Una strada solitaria. Il vento spazza via la poca polvere
innalzandosi alto nel cielo azzurro limpido.
Un ragazzo cammina,
solo, nella stradina solitaria.
Solo.
Intorno a lui non c'è
anima viva, la terra è arida. E' arida come il cuore del ragazzo...
Chi è lui?
Non lo sà. Sa soltanto che è solo in quella stradina
polverosa e che il suo cuore è privo di risposte.
E' solo al mondo.
Il ragazzo continua a camminare sotto il Sole cocente. I
suoi capelli scintillano emanando riflessi rossi.
Il ragazzo cammina senza sapere bene dove è diretto...
Non ha ricordi, solo una grande tristezza.
Perchè è solo?
E’ solo.
Lo è sempre stato.
Deve continuare a camminare all’ infinito sotto quel Sole
cocente. Perchè?
Non sà darsi una risposta. Sa solo che ha un buco nel petto
ed una grande solitudine.
Perchè non può ricordarsi nulla? Qual’ è il suo nome? Un
nome...
Ne ha avuti tanti, ma nessuno è il suo...
Sta ricordando qualcosa? Forse no...
In fin dei conti a cosa serve ricordare? Crea solo dolore.
Un ragazzino appare proprio verso l’orizzonte. Il ragazzino
cammina verso di lui. Si avvicina. E’ sempre più vicino.
Ora riesce a vederlo bene: ha i capelli rossi, come i suoi,
tuttavia li ha sciolti... mentre i suoi sono legati.
Il ragazzino continua ad avanzare. Ha gli occhi verdi,
proprio come i suoi...
-
A che serve vivere?- chiede lo sconosciuto.
Ma è davvero uno sconosciuto?
-
A che serve se siamo sempre soli?- prosegue.
-
Io...- il ragazzo cerca di rispondere ma si interrompe
–Non lo sò. – conclude. E’ davvero la verità. Non lo sà.
Il ragazzino inizia a piangere. Strano, ma improvvisamente
viene anche a lui una gran voglia di farlo...
Guarda intanto l’altro: ha tra le mani qualcosa, sembra un
martello ma è rotto...
Non commenta.
Si sente solo sopraffarre da una grande stanchezza. Vorrebbe
soltanto chiudere gli occhi e riposarsi... riposare...
Sente una musica dolce... è stanco meglio dormire...
I suoi occhi si chiudono sempre di più... meglio non pensare
a nulla... a nulla...
-
Lavi...-
-
Lavi!!-
Due voci rompono il silenzio...
Lo stanno chiamando...
Chi sono? Li conosce?
Sembrano voci familiari...
-
Lavi, svegliati!- la voce di un ragazzo
-
Non puoi morire!- una ragazza che piange.
Piange...
...Per lui?
Apre gli occhi. Si trova ancora nella strada polverosa, con
l’altro.
Ma il ragazzino ha uno sguardo assente, perso nel vuoto...
-
Svegliati!- dice Lavi scuotendolo – noi non siamo
soli!-
Improvvisamente vede chiari di frinte ai suoi occhi i volti
delle molte persone che gli vogliono bene...Lenalee...Allen...
...Kanda. Loro e tante altre.
-
Forza, riprenditi! Sei me, dannazione! Noi non siamo
soli!- prosegue Lavi guardando negli occhi l’altro – Non serve a nulla
lasciarsi andare e morire! Molte persone contano su di noi e dobbiamo vivere
anche per noi stessi! E’ la nostra esistenza quella che conta di più per poter
proteggere le persone che ci vogliono bene!-
Il ragazzino torna in sè, gli occhi ora non sono più vuoti
ma verdi e riflettono quelli dell’altro.
Lavi abbraccia l’altro sè stesso.
-
Non siamo soli...- dice l’altro piangendo tra i
singhiozzi.
-
Forza, torniamo indietro!- dice Lavi mettendo un
braccio sulla spalla dell’ altro – c’è gente che ci aspetta...-
--------------------------------------
Lavi aprì gli occhi.
Si trovava in una stanza di ospedale.
Sentì un peso sulle gambe, alzò la testa per vedere chi
fosse...
Una ragazza dormiva appoggiata sul bordo del letto. Aveva
lunghi capelli neri sciolti e il volto era rigato da una lacrima. Era Lenalee.
Improvvisamente apparve un ragazzo dai capelli argentei.
-
Ti sei svegliato!- disse Allen – Lenalee non è riuscita
a dormire tutta la notte. Pensavamo stessi per morire... –
Il ragazzo rimase un attimo in silenzio.
-
Per fortuna ora stai meglio- concluse accennando un
sorriso.
-
Tu... anche tu non hai dormito- osservò Lavi. Allen
aveva due occhiaie nere ed il volto pallido.
-
Macchè, certo che ho dormito. Non ti preoccupare... –
disse Allen sorridendo ancora.
