Mio
- Grazie Pansy.. è bellissimo. -
Draco si costrinse a sorridere, mentre
ringraziava l'amica per il regalo: un costosissimo orologio da polso, in
argento, in grado di mostrare l'ora esatta in qualsiasi parte del mondo, solo
richiedendola con la voce.
Un regalo stupendo, certo.. come tutti quelli che aveva
ricevuto, del resto. Ma allora, perchè si sentiva così triste? Forse perchè
sapeva che quei regali, dal primo all'ultimo, erano impersonali
, comprati dagli elfi domestici degli amici,
che probabilmente non conoscevano nemmeno i suoi gusti.
Era il
giorno del suo compleanno, eppure avrebbe preferito non ricevere nulla:
almeno avrebbe avuto un serio motivo per lamentarsi, mentre quello era,
come diceva sempre suo padre, un capriccio infantile.
Il
giovane Serpeverde decise di trascorrere il resto della giornata in
solitudine: si coprì per bene, e uscì dal castello, dove il vento
freddo lo accolse. Draco si chiese dove poter andare, e decise di fare una
semplice passeggiata: a restare fermo, infatti, rischiava di prendersi un
bel raffreddore.
Camminando, il ragazzo non si accorse di una figura che lo seguiva
poco distante; quando poi Draco si appoggiò ad un albero nei pressi
del Lago Nero, la figura si fermò con lui.
Malfoy chiuse gli occhi, lasciando vagare la mente tra i ricordi: da
quando aveva memoria, tutti i suoi compleanni erano stati un susseguirsi di
regali stupendi e feste grandiose.. a cui lui si era sempre sentito un
estraneo. La verità, una verità che non si addiceva affatto ad un
Serpeverde come lui, era che avrebbe preferito di gran lunga qualcosa di più
semplice e.. intimo.
- M..
Malfoy? -
Una
vocina timida lo chiamò, e lui si volse nella sua direzione: protetta da un
pesante cappotto marrone, un berretto rosso, con sciarpa e guanti dello stesso
colore, Hermione Granger lo stava fissando.
Il
ragazzo alzò un sopracciglio alla vista di lei: - Mezzosangue, che ci fai qui?
-
Lei si
avvicinò un pò a lui, e Draco notò che aveva le guance particolarmente rosse:
una reazione al freddo?
- Io..
cercavo te. - disse, alzando lo sguardo su di lui.
Senza
parlare, gli mise tra le mani un piccolo pacchetto, avvolto con una carta
argentata; Draco la guardò, come per chiedere spiegazioni, ma lei scosse la
testa, invitandolo con un cenno della testa ad aprirlo.
Il
ragazzo scartò l'involucro, curioso, e aprì la scatola blu che la carta
avvolgeva; all'interno vi era una catenina sottile e argentata, che si
concludeva con un ciondolo a forma d'aquila, d'argento anch'essa, il
cui occhio era formato da un piccolo zaffiro.
Draco la
guardò, senza capire, e lei gli sorrise timidamente: - Io.. ti ho osservato
tanto e.. ho capito che vorresti scappare dalla tua vita, ed essere libero..
proprio come un'aquila.. e l'ho scelta col colore dei tuoi occhi perchè..
beh, perchè così, quando ti senti triste, puoi chiudere gli occhi e..
immaginare di volare via. - gli spiegò.
Il
Serpeverde fissò quel ciondolo senza parlare, incapace di pronunciare anche una
sola parola; alla fine, con grande fatica, alzò lo sguardo su di lei: - Perchè?
- le chiese, in un soffio.
Lei gli
sorrise dolcemente: - E' il tuo compleanno, no? - rispose, arricciando il
naso.
Draco
fissò Hermione negli occhi, guardandola come mai aveva fatto prima, e le sorrise: lei si alzò
in punta di piedi, e gli baciò dolcemente una guancia.
- Buon
Compleanno.. Draco. -
E dopo il compleanno di Hermione.. ecco quello di Draco!!
Allora?? Che ne pensate, vi piace?? Fatemi sapere, come sempre!!
^^
Alla prossima!!
Xevias
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