Apri gli occhi
Evans
Quella mattina
di primavera, quando, Lily si alzò e guadò
il calendario si sentì morire. 27 Marzo. 27 marzo 1978. Il
compleanno di
Potter. Quel giorno Potter avrebbe compiuto 18 anni.
La povera ragazza era disperata, non tanto
perché il leader
dei malandrini era, a quanto diceva lui, “perdutamente
innamorato di lei”. E non
tanto perché negli anni precedenti
cioè
per tutti i suoi anni a Hogwarts,
il
sopracitato ragazzo, non aveva fatto altro
che tormentarla chiedendole appuntamenti a destra e a manca. Ma perché Lily provava una strana sensazione quando lo vedeva. Sensazione che non sapeva, e non voleva, spiegarsi. Anche se, doveva ammetterlo,
ultimamente, Potter si era dimostrato più maturo e comprensivo. Da
quando era diventato
caposcuola era
migliorato. Non si
comportava più come lo stupido, idiota, borioso e arringante, che Lily aveva imparato a conoscere, e ad odiare, negli anni precedenti. Sorprendentemente James Potter studiava,
aiutava i bambini
del primo anno e faceva meno scherzi ai
Serpeverde. Insomma,
era migliorato e aveva anche smesso
di tormentarla. Era gentile e a Lily piaceva passare il tempoin sua compagnia.
Erano
diventati amici. Alcuni giorni prima, ad esempio era stata
particolarmente bene
con lui. E lui le aveva mostrato il vero James Potter e le aveva aperto gli occhi.
FLASHBACK
Era successo durante
la ronda dei Caposcuola.
Tre giorni
prima, la sera in cui Lily aveva capito che il James Potter che credeva di conoscere
era solo una
maschera. Lily aveva capito che, non lo rispecchiava per nulla. e lei non conosceva affatto James. Erano
nel
corridoio del terzo piano, avevano quasi finito la ronda, e si
apprestavano a
tornare alla torre. Quando d'improvviso lui le aveva messo una mano sulla spalla e
l’aveva
fermata. Non c’era nessuno vicino
a loro.
Il corridoio era
deserto. Lei si era
voltata e si era accorta per la prima volta di quanto fossero belli gli
occhi
di James. I suoi occhi erano grandi, spalancati, come se temessero che,
anche con
gli occhiali, non riuscisse a metterla a fuoco, ed erano color caramello, caramello caldo
che si specchiava
negli occhi verdi di lei, Per
la prima
volta. Non che non
si fossero mai
guardati prima, ma
quella, era la
prima volta che Lily, notava nello sguardo
di James un inaspettata dolcezza. In
quel momento non c’era scherno ne malizia nei
suoi occhi. In quel momento c’era un calore in quello sguardo nocciola, che
Lily non aveva mai visto. Lily capì che davanti a lei c’
era solo
James il vero James.
«Evans, posso chiederti una cosa?» disse con un tono di
voce gentile come quando le
chiedeva i
compiti. Era un tono pacato, dolce, calmo.
A Lily piaceva quando James usava quel tono, riusciva a
calmarla. Peccato
che, la sua voce negli anni precedenti
fosse sempre stata velata di boria
e sarcasmo. A Lily, piaceva il James che stava scoprendo. Era una persona
completamente diversa dalla persona che credeva di conoscere, era dolce e... matura.
Ultimamente le battute
di James durante le ronde
la facevano ridere. Se
qualcuno a Settembre, le avesse detto che lei,
Lilian Evans,
studiosa e seria si
sarebbe ritrovata a passare le serate delle ronde a ridere e scherzare
con
James Potter avrebbe detto alla tal persona di andare al reparto
mentale del
San Mungo. Invece, era successo,e lei ora, era li con lui, a volte, non ci credeva nemmeno lei.
Lily si era
voltata verso James e gli aveva detto,
inclinando la testa.
«Dipende.
Se mi chiedi di uscire la risposta la conosci»
Lui aveva riso. Lily
non l’aveva mai notato prima, ma James aveva una bella
risata, calda e
contagiosa.
«No,
no. Volevo
chiederti... perché mi odi?».
