FOLSID 1
Fragments of Light Scattered in
Darkness
Capitolo 1:
5 Mesi Dopo: la Fiducia
della Dolce Camelia
Una
ragazza dai capelli biondi stava scrivendo qualcosa su una lavagna, di
fronte a tante testoline che la guardavano con occhi ammirati.
-Hei Soul! vieni! è l'ora della dimostrazione pratica!-
Gridò, per farsi sentire.
Niente
da fare, l'aveva sgamato anche sta volta. Si era nascosto dietro la
porta, ma era impossibile sfuggire al potere di percezione della
Prof.ssa Maka Albarn.
Entrò ciondolante nella classe, dove un -
oooh- di meraviglia lo accolse. Dopotutto, lui era Soul Eater, falce
della Meister che aveva sconfitto il Kishin. Lanciò uno
sguardo
supplichevole alla ragazza, che però stringeva convulsamente
un
librone di minimo cinquemila pagine con un'espressione a dir poco
assassina.
L'arma lasciò perdere e sempre con quel suo tipico sorrisino
alzò lo sguardo verso la sua Meister, guardandola storto.
-Tsk. D’accordo.
Ma questo è molto poco figo.- disse il ragazzo, ormai
rassegnato. Sospirando tese la mano a Maka, che la prese soddisfatta.
Voleva fare il duro, Soul, ma alla fine soddisfava sempre ogni suo
capriccio. Sotto gli occhi sbrilluccicanti di tutti quei bambini,
l'albino si
trasformò in una lunga e affilata falce.
-Bene bambini, ora fate come noi. Chi la possiede, usi la propria arma.
Per chi ancora non ne possiede una, si alleni da solo. Oggi impareremo
e basi per la tecnica delle “anime in risonanza”.
State a
vedere.-
Ormai la risonanza era una cosa che gli veniva naturale come respirare.
Le mani unite trasmisero una scossa elettrica che risalì il
braccio fino a congiungere le loro anime.
Un 'oooh'
meravigliato salì in coro dai bambini.
-Cavolo Maka,
certo che ti viene molto bene la parte della
maestrina- disse la falce, sorridendo sotto i
baffi.
-Ah-ah, davvero molto divertente, Soul-
Percepì la sua arma fare il suo ormai classico sorrisetto
sghembo, prima di tirare una corda che pendeva a poca distanza da lei.
Si sentì un meccanismo cigolare sotto il pavimento, mentre
la
ragazza perfettamente composta iniziò a mettersi in
posizione.
E' incredibile.
vero Soul? E
pensare che sono passati cinque mesi... Solo conque mesi, da quando
abbiamo battuto il Kishin...
Vero, Maka. Questa normalità non fa proprio per i tipi cool
come me...
Ahah, ma sentiti, parli come Black*Star
Tsè,
ma sentiti, parli come una senzatette...
Soul! Brutto...
La
Meister non riuscì a terminare la sua lista di improperi.
Improvvisamente,
dei bersagli iniziarono a spuntare ovunque: dal pavimento, dal
soffitto, dalle pareti, tutti diretti verso la sua esile figura, che
non si scompose minimamente. Aumentò la stretta sulla falce
e
iniziò a farla roteare con maestria. La lama nera
e rossa
si ingrandì a dismisura, diventando splendente. Una scarica
di
energia pura attraversò le due anime fuse alla perfezione.
–MAJINGARI!- disse,
e con un solo fendente, spazzò via tutti quei bersagli.
Alzò lo sguardo, senza trattenere un’espressione
soddisfatta alla vista dello stupore dei suoi alunni.
-Bene ragazzi, ora pro... –
Maka si interruppe: un brivido le scosse tutta
la schiena.
Sgranò gli occhi e si concentrò di
più,
coinvolgendo anche Soul. Aveva avvertito
l’onda di un’anima. Un’anima particolare.
Molto
particolare.
No, ti prego, non di
nuovo, non ora che abbiamo un po' di pace!
- Ehi Soul, l’-l’hai sentita anche tu?? Santi kami,
è... è un’anima spaventosamente
potente!!-
Ma chi
potrebbe mai contenere un’anima così potente in un
solo
corpo?! Pensò la Meister, visibilmente
sconvolta.