-
Lenalee! Forza, svegliati! Lavi stà bene!- proseguì poi
Allen scuotendo leggermente e con delicatezza la spalla della ragazza.
-
Co—cosa?- disse questa aprendo lentsmente gli occhi e
alzando la testa.
-
Oh, Lavi!! Ci hai fatto preoccupare tantissimo!- disse
poi quasi strillando – Come hai osato farti colpire a quel modo e farti quasi
ammazzare?! Pensa che Allen non ha dormito affatto ieri notte! Anch’ io poi,
ero davvero preoccupata!-
Allen girò la testa arrossendo
per l’mibarazzo, mentre Lenalee, anche lei rossa per il troppo parlare, fece
per dare un pugno in faccia a Lavi...
-
Oh, non di nuovo- pensò questi chiudendo gli occhi.
Niente. Li riaprì.
La mano di Lenalee era a due
passi dal suo viso, stretta a pugno ma ferma.
Lenalee scoppiò a piangere.
-
Mi hai fatto davvero stare in pensiero...- disse
sorridendo tra le lacrime.
-
Ehi, gente!- urlò Allen allontanandosi – Lavi stà
bene!-
Improvvisamente nella stanza si
precipitò un mucchio di persone, tra cui Bookman, Kanda ed il fratello di
Lenalee.
-
Ehi, come va? – chiese Komui sorridendo, con in mano un
trapano.
-
Tutto apposto- rispose anche lui sorridendo –cosa vuoi
fare con quello?- chiese poi allarmato indicando il trapano.
-
Oh, niente, pensavo di usarlo per te, ma visto che stai
bene penso ci aggiusterò Allen. Ha una brutta bruciatura sul braccio...-
rispose con un sorriso tra il sadico e lo stupido.
Allen cercò di allontanarsi senza
molto successo...
-
Sei sveglio. – disse Kanda gelido avvicinandosi.
Sembrava arrabbiato.
-
Ciao, Yuu! Certo! Ehi panda, come mai quì? – chiese poi
rivolto a Bookman.
L’anziano signore alzò le mani
picchiando Lavi sulla testa, mentre il ragazzo si proteggeva con le braccia...
-
Vacci piano- disse ridendo- Panda, smettila! Diglielo
anche tu, Yuu... – continuò prendendo il ragazzo per un braccio.
Questi lo fulminò con lo sguardo
e disse scansandosi: - Non chiamarmi per nome!-
Intanto Lenalee sorrideva
guardando la scenetta.
-
Forza, su! Non fare il bambino, panda!! E tu Allen,
vieni quì anche tu ad aiutarmi...-
-
No, no... pensateci voi!- rispose Allen ridendo e
cercando di allontanarsi... – Già mi brucia il braccio per il trattamento di
Komui... –
Intorno a loro tutti gli altri
erano scoppiati a ridere. Ora anche Lavi rideva.
-
E’ bello non
essere soli...
...è bello avere degli amici – pensò
Nota a fine storia:
Bene,
salve a tutti! Questa è la seconda
fanfiction che pubblico quì e spero vi piaccia.
Lavi mi piace molto come personaggio. E’ uno dei miei preferiti insieme con
Allen. Questa storia è ispirata al punto del manga dove Lavi viene catturato
nell’ illusione di Road e si trova a tu per tu con l’altro sè stesso...
Trovo sia carino il tema del doppio ed anche quello della perdita della
memoria, quindi ho unito i due argomenti...
Come
dice lo stesso Lavi, egli non ha un nome ma ne ha avuti tanti... 49 per
l’esattezza! E nessuno dei suoi nomi sembra essere quello vero, visto che ogni
volta che cambia abitazione cambia anche nome... con l’incontro con Lenalee,
Kanda ed infine Allen questa situazione cambia: Lavi diventa il nome del
protagonista di questa storia e personaggio di D.Gray man. Ho voluto
sottolineare questa cosa ed il fatto che Lavi ha messo al primo posto il suo
cuore ed i suoi amici, tralasciando il fatto di essere soltanto un semplice
Bookman junior, capendo che non può sempre estraniarsi dagli eventi che lo
circondano e limitarsi a riportare i fatti storici come un semplice storico...
Inoltre
ho voluto situare la storia nel futuro, quando Lenalee avrà di nuovo i capelli
lunghi. Sia chiaro, non ho messo spunti sottointesi per una storia romantica
tra Lenalee e Lavi (nonostante lei pianga al suo capezzale). Francamente non sò
se sono per la coppia Allen/Lenalee o Lavi/Lenalee anche se forse tendo per la
prima...
Vabbè,
mi sà che ho scritto un commento troppo lungo per una storia che è un semplice one-shot
e che forse non vi sarà neppure piaciuta molto... Però se avete letto fin quà
ci sarà stato un motivo,no?!
J
Spero commentiate in tanti, vanno bene anche critiche J
Salutoni!