Atelophobia.

di Lithius
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Era un sabato pomeriggio. Posso giurarci, era un sabato pomeriggio, quando iniziò tutto. Non un sabato pomeriggio fatto di amici, sole, risate e giri in motorino; era un sabato pomeriggio come quelli che costellano la vita di quegli adolescenti ai quali apparentemente non manca nulla, quelli di buona famiglia, con un bell’aspetto, bei voti a scuola e decisamente tanti amici con cui poter passare potenzialmente anche tutti i pomeriggi, ma ai quali manca qualcosa, e questo qualcosa è la voglia di avere tutto questo.

Louis Tomlinson è uno di questi ragazzi. Non è di grande statura, anzi è piuttosto bassino, capelli color miele e un sorriso dolcissimo, il tutto culminante in due occhi azzurri da far invidia al mondo, oceano e cielo in un solo sguardo. La sua è una famiglia piuttosto numerosa ma non gli è mai mancato nulla, materialmente. Frequenta l’ultimo anno di liceo a Doncaster, la sua città natale, ed è il capitano della squadra di calcio della scuola.

Harry Styles non è uno di questi ragazzi. E’ alto, con un bel fisico, ricci scuri ad incorniciare due grandi occhi verdi, labbra carnose e la risata di un bambino, completa di adorabili fossette gemelle. Non ha una famiglia numerosa, anzi, ha solo una sorella e neanche a lui è mai mancato nulla. Frequenta il penultimo anno di liceo nella sua nuova città, Doncaster. Perché non è uno di questi ragazzi? Perché Harry Styles ha anche la voglia di vivere i suoi pomeriggi e tanti amici.


-ANGOLO AUTRICE
Che strano chiamarmi autrice :o 
Anywaay, questo è solo il prologo, ovviamente, gli altri capitoli saranno decisamente più lunghi, spero.
E boh, a presto (?)




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