Primrose, tutto per te. di Bab1974 (/viewuser.php?uid=181083)
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Il male minore
Il male minore Ho vinto. Ci sono state morti, troppe e inutili, da entrambe le parti, ma la gioia di esserci riuscita non posso contenerla. Torno
al Distretto 13, acclamata da tutti e accolta da Coin a braccia aperte,
pronta a incontrare la mia sorellina... ma mi trovo davanti a una
bruttissima sorpresa. Prim,
l'unico essere al mondo per cui ho osato sfidare Capitol City, quasi
come una figlia, è in coma farmacologico dal giorno della vittoria,
secondo quello che dice la mamma. È sorridente e serena, come
se nulla fosse accaduto, anzi mi viene incontro
abbracciandomi e complimentandosi. Sono anni che non
sento un tale calore da parte sua. "Da quando sei partita per gli Hunger Game,
ho sempre temuto per la tua vita." dice. "Spero che ora sia finita." M'irrigidisco: prima devo sapere che cos'è accaduto. "Non sta male, ma vai
da Johanna, lei ti spiegherà tutto." mi suggerisce, poi torna al suo
lavoro di guaritrice, tenendo d'occhio anche Prim.
Johanna Mason? Che c'entra lei in tutto questo? E perché mia madre si comporta in quella maniera strana? M'informo
dove trovarla e appaio alla soglia della porta come uno spettro
vendicatore, ma lei non si smuove: non è tipo da spaventarsi, anche se
ha davanti
l'eroina del momento. "Voglio spiegazioni, ora." ordino secca, senza salutare. "Immaginavo
saresti corsa da me all'istante." dice con un sorriso sornione
"Comunque dovresti ringraziarmi, è solo grazie a me che Prim è sana e salva." -Sana? Ma se è in coma?- penso, senza però interromperla. "Ricordi i paracaduti?" chiede, attendendo conferma. Annuisco: come posso dimenticare quella strage, bambini di Capitol City e soldati spediti dal Distretto 13. "Prim doveva essere tra i soldati spediti dalla Coin." m'informa. La mia
reazione è devastante: all'improvviso tutta la
sicurezza vacilla e mi ritrovo appoggiata allo stipite, afferrandolo
per non cadere. Se Prim fosse stata lì in quel momento, sarebbe di certo morta. "E, ho scoperto per caso, è stata Coin a ordinare di lanciarli." rivelò. "Io non capisco... Perché? È solo una bambina." chiedo svuotata. "Davvero? La
Coin ti odia. Tu hai minato la sua autorità più di una volta,
obbligandola a promesse contrarie alla sua politica e
sottraendoti di continuo ai tuoi doveri. Se non fossi
stata la Ghiandaia Imitatrice, si sarebbe liberata di te e della tua
famiglia da un pezzo, senza rimpianti. Voleva che sapessi che
era lei che comandava e, appena ottenuto ciò che voleva da te, ferirti
in maniera inguaribile, senza ucciderti. Povera, piccola Prim." Per la prima volta da
quando la conosco, vedo lo sguardo di Johanna intenerirsi "Voleva
essere utile. Coin ha creato quest'attacco apposta per liberarsene. Era così contenta." "Come hai fatto?" le chiedo, stordita. "Le
ho dato una botta in testa."
dice ridendo, come se avesse commesso una marachella "Ho esagerato un pochino, ma dovevo
essere certa che non fosse in grado di partire. Coin era fuori di sé, quando lo è venuto a sapere." Mi sento distrutta, ma sollevata. "Grazie." dico semplicemente, prima di allontanarmi dalla stanza, con pensieri poco lusinghieri verso la presidentessa Coin. |
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