A Deal is a Deal - capitolo unico
Titolo: A Deal is a
Deal
Pacchetto scelto:
Peter Hale
Prompt utilizzato:
Compromesso
Personaggi: Peter
Hale, Lydia Martin, Talia Hale
Rating: Verde
Genere:
Sentimentale, Introspettivo
Avvertimenti:
- Missing
Moment
- Spoiler 3B
Lunghezza/tipologia:
One-shot. (1250 parole)
Note
dell'autrice:
- La fic
è ambientata nel passato, nei pressi della storia con la
madre di Malia, con accenni su come potrebbe essere andata (aka, gli
Hale scelgono sempre
la donna sbagliata), e nel presente, durante la 3x22, quando Lydia e
Scott vanno nella testa di Nogitsune!Stiles.
- Accenni
(un po' più di accenni, la situazione mi è
sfuggita di mano ad un certo punto) a Lydia/Peter (one-sided).
- Ho
lasciato “True Alpha” in inglese, è una
cosa voluta. Sinceramente, Alpha Originale o Alpha Vero suonano
tremendamente male.
- 3° classificata al Teen Wolf Contest indetto da BlackIceCrystal e eos_92.
- Fanfic
partecipante al "I miei gusti, le vostre storie - Flash Contest" indetto da Fefy_07.
A
Deal is a Deal
Una
coyote. Una bella e affascinante coyote, anche. Peter sentì
il brivido del proibito pervaderlo.
Lei
sorrideva con quello sguardo malizioso e furbo che gli piaceva e, in un
certo qual modo, gli ricordava se stesso. I coyote non giocavano
secondo le regole, forse quella sarebbe stata una razza che
più gli si confaceva rispetto a quella di lupo mannaro.
Le
rubò un bacio, poi lei lo gettò a terra,
salendogli sopra. Risa e passione, non chiedeva di meglio.
Se
solo Talia l'avesse saputo, pensò per un momento, le
sarebbero diventati bianchi tutti i capelli che aveva sulla testa.
Sarebbe stato un buon motivo per non lasciare più andare la
coyote.
Un patto era
un patto.
Peter era
assolutamente favorevole al detto: "non
fare niente per niente". Quella frase descriveva alla
perfezione la sua vita e aveva sempre funzionato per ottenere
ciò che voleva. Quasi
sempre.
Era stato
davvero fortunato che Lydia avesse di nuovo bisogno di lui.
Aveva reso
le cose più facili. Lydia aveva bisogno di aiuto e Peter era
stato più che felice di acconsentire a fare ciò
che gli chiedeva, in cambio del nome della persona che lo aveva reso
padre.
Aveva un
figlio, ancora faticava a crederci. Il pensiero lo aveva sopraffatto al
punto di distrarlo dai suoi piani di rivalsa verso Scott. Essere Alpha,
essere l'Alpha
contava ancora per lui, ma per il momento aveva accantonato la
questione per qualcosa di più importante, di cui voleva
disperatamente saperne di più.
«I
lupi non si mischiano ai coyote, dovresti saperlo!»
esclamò sua sorella Talia, furiosa e con le pupille color
rosso sangue.
Peter
mosse un passo all'indietro. Lo sapeva, ma aveva voluto lo stesso
infrangere le regole e non immaginava che Talia se la sarebbe presa
tanto. Non era esatto, in effetti aveva solo voluto ignorarlo.
«Mi
dispiace» disse, senza troppa convinzione.
«Dovrei
cacciarti dal branco, lasciarti ad un'esistenza da Omega.»
Peter
boccheggiò. Tutto, ma non quello.
«Mi
dispiace»
ripeté.
«Non
ti manderò via, ma non dovrai vederla mai più.
Promettilo!»
Non
era innamorato, non era nulla che non potesse fare. Era un buon
compromesso. «Te lo prometto.»
Ora, doveva
solo aspettare.
Peter aveva
adempiuto alla sua parte di patto e dato il suo contributo alla causa
per salvare Stiles.
Aveva visto
come tutti fossero così interessati a fare il possibile per
salvare il ragazzo pallido e intelligente, compreso suo nipote. Non
l'aveva mai visto così eroico prima, doveva essersi davvero
affezionato a Stiles.
Avvolse le
braccia al petto e si concentrò su Lydia. Peter aveva
insegnato a Scott come riuscire a collegarsi alla mente di Stiles e,
contemporaneamente, permettere a Lydia di fare lo stesso. Era un
procedimento pericoloso, temeva andasse a finire male. Sebbene Scott
fosse il True Alpha,
Peter era ancora poco convinto di aver scelto il ragazzo giusto da
trasformare, soprattutto se ripensava a com'era andata a finire per
lui, tempo addietro, per averci avuto a che fare. Per la cronaca, ci
aveva lasciato... il
pelo.
Inarcò
le sopracciglia quando del sangue macchiò la pelle di Lydia,
all'altezza del naso. Qualcosa non stava andando per il verso giusto.
Si mosse
verso di lei, quasi senza accorgersene, come se fosse in trance, con
l'unico intento di raggiungerla e farla tornare in sé. Si
inginocchiò davanti a lei e le ricordò quanto lei
fosse forte; le prese il viso tra le mani e cominciò ad
urlare il suo nome.