La domanda la
colpì come una scheggia di vetro. Lei non lo
odiava, non più almeno, se mai l'aveva odiato. Lily non era più tanto sicura di sapere, se il sentimento che negli anni precedenti provava per il ragazzo di fronte a lei fosse odio.
«Io
non ti odio Potter» dichiarò lei sorpresa.
«E
allora perché non fai altro che giudicarmi Lily?»
le
aveva chiesto lui in un soffio. Giudicarlo? Lilynon riusciva a capire. Era
confusa.
«Come?
Non..non riesco a capire, Potter» Lui aveva sospirato
e si era appoggiato al muro.
«Oh
Lily! Sei incredibile, davvero. Tu giudichi le persone e nemmeno
te ne rendi conto.»
Lei lo aveva
guardato e aveva balbettato «Cos..cosa?»
«Hai
capito benissimo Evans.
Tu giudichi le persone a prima vista, e non ti accorgi di
come sono
veramente. E quando, finalmente, ti rendi conto che
l’idea che ti eri fatta
di loro è sbagliata, ne
resti spiazzata, o
distrutta. È così
Evans, lo so. Nonostante tu abbia pensato che
io fossi un idiota arrogante,e lo ammetto a volte lo sono stato, ma
il più
delle volte ti ho lasciato vedere quello che volevi vedere. Così, come ha
fatto Piton. Tu sei ceca Lily.
Tu non vedi gli altri, vedi solo l’idea che hai degli altri. Ti lasci ingannare dalle
apparenze. È
questo il tuo difetto Evans. In questi mesi, ti sei accorta che sono cambiato, vero? In realtà,
sono sempre stato così, eri tu
che non mi vedevi.
Anche con Piton, hai fatto la stessa cosa.
Lui è sempre stato attratto dalle arti oscure, ma tu non
l’hai mai voluto vedere. Hai finto che andasse tutto bene, finché la verità non ti è stata brutalmente mostrata. Ti capisco, anch’io sono
testardo. Lo
so Evans, io ti
piaccio, per questo
non mi sono arreso. Solo
che tu, non lo volevi ammetterlo a te stessa
e per questo ti aggrappavi all'idea dello stupido, idiota,
arrogante, Potter
che ti assilla. Poi io ho voluto
dimostrarti di essere diverso. Ed eccoci
qui Evans, tu
ed io, con te che mi guardia bocca
aperta. Riflettici
Evans»
Fine Flashback
E lei ci aveva riflettuto.
Era rimasta
sorpresa e sconvolta
da James e dalle sue parole, perché era la
verità. Erano passati tre giorni, tre
giorni in cui lei
l’aveva evitato. Ma
quel giorno era il 27 Marzo e purtroppo era anche
il giorno delle sue ripetizioni di trasfigurazione, con Potter. Trasfigurazione era
l’unica cosa oltre al
Quiddich che Lily Evans non
sapeva fare
bene. Era una frana, cosi la McGranitt le aveva
affidato come aiuto Potter, il migliore
della classe in quella materia.
Lily
sospirò, mentre ripensava per l’ennesima volta alle parole di
James. Perché lui aveva
ragione, a lei
questa nuova versione di
lui, cioè il suo vero io, piaceva. Le piaceva Potter. Le
era sempre piaciuto Potter,
solo che non lo aveva mai capito fino a tre giorni prima, quando lui le
aveva
aperto gli occhi.
. Lily
s’infilò la divisa e andò in Sala
Grande sperando di
non incontrarlo. Ma ovviamente lui era li, al tavolo dei Grifondoro. Quando la vide, lui le
rivolse un sorriso, per
poi tornare ad ascoltare Black. Quel sorriso
le provocò una strana fitta allo stomaco.
Lei si sedette
vicino alle sue amiche, cercò di concentrarsi
sulle loro chiacchiere e di non guardare James.
C’era quasi riuscita, quando la mano di James si
posò sulla
sua spalla. Lily si
voltò, sussultando per quel tocco
inaspettato.
«Ci
vediamo in biblioteca, alle quattro Evans» le disse.
Lei lo
guardò come se le stesse parlando in un altra
lingua.
