Dal Trattato del Tradimento
Come punizione per la
rivolta, ogni Distretto offrirà in tributo un ragazzo e una
ragazza fra i 12 e i 18 anni in una pubblica "Mietitura".
Quei tributi saranno
tutti presi in consegna da Capitol City, quindi trasferiti in una
pubblica arena dove si sfideranno in un combattimento mortale
finchè rimarrà un unico vincitore.
D'ora in avanti e per
sempre questo spettacolo sarà conosciuto come:
Hunger Games
Il
palco era illuminato da luci colorate e accecanti.
Il pubblico esplodeva in urli di giubilio.
Il presidente Snow si aprì in un sorriso al gusto
di sangue.
-Felici Settantaseiesimi Hunger Games a tutti.- un lampo
negli occhi. -Possa la buona sorte essere sempre a vostro favore!-
**
Tic-tac. Tic-tac.
Tic-tac. Tic-...
-Kiara!!-
La giovane non si mosse al richiamo della sorella, continuando a
fissare le gocce che si infrangevano sul vetro della finestra.
La luce della abat-jour si rifletteva negli suoi occhi elettrici, e il
ticchettio dell'orologio si mischiava al rumore apatico della pioggia.
Sospirò, arricciandosi febbrilmente una ciocca di capelli
rossastri, agitata.
Una goccia di sudore le scivolò lungo il collo, facendola
rabbrividire, mentre Shiva, la sua sorellona, entrava veloce nella
stanza.
Si girò lentamente, la più piccola, mentre un
sorriso appena accennato e involontario si faceva strada sulle sue
labbra sottili.
La più grande accese la luce della stanza, che si
illuminò tutto d'un tratto di luce asettica e bianca
proveniente dal lampadario appeso al soffitto.
-Che fai ancora qui? Non ti prepari?- Shiva era più grande
di Kiara.
Aveva sedici anni, e lunghi capelli neri, belli e lisci, che ricadevano
con eleganza lungo le spalle e le conferivano un'aria aristocratica.
A confronto, Kiara avrebbe potuto essere una contadina, con quei
capelli rossicci e folti.
L'unica cosa davvero speciale della minore erano i suoi occhi,
splendenti come quelli del padre, blu elettrico come quelli della nonna.
-Su, non fare così. Hai già passato una
Mietitura, no? Non ha senso deprimersi così.- Le sorrise un
po', e Kiara si accorse che quello era un sorriso storto e falso, fatto
solamente per tirarla su di morale.
No, decisamente Shiva non era brava a mentire.
La rossa sospirò, senza però parlare.
Allora la maggiore le venne vicino, cingendole le spalle con le
braccia, affettuosa e dolce come era sempre il giorno della Mietitura,
come non era mai negli altri giorni.
Shiva diventava la più buona sorella del mondo solo in
quell'evento, e andava bene così a tutte e due.
-Vieni, Scintilla.- Esclamò scompigliandole i capelli e
avvicinandosi all'armadio della piccola, e Kiara sorrise.
Era un soprannome che la maggiore le aveva dato quando erano piccole;
ed era anche azzeccato, dato che una volta la rossa aveva quasi dato
fuoco alla casa per colpa di una scintilla uscita da un cavo elettrico
con cui stava armeggiando.
Shiva spalancò le ante dell'armadio, buttando sul letto, di
fianco alla rossa, numerosi vestiti di colori e stoffe svariate.
-Allora, che ti metti?-
Kiara si tirò in piedi, e guardò per qualche
secondo i vestiti, prima di scegliere il suo preferito, quello che
aveva indossato anche l'anno prima.
Era un abito con una gonna a sbuffo piena di balze che arrivava fino al
ginocchio; il corpetto era tempestato di ricami dorati che ricordavano
la simmetria del fulmine; le spalline erano sottili, fatte di pizzo.
Quando l'ebbe indossato, aggiunse un paio di scarpette bianche e una
collana di perle candide, con un ciondolo a forma di fulmine blu.
"Il fulmine dei tuoi occhi", le aveva detto la madre quando le aveva
donato quel gioiello.
