Dono di un artista

di Nahash
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Note: Salve a tutti questa poesia partecipa al contest ideado dal gruppo di Facebook: La créme della créme di EFP. Il contest è: genio e sregolatezza.
Non mi dilungo su quello che c'è all'interno della poesia, sennò vi tolgo tutto il gusto di indovinare. Posso solo dirvi che ho cercato di narrare una storia romatica e drammatica insieme, racchiusa in delle strofe.
Spero che la poesia possa piacervi =)
 


Si agitava, come la punta impetuosa
del tornado,
quel pennino inzaccherato d'inchiostro.
Scriveva, ma anzi, disegnava,
anima persa.
 
Un pegno e una promessa,
versava su quella pagina sommersa.
D'un colore cupo si macchiava.
Segno e devozione,
voleva mostrare,
a chi con tanto amore,
lo aveva saputo amare.
 
Sognami.
Diceva quella bocca vermiglia.
Sovrastato da un sogno eterno,
e mancante di un gioiello,
lo scrittore che tanto amava,
nulla poteva offrire,
di prezioso a un incanto,
che tanto guardava,
con disinganno.
 
Quell'ansia d'insoddisfazione,
lo attorniava.
Questa saliva mesta,
lungo quella gola tanto
dispersa.
Fu allora, che, lo scrittore,
tanto citato,
decise di prendere la lama,
unica cosa preziosa.
 
La dolce bocca vermiglia,
aprendo quell'impeccabile lettera.
Lesse.
Il contenuto inesistente brillava,
di una luce scarlatta, col nome,
dello scrittore insanguinato.
 
 
La decisione, per l'artista
drastica concezione.
Prese la sua anima,
gemma sua preziosa.
L'avvolse in quella carta e
povero di quattrini, donò,
L'unica cosa a lui caro.

 
 

 




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