«Perché?»
chiese Lily completamente assorbita dal cercare di
non arrossire per la sua vicinanza
Non erano mai
stati così vicini.
«Le
ripetizioni Evans. Trasfigurazione? McGranitt? Ti è
famigliare?» disse
James con il suo tono
arrogante. Per la
prima volta Lily poté
cogliere il sottinteso di una battuta nelle sue parole.
«Oh
si, giusto! Certo, in biblioteca.» disse lei. James si
allontanò da lei.
«Buon Compleanno
James!»
Lily sentì
esclamare
a una ragazza seduta li vicino. Osservò James
fare un
gesto di
ringraziamento con la testa e
uscire. Lei si sentì improvvisamente stupida. Era il
compleanno di James, non
gli aveva nemmeno fatto gli auguri. Lei doveva,,
anzi voleva, fargli un regalo. Si, ma che cosa?
Le ore
trascorsero lente e per la prima volta, nella sua giovane vita, Lily non
seguì nemmeno una lezione.
Pensava a James e al suo regalo di compleanno.
Di solito,Lily avrebbe chiesto
a Remus
un consiglio,ma non quella volta, James non doveva sapere nulla. Alla
fine, si
ritrovò in
biblioteca, alle quattro, a mani
vuote. James arrivò poco dopo, portando con sé un
libro di trasfigurazione, si sedette
al loro
solito tavolo, a destra, vicino alla finestra, e
aprì il libro. Iniziò a
spiegarle il
trattato sulla trasfigurazione
umana che
la McGranitt aveva spiegato
in classe quel giorno.
Ma Lily non lo
ascoltava,
era concentrata su di lui e sulle sue parole
di tre giorni prima.
Ad un certo punto lo
interruppe:
«....inoltre
la trasfigurazione umana è... Evans che stai
facendo?!» Lily Infatti, si era alzata e aveva aggirato il
tavolo, per portarsi
al suo fianco, si stava tormentando una ciocca dei suoi bellissimi capelli rosso scuro. James
la
trovava bellissima e la amava da quando l’aveva vista sull'espresso di Hogwarrts, sei anni prima. Ma lei non
l’avrebbe mai amato, non ricambiava affatto i suoi sentimenti lo sapeva. Per questo si era scontentato di instaurare con lei, quell'ultimo anno, un bel rapporto d'amicizia.
«Ho
riflettuto James»
Lui la
guardò stupito. L’aveva davvero chiamato James?
L’aveva
chiamato davvero per nome? Merlino!
«Cosa?
» chiese non
capendo le parole della ragazza di fronte a lui.
«Ho
riflettuto sulle tue parole. Per quanto
mi dolga ammetterlo, hai ragione, su tutto. Tu
mi piaci James, mi piaci e sei una persona buona, dolce e mi hai aperto
gli
occhi. Mi hai dato la luce»
Poi lei si chinò e premette le
labbra su quelle di
James. Lily intrecciò le
dita ai suoi capelli e senti le mani di James sulla sua vita. . Sentiva
le sue
labbra premere contro quelle di James, le due bocche si schiusero e le
loro
lingue giocarono insieme. Quando si scostarono, ansimanti, Lily gli
sorrise e
gli disse: «Questo è il mio regalo di compleanno
Potter» Lui
sorrise, mentre lei si alzava e riprendeva
il suo posto di fronte a lui.
«Vieni
con me a Hogsmeade, la prossima settimana Evans?» Le
chiese James a bruciapelo.
Lei gli rivolse
un ghignò perfido, raccolse le sue cose,
inclinò la testa di lato e disse: «Hm Dipende
Potter»
James rise di cuore, si disse
che si, quello era
il più bel regalo di
compleanno che potesse desiderare: stare con Lily. Stare con la ragazza che amava,era tutto ciò
che aveva sempre
desiderato. James Potter aveva
avuto il
miglior compleanno della
sua vita, grazie
alla ragazza dai capelli rossi che aveva appena baciato
Hola Gente!
Ciao a tutti
oggi per festeggiare il caro
James ho deciso di scrivere un One Shot
su come potrebbe essere iniziato tutto. Spero
vi piaccia! Recensirte!
Baci
Marty Evans.
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