-Soul! Dobbiamo avvertire subito
Shinigami-Sama!-
L’arma annuì, e ritrasformata in
forma umana, corse subito fuori. La ragazza disse ai suoi alunni che la
lezione era finita, e che i compiti erano scritti alla lavagna. Poi si
precipitò dietro la sua arma.
- Soul! Vado io da Shinigami -Sama, tu vai ad avvertire Black*Star e
gli altri!-
- Umpf, d’accordo, ci vediamo la…-
Vide la sua Meister arricciare il naso a
quella risposta
secca, ma non ci fece troppo caso. Facendo attenzione a non investire
nessuno nella sua folle corsa, il ragazzo si precipitò nella
palestra, dove sapeva avrebbe trovato quel pazzo di Black*Star.
Ciò
che aveva visto, grazie alla percezione dell’anima di Maka,
era davvero inquietante. Perso nei suoi pensieri, nemmeno si accorse di
essere arrivato davanti alla porta della palestra della scuola.
Sperando che ci fosse anche Kid, la spalancò senza tanti
complimenti, irrompendo nella sala, incurante di avere ancora un
braccio trasformato in falce.
***
Un
ragazzo dai capelli azzurri se ne stava in piedi al centro della sala,
completamente immobile. Sembrava quasi che non respirasse.
Di
fronte, invece se ne stava con una posizione molto più
tranquilla e rilassata, un ragazzo dai capelli neri, con delle curiose
strisce
bianche solo su metà della testa. Era evidente, si stavano
fronteggiando.
-Tsubaki,
Modalità Lama Incantata, subito!- Disse,
con una voce profonda, che quasi non ti aspetteresti.
Percepì la sua arma annuire e concentrarsi, fino a cambiar
forma. Da una piccola lama, veloce e maneggevole, si era trasformata in
una lunga katana completamente nera. Senza nemmeno dare il tempo
all'arma di trasformarsi completamente, si scagliò contro il
suo
nemico urlando. Sarebbe sicuramente andato a segno, se prima di partire
non avesse sbraitato dicendo:
-Kid,
maledetto! Io ti batterò! Io sono, Black*Star e
supererò anche gli dei!! YAHHOOO!!-
Infatti,
per il suo avversario non fu poi tanto difficile schivare
quegli attacchi, seppur velocissimi e precisi. Per un po’ si
limitò ad indietreggiare. Poi, quando Black*Star pensava di
averlo messo con le spalle al muro, Kid ribaltò subito la
situazione,
sparando vari e potenti colpi con le sue due pistole. Andarono a segno
con una precisione chirurgica, spedendo l'altro a terra.
-Black*Star,
stai bene??-
Disse
Tsubaki, sciogliendo la trasformazione. Cercò di
sorreggere il suo Meister, guardandolo con occhi apprensivi e un
po’ contrariati.
-Ma
certo che sto bene, Tsubaki, con chi credi
di parlare?! Diamine, io sono Black*Star, colui che supererà
anche dio! Secondo te una carezza del genere può mettermi
KO?
Andiamo, ho combattuto anche il Kishin! Allora,
ricominciamo?-
Disse,
con uno sguardo deciso. La sua arma lo guardò con
uno sguardo rassegnato, ma che mutò subito con uno
d’incoraggiamento. Annuì, fiduciosa.
Kid,
dalla sua postazione, osservava attentamente la
scenetta che gli si presentava davanti. Era sempre la stessa, da
quando, solo cinque mesi prima, avevano affrontato e sconfitto il
Kishin. Black*Star si era convinto di non essere stato abbastanza
forte, ed era da cinque mesi a questa parte che si allenava
ininterrottamente, tutti i santi giorni. Inconsciamente, sorrise.
Quel
ragazzo ha una volontà incrollabile,quasi quanto
l’infinita pazienza che ha la povera Tsubaki nei suoi
confronti.
Ancora non riesco a capire come fa a sopportarlo. E'
così… asimmetrico!!
Oh Kid, ma ancora non
l'hai capito? Disse
una Litz stupita.
Perchè, cosa
dovrei capire?
Il giovane shinigami
percepì Litz darsi una sonora manata
sulla fronte, sospirando sconsolata. Fece le spallucce, e
tornò
a guardare i due ragazzi che aveva davanti.
Ogni
volta che li vedeva insieme, combattere per i propri amici, per i loro
ideali o per la libertà, Kid si sentiva orgoglioso dei suoi
compagni. Si, anche se erano terribilmente asimmetrici.
