WHO I AM?

di xxphilofobia
(/viewuser.php?uid=245000)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


CHAPTER 1
 
<< Elizabeth, sua madre mi ha mandato a cercarvi dodici minuti fa. Dov’eravate? >> disse Robert beccandomi nello stanzino degli attrezzi con l’iPod acceso.
<< Una ragazza non può avere dodici minuti per sé? >> dissi io con la mia solita strafottenza.
<< Una ragazza si, ma non voi principessa Elizabeth. >> disse Robert spegnendo il mio iPod e indicandomi l’uscita.
<< Oh è andiamo, cos’è che vuole la mia carissima madre? >> dico ironizzando molto l’aggettivo ‘carissima’.
<< Ha detto che ha un urgente bisogno di parlarvi, e c’è anche vostro padre con lei. >> disse lui facendomi capire che ero nei guai, come sempre d’altronde.
<< Perché non mi puniscono come dei qualunque genitori? Perché mi devo subire tutte quelle ramanzine? Andare dritti al sodo no? >> dissi seguendolo all’interno del palazzo reale.
<< Perché i suoi non sono genitori qualunque, i suoi genitori sono il re e la regina d’Inghilterra. >> disse lui facendo segno alle guardie di aprire la porta della Sala Centrale.
So che Robert vi sembrerà uno di quei soliti maggiordomi severi che fanno solo il loro lavoro, Robert è più o meno sulla sessantina ma mi è sempre stato vicino dalla mia nascita, esattamente 15/16 anni fa, ed sempre stato per me un consigliere.
<< In bocca al lupo, principessa. >> sussurra Robert lasciandomi da sola a percorrere la sala sotto lo sguardo severo, come sempre, dei miei genitori, Maryanne e Charles.
<< Elizabeth penso che tu abbia capito perché ti abbiamo chiamata. >> disse mia madre molto calma ma fulminandomi contemporaneamente con lo sguardo.
<< Non ne ho la più pallida idea, madre! >> dissi ridendo mentre mio padre accanto a mia madre si arrabbiò.
<< Lo sai benissimo Elizabeth e non mentire a tua madre! >> disse mio padre arrabbiato al massimo, come sempre.
<< Secondo me facciamo prima se me lo dite voi, poi non so.. >> dissi tenendomi abbastanza vaga.
<< Tutte le rose in giardino sono state tagliate e n’è rimasto solo lo stelo, non mentire ora dato che la giardiniera ti ha vista. Sai benissimo che tua madre ci tiene a quel giardino, perché lo hai fatto? >> disse mio padre alzandosi e facendo un passo in avanti.
<< Oh e io che pensavo cosa fosse successo! Ma ammettiamolo quelle rose erano orribili, le rose o sono rosse o bianche e quelle erano color rosa confetto. O R R I B I L I. >> dissi io sparando la prima cosa che mi era venuta in mente, in realtà quelle rose mi stavano sul cazzo!
<< Erano ibridi Elizabeth, ibridi! >> disse mia madre alzandosi anche lei per poi continuare. << Perché combini sempre guai? Che sfizio ci provi? Questo un giorno sarà il tuo regno e devi imparare ad essere più educata e rispettosa, ci riuscirai mai? E sai bene che non puoi camminare col palazzo con questi abiti da camera. >> disse con voce tremolante.
<< Dato che in questo momento non riesco a formulare una risposta intelligente da dare alle tue domande, cara madre e caro padre, col vostro permesso o senza mi ritiro dove voglio. >> dico salutandoli con un occhiolino e correndo, letteralmente, fuori da quella sala.
Chi dice di voler essere una principessa? Bene le cedo volentieri il mio posto, mi chiamo Elizabeth e ho quasi 16 anni, non ho i capelli biondi come tutte le principesse ma non sono nemmeno castani..una via di mezzo, e ho gli occhi marroni.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2522030