A Shadow Hanging Over

di cup of tea
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A SHADOW HANGING OVER

Epilogo

 



 
Natale, 1849

Era già il secondo anno da quando la biblioteca di Hummel Place era stata aperta.

In quella giornata speciale, quella dell’inaugurazione, l’anno prima, Blaine aveva mostrato finalmente a Kurt il suo lungo e preciso lavoro di rilegatore di volumi e catalogazione che aveva compiuto da quando era stato assunto. Kurt era stato molto contento di lui e del risultato, e la soddisfazione negli occhi della persona che amava più di sé stesso era la più grande gratificazione.

Ora, che era Natale, era giunto il momento di sfruttare tutto quel lavoro e aprirla al pubblico di orfani della città, come avrebbe voluto Lady Hummel se fosse stata ancora viva.

Blaine e Kurt erano seduti sul divano, e si tenevano per mano. Il camino scoppiettava allegro, mentre Rachel versava il tè e Santana guardava il paesaggio innevato fuori dalla finestra. Mercedes stava portando in tavola i suoi famosissimi muffin e le sue sorelle, ospiti ancora una volta nella tenuta, si davano al ricamo. Blaine si sentiva il cuore caldo, e si ricordò di quando – in occasione della “vacanza” che l’allora signor Hummel lo aveva costretto a concedersi – aveva avuto una visione simile a quella che gli si stava palesando ora. Strinse un po’ di più la mano del suo compagno e gli sorrise.

All’improvviso, Brittany esclamò “I bambini! Eccoli, arrivano!” E allora si alzarono tutti, eccitati. Rachel aprì la porta ai bimbi del villaggio. Erano adorabili, tutti in ordine, in fila, mentre cantavano la loro carola di Natale. Quando poi entrarono prudenti e timorosi, Blaine non resistette dal trasmettere loro tutto il suo entusiasmo. “Facciamo a chi arriva primo?” Esclamò. Allora i visi dei bambini si trasformarono in grandi sorrisi e le loro piccole urla felici invasero l’ambiente quando corsero su per le scale. Una volta arrivati alla biblioteca, distribuirono i volumi che i bimbi richiedevano, e la gioia nei loro occhi illuminò i visi di tutti. Il signor Hummel, però, era quello che sorrideva di più: il suo sogno si era realizzato.

E anche quello di Blaine di vivere per sempre felice e contento con lui e tutte quelle persone meravigliose.
 
 

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L’ultima tavola di cup of tea

arrivati alla fine, non posso che ringraziarvi tutti. Forse questa è la fic in cui ho messo più impegno e senza il vostro appoggio probabilmente l’avrei abbandonata molto tempo fa. E, invece, eccoci all’epilogo, sei mesi dopo averla iniziata. Grazie, mille volte grazie. Spero che vi sia piaciuta e che, al di là della trama, vi abbia fatto magari incuriosire sul romanzo da cui è liberamente tratta, o che vi abbia stuzzicato in quei momenti in cui Blaine mostrava la sua passione per la letteratura inglese. Nelle sue parole c’era un po’ di me, che adoro quel mondo.

Alla prossima, tazzine. Vi adoro, siete uniche <3

Cup of tea

 
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