Amori Feroci

di AlexEinfall
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Titolo: #2 Bum e la guerra
Coppia: Slash
Rating: Giallo
Note: In guerra la prima vittima è la verità , è una citazione da Eschilo, che un po' tutti in un po' tutte le epoche hanno usato.
Non si fa riferimento a nessuna guerra in particolare, la guerra è guerra oltre tempo e spazio.


Bum e la guerra



C'è odore di morte e decomposizione. Sembra un essere a parte, la morte, quando ti tocca così vicino alla pelle che la senti ritirarsi. Vorrei che la mia svanisse, perché tutto questo mi si attacca oddosso e temo che mi entri in circolo, infettandomi per sempre. Forse è già tardi. Non esiste vaccino contro la catastrofe.
   Stringo le palpebre per guardare oltre le foglie secche, nere come il cielo, poi mi volto verso i miei Compagni, che mi guardano ansiosi.
   «Dobbiamo aspettare.»
   «Ma come? E' sicuro o no?» sbotta Angus, con le sue grosse labbra rosse.
   I capelli superstiti sbucano sulla pelata come fili di malerba. Angus ha venticinque anni e nessuno gli da retta.
   «No» dico e basta. Parlare con lui mi sembra inutile. È qui solo perché è l'unico a saper guidare un camion.
   Guardo oltre la siepe lo spiazzo di cemento crepato al sole, dove un grosso tir sonnecchia gravido di coperte termiche, cibi in scatola e bottiglioni d'acqua potabile. Ho così fame che mi viene da vomitare. Dietro la mia spalla sento Bum respirare affannosamente. Vorrei dirgli che ha la pelle gialla e il fiato dolciastro, come latte andato a male. Lo guardo e lui mi sorride timidamente. Ha le ginocchia affondate nell'acquitrino. Le mie mi fanno male e penso che anche lui soffra. Non dovrebbe essere qui. Bum ha diciassette anni, è troppo giovane per rivendicare la vita. Non ce la farà mai, lo sappiamo tutti, eccetto lui.
   Io ne ho ventuno.
   Bum è come un cognolino di un mese, con la pancia piena di vermi. Mi fa male.
   Angus dice che non dovremmo sguazzare negli acquitrini. Per una volta ha ragione. I randagi portano malattie vecchie e feroci ovunque, perché nessuno li vaccina. Siamo in un mondo senza medicina, a parte le suture rozze e infette che Angus fa ai Compagni quando sono feriti.
   Credo che Bum sia infetto. Leptospirosi o chissà che altro. Tossisce forte e io e Angus ci scambiano uno sguardo.
    Sembra dispiaciuto. Sappiamo entrambi cosa fare.
   «Bimbo. Perché non vai di là, dietro il tir?»
   Bum sgrana i grandi occhi gialli.
   «Ma ha detto che non è sicuro!»
   Gli stringo una spalla e sento le ossa che, se premessi, si spezzerebbero, come ali di pollo. In questo mondo nessuno cucina più le ali di pollo. Mi mancano, come le cosce bianche il primo giorno d'estate e le zanzare che erano solo un fastidio.
   «Tranquillo, non ti vedranno, fa parte del piano.»
   Annuisce con fierezza e striscia tra gli arbusti fino allo spiazzo.
   
   Guardo la carcassa di Bum, trivellato da colpi grossi come sorci. Solo uno sguardo prima di salire sul tir. Angus pigia il pedale e un paio di soldati finiscono sotto le sue ruote.
   Bum voleva solo il mio amore. Io spero solo non abbia sofferto.
   Penso che se non fossi disidratato, piangerei. Invece sento gli occhi bruciare tremendamente.
   In un altro mondo, l'avrei amato. Non lo saprò mai.
   C'è la guerra, e in guerra la prima vittima è la verità.




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