Closeness in a closet
La fuga per quanto possa essere poco dignitosa a volte è
necessaria, e un buon pirata sa quali battaglie affrontare e quali
evitare e darsela a gambe, l'importante è farlo senza perdere la
faccia e sopratutto eliminando i possibili testimoni.
***
Coconut Island era una minuscola isoletta estiva completamente adibita
a meta vacanziera di alta classe in cui era possibile rilassarsi senza
dover temere possibili scocciatori. Infatti era prevista la massima
privacy per gli ospiti e con la giusta quantità di soldi non si
faceva caso a qualcuno che come biglietto da visita esibiva una taglia.
Un posto perfetto per concludere affari di un certo tipo. Eppure
qualcosa gli diceva che quel posto non era tranquillo
come sembrava, poi aveva incontrato Doflamingo e già
quello era foriero di spiacevoli eventi.
Lui almeno aveva la scusa degli affari, il fenicottero invece era
lì per dare fastidio a lui, ci avrebbe scommesso l'unica mano
che gli restava.
Ufficialmente Doflamingo era lì in vacanza, solo che il concetto
di vacanza per Doflamingo era: trovare un bel resort e comprarlo,
guadagnarci e spadroneggiare.
Fenicottero megalomane.
Tuttavia per tener fede alla sua patetica bugia si era messo un paio di
infradito, dei bermuda larghi e una terribile camicia hawaiana
naturalmente aperta.
Sulla camicia niente da obiettare, era orrenda ma non faceva il suo
lavoro alla perfezione, invece i pantaloni...Oggettivamente parlando,
il fenicottero aveva un bel culo ed essendone subdolamente consapevole
prediligeva pantaloni stretti e appariscenti quindi perché
diavolo aveva quei cosi addosso?
E il soggetto della sua analisi, forse notando il suo sguardo di disapprovazione, gli rispose infilando le mani nelle tasche:
-Ma sono per il mare Croco-chan!-
-Cretino-
Erano già sul punto di saltarsi addosso, ancora non era chiaro
se per uccidersi o fare altro quando avevano sentito le grida, sapevano
entrambi di cosa si trattava, evidentemente quel posto non era
così sicuro come sembrava.
Ma per la prima e unica volta nella storia lui e Doflamingo si erano
ritrovati concordi su qualcosa, non era il caso di fare una strage
lì in mezzo, per quanto sarebbe stato estremamente
soddisfacente, meglio optare per la fuga, decorosa e con stile
naturalmente. Senza dirsi niente si erano separati con le solite
battute su minacce di morte e amenità simili. Si sarebbero
rivisti dopo, magari in un posto più intimo, magari in una delle
loro camere.
Prima dovevano seminare i loro inseguitori.
Aveva appena imboccato uno dei corridoi laterali alla piscina coperta
dell'albergo quando Crocodile si sentì tirare per un braccio per
poi ritrovarsi al buio in uno spazio angusto abbracciato a Doflamingo.
Erano praticamente uno contro l'altro, Doflamingo l'aveva semplicemente
tirato dentro e lui gli era finito addosso, e lo spazio di manovra
lì dentro era praticamente nullo, dovevano restare così.
Mentre Crocodile imprecava sulla stupidità dei fenicotteri e
sulla loro palese mancanza di cervello, sentì delle voci acute
ed eccitate passare proprio lì davanti, era meglio restare
lì dentro.
-Oh Crocodile non ti lamentare, se ne andranno presto- Disse lo
scellerato che lo aveva trascinato lì dentro che non contento
con nonchalance fece scivolare una mano sul suo sedere.
-Sta fermo idiota!- sbottò cercando di dare una gomitata al
dannato fenicottero- Tsk qui non posso nemmeno fumare- Ammise con
stizza ma non fece niente per spostare la mano dell'altro.
-Mfufufu piuttosto attento con quell'uncino~-
Se la rideva il fenicottero bastardo e in quello spazio esiguo
percepiva le vibrazioni del suo torace scosso dalle risate, del suo
corpo caldo.
Quello sgabuzzino era decisamente troppo piccolo, ciò
naturalmente non è strano perché gli sgabuzzini sono
fatti apposta, ma visto che uno sgabuzzino non è il massimo
dello spazio se due uomini grandi e grossi pretendono di starci comodi
prevedibilmente ci saranno delle conseguenze imbarazzanti, sopratutto
se i suddetti uomini hanno una relazione clandestina e uno è un
pervertito con il beneplacito dell'altro.
Dopo un po' il brusio fuori cessò del tutto.
-Se ne saranno andate?- Chiese Crocodile cercando di capire se potevano
uscire da quel maledetto sgabuzzino e magari mettere in pratica
qualcuno dei pensieri che quella situazione gli aveva suggerito.
-Mh- Ma l'altro ormai aveva trovato qualcosa di decisamente piacevole con cui intrattenersi lì dentro.
-Do-doflamingo...-
-Sì, Croco-chan?- Il tono non era per niente innocente o casto.
Nel frattempo il Don aveva cominciato sfiorare con il viso il collo di Crocodile
deliziosamente vicino e invitante.
-Mh...quello non è il tuo ginocchio che...Ah!-
Quella pelle così profumata e a disposizione come non darle nemmeno un assaggino?
-Scopriamolo Croco-chan-
-Mhpfhh-
Oh beh magari quelle idee si potevano mettere in pratica anche lì dentro.
***
Fuggire da un branco di ragazzine
urlanti e finire in uno sgabuzzino apparentemente non è
per niente dignitoso ma un pirata quando decide di optare per la fuga
trova sempre il modo di guadagnarci. Specialmente quando è in
buona compagnia.
note: ambientata in un momento imprecisato, in cui Crocodile
ancora fa parte della flotta dei sette. Poco da dire a parte che
l'ispirazione è nata leggendo una doujinshi in cui Doflamingo
aveva dei pantaloni larghi (che gli stavano da dio, perchè a
Doflamingo tutto sta una favola, perchè lui è un gran figo),
poi chissà come sono arrivata a concepira la faccenda dello
sgabuzzino e delle fan girl. Non è betata, quindi per quanto
l'abbia riletta e controllata se trovate scritte fesserie abbiate
pazienza e magari segnalatemele. Il villaggio di Coconut island
è davvero un resort e si trova in Thailandia e poi esiste anche
l'isola di Coconut e appartiene alle Hawaii. Sì, era necessario darvi queste inutili informazioni.
Forse a breve scriverò anche la scena lemon dello sgabuzzino.
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