Rumiko venne
trascinata dalla bimba dietro una capanna dove le mostrò
fiera un animale a due
teste simile ad un drago,
“Si chiama
Ah-Un...”
le raccontò
di tutto ciò che
aveva passato a fianco del demone Sesshomaru, degli scherzi a Jaken,
delle
litigate che ci aveva fatto, insomma, tutto.
La ragazza sorrideva e
commentava
di tanto in tanto, ma nulla di più,
“sai,”
la interruppe
“mi ricordi
molto mia
cugina, dovrebbe avere la tua età, solo che lei ha i capelli
rossi e gli occhi
verdi, per il resto siete identiche.”
sorrise con un velo di
nostalgia negli
occhi color del ghiaccio e Rin le sorrise e
l’abbracciò cogliendola di
sorpresa.
Passarono il
pomeriggio chiacchierando e prendendo in giro Jaken,
Rumi inventò un nuovo gioco,
“Prendi-Jaken” e il piccolo demone, al contrario
di Rin, non ne fu affatto felice.
Nel frattempo
Sesshomaru aveva raggiunto il gruppo di Inuyasha, ma rimaneva fermo tra
gli
alberi, indeciso su cosa fare.
“Tu...qui...
Cosa vuoi?”
ringhiò
Inuyasha
sentendo nell’aria l’odore del fratello, a quel
punto Sesshomaru decise di
improvvisare.
Scese
dall’albero calmo come suo solito e si diresse verso il
gruppetto che ora era pronto ad attaccare, li ignorò andando
verso Kagome, le
si fermò davanti,
“Voglio
parlare con te.”
affermò
gelido
“poi sarai
libera di
riferire tutto ai tuoi compagni, se lo vuoi.”
concluse sotto lo
sguardo
arrabbiato di Inuyasha.
Lei sorrise e si
voltò verso il compagno,
“Tranquillo,
non credo voglia farmi del male, altrimenti mi avrebbe già
ferita,”
poi si
voltò verso il demone
“va
bene.”
lui si
voltò e si allontanò di alcuni metri
intenzionato a farsi seguire, poi si fermò,
“Da adesso,
per non so quanto
tempo, ci sarà un’altra umana come te qui nel
Sengoku, viaggerà con me, non le
farò del male e non l’ho rapita, voglio che se si
trovasse in difficoltà e io
non potessi aiutarla, la proteggeste voi.”
rimase in silenzio
guardando il
vuoto, dando le spalle a Kagome,
“come si
chiama?”
“Rumiko...
dillo anche ai
tuoi compagni e a quel mezzo demone di Inuyasha.”
“dimmi
almeno com’è, di
fisico...”
lui si
voltò e la guardò,
“è
come te, ma ha i capelli ricci e gli
occhi colore del ghiaccio, ah, ed è meno
irritante.”
sogghignò e
chinò il capo in
segno di saluto,
“se le
farete del male dovrete vedervela con me.”
concluse
gelido per poi dissolversi nella foresta lasciando Kagome a bocca
aperta, da
sola.
Quando si riprese
tornò da Inuyasha e spiegò tutto al resto del
gruppo,
riferendo le parole esatte del demone e lasciando tutti a bocca aperta.
Quando la sera
raggiunse il villaggio trovò Rumiko che cullava Rin tra le
braccia e la bimba
che la abbracciava addormentata, si avvicinò lentamente alle
due e le osservò,
gli occhi di Rumi erano cupi, tristi, eppure dolci, mentre sorrideva
stringendo
a sé la bimba che dormiva beata, quando lo sentì
si voltò e lo guardò posando
Rin sul futon di canne di bambù e coprendola con la coperta,
poi si alzò e si
diresse fuori seguita dal demone.
Una volta fuori si
sedette a guardare le
stelle e lui accanto a lei sorridente,
“hai parlato
con tuo fratello?”
chiese
lei, non udì risposta,
“ho parlato
con la sua compagna, lei è come te per certi
aspetti.”
sentenziò
Sesshomaru assorto nei suoi pensieri, mentre si distendeva
sull’erba dopo essersi tolto l’armatura e la
pelliccia
(Ndme nella mia FF la
coda di Sesshy è una pelliccia per comodità. ^^)
lei lo
guardò e nei suoi
occhi balenò un po’ di gelosia
nell’udire quelle parole,
‘Lei
è come te per
certi aspetti...’
‘quali
aspetti? Perché?’
voleva fargli tante
domande, ma
lui la guardò e la spostò sotto di sé
prima che lei potesse aprire bocca,
arrossì violentemente a causa della posizione, lui le
bloccava le gambe e le
braccia, era a pochi centimetri dal suo volto e le sorrideva dolce,
“ma allo
stesso tempo, lei è insignificante per me...”
sussurrò
dolce all’orecchio di
lei, Rumiko spalancò gli occhi e guardò il cielo.
In un attimo lui
posò le
labbra sulle sue, candide, calde, dolci, il bacio durò a
lungo, finchè non si
separarono ansimanti, lui appoggiò la guancia sinistra a
quella sinistra di lei
e rimase immobile, con il volto immerso tra i capelli ricci e morbidi,
ad
annusarne il profumo delicato e forte al tempo stesso, lei
d’altra parte era
immobile sotto di lui e guardava le stelle respirando a pieni polmoni
l’odore
di lui, i capelli argentei le accarezzavano il volto,
quando lei si mosse
Sesshomaru incrociò le gambe e sedette davanti a lei
guardandola, lei gli si
accoccolò tra le braccia come una bimba piccola e
iniziò a guardare gli occhi
ambrati del demone che ora erano passati a scrutare il cielo,
“Sai,
lassù c’è
mio padre, tra le stelle, lui mi guarda sempre...”
gli mormorò
piano sedendosi
in modo da avere il volto alla stessa altezza di quello di lui, la
guardò curioso,
poi alzò gli occhi al cielo,
“magari mio
padre e il tuo sono assieme ora, e ci
stanno guardando...”
a quel punto lei si
alzò,
“Ciao
papà!!”
gridò a
pieni
polmoni rivolta verso il cielo, lui corse a tapparle la bocca,
“ma che
diavolo
vuoi fare? Svegliare il villaggio?”
(O.O’)
“da qui non
ci sente nessuno...”
bofonchiò
da dietro le dita del demone che la lasciò abbracciandola da
dietro,
appoggiò il mento sulla spalla di lei e sospirò,
“Cosa
c’è?”
“Niente...”
Rumiko
sbuffò un po’ irritata,
“Rumi, ho
detto al gruppo di mio fratello che ti deve
proteggere se io dovessi, beh ecco, insomma, se io non ne fossi in
grado.”
la
ragazza si irrigidì e lui la strinse ancora di
più a sé soffocando il volto tra
la spalla e il collo di lei,
“Scusami...”
dopodiché
rimasero entrambi in
silenzio,
per tutta la notte.
°°°[note della marcia funebre in sottofondo]emerge dalla bara gridando: "ho aggiornato!!" e tutti la lasciano lì e vanno a leggere il 15° capitolo...°°°immagino sia questa la mia fine, non tanto lontana, chiedo perdono, non ho giustificazioni, spero solo che questo capitolo vi piaccia. P.S. Ho ripreso il mio punto di vista sennò non mi riusciva a scrivere bene...^^ kiss kiss...°°°
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