-Litz,
Patty, ora basta, riposiamoci un po’.- disse Kid,
avvicinandosi a Black*Star. D'un tratto, vide il ragazzo
irrigidirsi e deglutire.
-Kid,
la senti ache tu? Questa presenza...- Disse il ragazzo,
sconvolto.
-Hei, Black*Star,
cosa ti succede? Ti ho colpito trop- non finì nemmeno la
frase,
ora conscio anche lui di cosa stava succedendo.
Un'aura si stava
avvicinando lentamente alla scuola.
Oddio. Che
sia... No, non
è l'aura di follia emanata da un Kishin. Eppure, ha un
che di oscuro... ma non sembra malvagio...
Ma ciò che lo sconvolse di più, furono le parole
dell'amico:
- Io la conosco. Ha qualcosa di familiare, ma non riesco a ricordare
chi sia...-
Kid
avrebbe pensato chce lo stesse prendendo in giro se non fosse stato
serio,
terribilmente serio. In quel preciso momento, la porta si
spalancò, e i due ragazzi scattarono in piedi pronti a
respingere
un'attacco. Quando videro Soul sulla soglia,
sudato ed ansimante per la corsa, abbassarono le armi, ma non Black*Star che teneva ancora
alzata la sua Kusarigama stringendola convulsamente.
-Hei Soul, si
può sapere che diamine succede?-
- Non lo so, Kid. -
disse ansimando per la corsa. -Maka ha avvertito
un'anima spaventosamente potente avvicinarsi. L'ha fatta vedere anche a
me, poi mi ha detto di correre ad avvertirvi. Dobiamo andare alla Death
Room, subito!-
- D'accordo, andiamo.
E speriamo bene-
Disse, prima di
avviarsi
velocemente verso la stanza di Shinigami-Sama. Fu raggiunto in un
batter d'occhio da Kid, mentre Black*Star rimase indietro, con
un'espressione stranamente pensosa.
-Hei
Kid, ma si può sapere cosa succede a Black*Star? Ha una
faccia per niente cool.-
- Non lo so Soul. Ha
percepito quell'anima prima di me. Sostiene di riconoscerla, ma non
ricorda dove l'abbia conosciuta.-
L'albino si
girò verso
l'amico, preoccupato. Il ragazzo stringeva con forza il manico della
Kusarigama, cercando di trarre forza dala vicinanza della sua arma.
Non
è possibile. sono sicuro di aver conosciuto quest'anima. ma
dove? perchè non riesco a ricordare? Aaah, basta, non ci
devo
pensare. Il grande Me non ha pauradi niente. Se è un altro
nemico, beh, se la dovrà vedere con il sottoscritto.
Tsubaki, ci
stai?
SI!
E ALLORA ANDIAMO! YAHOOO!!
Con nuova sicurezza,
aumentò l'andatura, superando velocemente i suoi amici
- NON MI
FREGA
ASSOLUTAMENTE DI QUANTO E' FORTE, QUANDO ARRIVERA',
COMBATTERÀ
CON IL SOTTOSCRITTO, E CAPIRA' CON CHI HA A CHE FARE!! IO SONO
BLACK*STAR, E SUPERERO' ANCHE GLI DEI!! AMMIRATEMI, YAHHOOOOOO!!-
E partì a
razzo, con una
Tsubaki tornata umana che continuava a chiedere scusa a tutti coloro
che la furia del suo Meister investiva senza pietà. Si
voltò verso Kid, poi verso Soul.
Chi
sarà
il possessore di questa anima? E perchè Black*Star sostiene
di
conoscerla? Sarà amica o nemica?
Sospirò.
Poi sorrise, guardando la shiena del suo Meister che correva avanti a
lei, deciso e implacabile.
La
sento, Black*Star. La tua determinazione, il tuo coraggio... li
sento... Le trasferisci anche a me, facendomi sperare. Camminiamo
insieme, Black*Star. Verso questa nuova avventura. Io ti
seguirò.
Sempre.
Angoletto dell'autrice!
Halleluja, ecco finalmente il nuovo capitolo, revisionato e corretto!
ho già gli altri pronti, quindi finalmente potrò
aggiornare con una regolarità perlomeno umana!
Spero che vi piaccia, mi raccomando lasciatemi un commentino :D
-Kamelye
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