

Voleva darle una vita migliore. Una casa, una famiglia e magari anche un cane, ma nonostante tutto non riusciva a farle quella promessa.

Temeva di non essere in grado di mantenere la parola data e di rendere Emma infelice... ed era 'terrorizzato' all'idea di diventare una di quelle persone incapaci di mantenere le promesse - forse era colpa di suo padre anche se cercava ugualmente di non pensarci.

« Neal... va tutto bene?», domandò d'un tratto Emma, sollevandosi un poco per rivolgendogli una delle sue tipiche occhiate indagatrici.

« Certo», rispose prontamente lui, cercando di sembrare sicuro di sé, ma suo malgrado il sopracciglio inarcato della sua compagna gli fece capire di non essere stato convincente - Emma aveva la straordinaria capacità di capire sempre quando mentiva. Abbassò lo sguardo, stringendo le labbra e carezzando al tempo stesso il braccio dell'altra come per rassicurarla.

« Ti... ti va bene tutto questo?», domandò dopo un momento di esitazione, evitando gli occhi della sua compagna.

« Neal... ehi, guardami», Emma si mosse tra le sue braccia per poterlo guardare meglio, e lui non poté far altro che ubbidire, « Me ne sarei già andata se questo non mi piacesse».

« Non vuoi una casa? Ti va davvero bene stare... qui?», insistette Neal, allungando una mano per carezzarle il viso.

« Certo!», rispose sincera, piegando le labbra in un sorriso, « Sarebbe fantastico avere una casa, ma... mi va bene stare qui con te».

« Davvero?»

« Davvero», assentì Emma, e Neal sorridendo a sua volta si sporse verso la sua ragazza per baciarla e stringerla di nuovo a sé.

« Un giorno troveremo un posto dove stare», mormorò, appoggiando la fronte contro quella di Emma.

« È una promessa?», ribatté lei, baciandolo un'ultima volta prima di sistemarsi meglio contro in suo corpo.

« No... è un'idea, credo», rispose Neal con un piccolo sorriso.

Non voleva ancora chiamarla 'promessa', ma Emma era la cosa migliore che gli fosse mai capitata in tutti quegli anni e voleva darle il meglio. Per quel motivo sentiva di poter iniziare a considerare quella sua 'idea' come una 'promessa'... e doveva ammettere che non era poi così male.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2516276