Effie's way, the right way

di Rigostorto
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Era un caldo lunedì di aprile, il sole era alto e non c’era nemmeno una nube nel cielo. Effie si era appena svegliata sul treno che la stava portando al distretto 12, quel distretto di volgari minatori pensò. Da ormai 12 anni era lei quella che veniva ad estrarre i nomi dei Tributi del distretto e ogni anno era la stessa storia, li estraeva e li portava a Capitol City, ove per un po’ avrebbero fatto una vita decente e poi sarebbero sarebbero morti, i più nel bagno di sangue, altri invece sopravvivevano, ma mai nessuno aveva vinto. Poi le venne in mente un detto latino, “Mors tua, vita mea” (la tua morte è la mia vita) e i suoi pensieri passarono al mogano. Mogano, questa era la sua ossessione, a casa sua (a Capitol City) tutto ciò che era di legno era di mogano, lei amava questo materiale alla follia, e non sapeva perché e questa sua piccola follia era l’unica cosa che le permetteva di finire una giornata senza uccidere qualcuno. Improvvisamente il treno si fermò, era arrivata in quel posto che sprizzava infelicità da ogni angolo, era il suo momento, era l’ora di eseguire il suo lavoro, estrarre i tributi.





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