Doveva
rivelargli il nome del figlio che aveva avuto, si disse Peter, per
questo doveva assolutamente risvegliarsi. Non le avrebbe permesso di
sprofondare nella testa di Stiles, rimanendo imprigionata per sempre.
Voleva che Lydia aprisse i suoi grandi occhi e lo guardasse con quel
misto di interesse e timore.
Avevano
stipulato un patto e lei doveva ancora rispettarlo, per questo stava
urlando con tutto il fiato che aveva in gola.
Ignorò
la voce che gli diceva che avrebbe potuto trovare il nome che cercava
in un altro modo, se avesse voluto, che Lydia non era così
necessaria come voleva credere. Era un pensiero stupido, non si stava
preoccupando per lei, non avevano un legame o qualcosa di simile, non
ad un livello amoroso.
Peter non si
faceva illusioni su di sé. Voleva il meglio per se stesso, l'aveva
sempre voluto. Era lui la persona più importante della sua
vita, ma il legame magico con la Lydia, la donna che gli aveva permesso
di tornare in vita, aveva complicato le cose.
Non che
improvvisamente provasse qualcosa per Lydia, certo che no,
voleva solo che lei rispettasse il patto, tutto qui.
Quando si
arrivava ad un compromesso, era importante non venirne meno, questo
Peter lo aveva imparato sulla propria pelle.
Se
n'era andata, abbandonando Malia. Se Peter avesse detto che gli
dispiaceva che lei si fosse allontanata, avrebbe mentito. Era stato un
bel intermezzo, ma il suo cuore non era certo spezzato.
Aver
abbandonato loro figlia, però - con degli umani,
oltretutto - era un'altra cosa.
Aveva
promesso che sarebbe stato lontano dai coyote, ma non aveva parlato di
figli avuti dagli stessi. Alla fine, Peter non era mai stato famoso per
essere sempre sincero.
Lydia
aprì gli occhi e lui sospirò tra sé e
sé per il sollievo.
Odiava
quella sua debolezza, quel cedere ad un sentimento praticamente
sconosciuto. Doveva darsi un contegno, prima di diventare un essere
schiavo dei sentimenti, al pari di Scott.
Il potere
dell'amore umano poteva essere forte, qualcosa d'impareggiabile, ma lui
non voleva averci nulla a che fare.
Prese da
parte Lydia, chiedendole il nome a cui tanto agognava. Il loro era solo
un patto ed era ora di tenerne fede e liberare le rispettive parti.
Un accordo
era un accordo.
Lydia si
avvicinò al suo orecchio e sussurrò: «Malia.»
Una figlia.
Malia. Un nome così simile a quello di sua sorella, che
Peter si chiese se avesse avuto qualcosa a che fare con quella scelta.
I ricordi
che aveva di quella situazione erano vaghi e frammentati. Se si
sforzava, rammentava sua sorella, il momento in cui gli aveva portato
via i ricordi, dicendo che lo faceva per il branco, o anche il contorno
sfuocato di una figura femminile. La madre di Malia, magari.
Il Nogitsune
si risvegliò, attirando la loro attenzione. Letteralmente,
sputò un altro se stesso dalla bocca, un essere avvolto da
bende e mostruoso. Peter si mise davanti a Lydia, per proteggerla.
Aveva avuto il suo nome, il patto era andato, eppure non
poté fare a meno di pararsi davanti a lei, tenendola lontana
da un possibile attacco.
Successe
tutto molto in fretta.
Insieme a
Scott, si gettò addosso al nuovo arrivato, per trattenerlo
mentre si dimenava. Si distrasse per non più di un minuto,
ma fu abbastanza. Scott scostò le bende dalla faccia del
mostro, che si rivelò essere Stiles. Quando si
voltò di nuovo, Lydia era sparita, rapita dal Nogitsune.
Non era
affar suo, non gli importava, si ripeté, mentre osservava la
porta d'ingresso spalancata, stringendo su se stessa la mano che gli
tremava.
Un patto era
un patto, fino
a quando non lo era più.
Peter
venne gettato a terra e il ginocchio di sua sorella premette contro la
sua schiena. «Non avresti dovuto farlo, ti avevo dato una
scelta.»
Tentò
di dibattersi, sebbene sapesse che non avrebbe mai potuto contrastare
la forza di Talia. Lei, che era praticamente invincibile, come avrebbe
voluto essere anche lui. «Non farlo.»
«Scusa,
fratello.» Sospirò. «Se solo avessi
rispettato il patto.» Per un momento, sentì nella
sua voce dispiacere e rimpianto, poi aggiunse: «Devo pensare
anche al branco.» Con queste parole, premette la sua zanna
affilata contro il suo collo e Peter sprofondò nel buio.
Spazio Autrice:
Non avevo mai scritto su Peter, prima d'ora, non con il suo
PDV e spero che sia uscita una one-shot carina. Ho visto il contest, mi
è piaciuto e ho voluto provarci. A luglio-agosto
saprò com'è andata, per ora la lascio al vostro
giudizio.
Personalmente, mi è piaciuto scrivere su Peter e ho davvero
fangirlato per quella scena con Lydia, quindi l'accenno su questa ship
è stato alla fine ancora più evidente di quanto
avevo previsto all'inizio.
Pubblicità occulta: QUI ("There is need of the Winchesters" - Una
long Sterek,
crossover con Supernatural di sedici capitoli.
Ilaria
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