La presenza.

di drowninginfables
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Era una notte buia e senza luna. Le piccole stelle illuminavano in modo lugubre il casolare immerso nella vegetazione. C’era un vento freddo che soffiava da ovest e gelava le ossa. Ero alla porta principale e continuavo a bussare insistentemente. Nessuno rispondeva. Avevo le lacrime agli occhi per la paura, non ricordavo perché mi trovassi lì. Dopo molti tentativi andai sul retro e trovai una piccola entrata. Anche all’interno la temperatura era molto bassa. Riuscii ad accendere una candela e la utilizzai per farmi luce. Era tutto in disordine: fogli sparpagliati, mobili rivoltati, macchie scure sulle pareti. Un articolo di giornale attirò la mia attenzione.
“Ragazza trovata morta in casa. Cinque ferite da corpo contundente”.
Mi percorsero i brividi quando sentii dei rumori al piano superiore. Salii lentamente le scale, spaventata. La porta del corridoio si richiuse di scatto alle mie spalle. Mi voltai: il legno era solcato da profondi graffi, come se qualcosa avesse cercato di uscire. I rumori si fecero più vicini, il mio fiato più corto. Tutte le vie d’uscita erano bloccate. Mi avvicinai ad una finestra e ruppi il vetro. Feci per calarmi giù quando dei lunghi artigli mi afferrarono e mi trascinarono all’interno. La stanza però continuava ad essere vuota. Poi sentii una presenza alle mie spalle. Qualcosa mi inchiodò al muro con forza. Ebbi solo il tempo di vedere un paio d’occhi vuoti e un ghigno famelico che le lame mi trapassarono da parte a parte.
 
Mi svegliai di soprassalto. Era stato il peggior incubo della mia vita. Mi controllai il ventre per essere certa che fosse stata solo immaginazione. La mia pelle era solcata da graffi. 




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