Si guardò allo specchio, e si rese conto che quella
tredicenne riflessa nello specchio era completamente diversa dalla
bambina innocente di un solo anno prima.
Shiva le venne vicino, e le pettinò delicatamente i capelli,
silenziosamente.
Kiara continuò a guardare i loro riflessi nello specchio, e
si chiese cosa sarebbe accaduto se la maggiore fosse stata selezionata
per gli Hunger Games.
Avvertì una stretta alla bocca dello stomaco, e
cacciò indietro le lacrime.
No, doveva stare calma.
Non che Shiva stesse meglio, ovvio. La sedicenne aveva occhi lucidi di
lacrime, occhi luminosi e limpidi come diamanti, di quel grigio chiaro
e prezioso che brillava sotto un velo di disperazione.
Senza accorgersene, Kiara iniziò a parlare. -Non
preoccuparti. Devi essere forte. Non sceglieranno te. Te lo prometto.
Mi credi, Shiva? Non ti sceglieranno. Ci sarà di sicuro
qualche volontario. Ogni tanto c'è qualcuno che si propone.
Quest'anno sarà così. Te lo prometto. Non andrai
nell'Arena.- E chissà come, quelle parole calmarono anche se
stessa.
La mora sorrise appena, prendendo due nastri bianchi dalla tasca e
legando i capelli spumosi di Kiara in due code vaporose.
-Andiamo.- E fu solo un sussurro perso nel repentino gesto di spegnere
la luce, e abbandonare la stanza ancora illuminata dalla luce soffusa
dell'abat-jour, che entrambe si dimenticarono di spegnere.
Si avviarono sotto la pioggia nelle strade cupe del Distretto 3, verso
l'imminente Mietitura; solo una luce rimase e rimarrà
accesa, adesso e nei giorni che verranno.
La luce della speranza.
...Che gli Hunger Games abbiano
inizio.
Yeeehe!!
*.*
Ciao
mondo, che bello rivedervi!
Okay,
okay.
Parliamo
della fic.
Come
avrete capito è una fic a Oc ispirata ad Hunger Games.
Scusatemi, ma ho una fissa per quella trilogia, e adesso che ho
iniziato a vedere i film sono completamente impazzita.
Così
ho avuto un'illuminazione e... beh, adesso vi tormento.
Avrò
bisogno di 11 Oc. Uno per ogni Distretto, visto che la mia è
del 3. Uno solo perchè il ragazzo/a di Inazuma che
sceglierete sarà l'altro.
Vi
premetto una cosa, così non vi fate illusioni. Non ci
saranno scene amorose alla mo' di Katniss-e-Peeta, proprio no. Magari
un bacio e due, se proprio volete, ma nulla di troppo intenso.
Ne
sopravviverà uno solo, e conto di far morire tutti gli
Inazumiani.
Quindi,
preparatevi psicologicamente.
Come
avrete notato, sono i Settantaseiesimi Hunger Games. E Katniss e Peeta
hanno giocato i Settantaquattresimi e Settantacinquesimi.
Per
semplificare tutto, la rivolta del Distretto 13 non c'è mai
stata. Katniss e Peeta non sono mai esistiti (magari sì, ma
non hanno partecipato agli Hunger Games).
Beh...
Capitol City regna, detto in modo veloce.
Un'altra
cosa. Come sapete, non posso far vincere tutti i 12 Tributi. E non
voglio sembrare egocentrica facendo vincere la mia.
Così
affiderò tutto alla sorte: preparerò i
bigliettini e chi viene pescato muore.
Sappiatelo,
è tutta colpa della Sorte. *^*
Ah,
un'altra cosa. Ho bisogno di un piccolo aiutino. Ecco, io non sono
esperta a scrivere di Hunger Games. Quindi le persone che hanno letto i
libri mi diano dei consigli.
Almeno
mi dicano se Snow ed Effie e quella gente lì è IC
oppure no.
Sono
terrorizzata, ecco. >.<
Bene,
che dire, la scheda ve la manderò nella risposta alle
recensioni.
Direi
che ho finito.
Buoni
Hunger Games a tutti. <3
Lucchan
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