En el futuro
Un caldissimo e quanto mai umidiccio
Luglio si era
impossessato della città di Karakura, riducendo allo stremo
delle forze
lavoratori e casalinghe, costretti ad adempiere i loro doveri con
l’aiuto dei
condizionatori. Chi non aveva la fortuna di possederlo si arrangiava in
altre
maniere, ma le parole d’ordine erano: sconfiggere il caldo.
Anche un ex-Arrancar come Grimmjow
pativa la calura estiva,
e cercava di contrastarla a modo suo: yukata leggero lasciato aperto
sul petto
e il vecchio ventaglio ovale in mano, compagno di molte estati e fedele
amico
delle sue quanto mai accaldate membra.
Ma il vecchio utensile non riusciva a
contrastare da solo
una simile minaccia, e così la sua azione benefica era stata
ampliata da un
ventilatore nuovo di zecca, l’ultimo acquisto di casa, che
ronzava soddisfatto,
diffondendo una leggera frescura in tutto il soggiorno.
Il ragazzo dai capelli azzurri, con
una lentezza degna di un
bradipo, distolse lo sguardo dal giardinetto di casa sua per volgerlo
verso l’interno
della stanza, dove una piccola peste in libertà vigilata era
intenta a fare
danni sul pavimento.
Kurosaki Kaien, poco più
di un anno di vita, ruzzolava
allegro intorno al tavolino basso che occupava il centro della sala
rincorrendo
una pallina blu come i suoi capelli, felice di poter stare in casa con
i suoi
adorati ‘zietti’ che lo facevano scorrazzare
abbastanza liberamente, senza dover
sentire tutto il tempo lo sguardo attento di sua madre alle calcagna.
“Dannazione –
brontolò l’uomo – Ma perché
quell’idiota di
Kurosaki doveva cedere alle pressioni della moglie proprio questo fine
settimana? Anche a me sarebbe piaciuto andare al mare!”
“Non lamentarti, Grimmjow
– lo riproverò una voce dalla
cucina – abbiamo troppi debiti con Kurosaki.”
“Ma sono passati anni! Mi
sembra che li abbiamo ripagati, e
anche più che degnamente…”
“La vita non si ripaga mai
degnamente.”
“Ok, ok… Ma non
capisco perché ci abbiano mollato il
bambino…”
In quel momento, la figura
perennemente imbronciata di
Ulquiorra spuntò dalla porta. Indossava una maglietta ed un
pantalone corto
assolutamente anonimi, se non fosse stato per il grembiule da cucina
bianco con
pizzi e merletti che si era messo, contornato ovviamente dagli
immancabili
cuoricini rossi.
Grimmjow non era assolutamente
preparato ad una simile
comparsa e divenne di un’adorabile color gambero, mentre la
sua mente sfornava
carrellate di pensieri adorabilmente equivoci e sconci che riguardavano
il
tavolino, Ulquiorra con solo il
grembiule e…
Un gridolino di felicità
(dovuto alla cattura della tanto agognata
pallina blu) lo riportò alla realtà:
c’era la variante Kaien, che lo riduceva
purtroppo all’astinenza forzata.
Si girò di nuovo verso il
giardino, fumante di rabbia non
solo per l’impossibilità a sfogare i suoi istinti,
ma soprattutto perché aveva
notato un luccichio soddisfatto negli occhi del suo compagno moro.
Finalmente Ulquiorra poteva mettersi
quel dannato grembiule di
sua spontanea volontà (era un regalo del suo compagno ed una
palese presa in
giro, ma sotto sotto gli piaceva pure…) senza dover
incappare in vari stupr…
emmmh voleva dire coccole focose non adatte alla situazione e che
facevano inevitabilmente
bruciare la cena.
Che lo avesse fatto apposta per farlo
arrabbiare? No ma che
dite, quanto siete maliziosi…
“Perché erano
mesi che quei due non si prendevano un momento
d’intimità – disse il moro alla schiena
del suo uomo – Non mi stupisco che tu
non possa capirlo, non hai mai avuto un marmocchio tra le scatole ogni
minuto…”
“Perché, tu ce
lo hai avuto?” chiese Grimmjow curioso, senza
però girarsi.
“Ti ricordi Wonderwice?
Bé, Aizen lo aveva affidato a me
nella sua prima settimana di vita, e ti assicuro che non è
stato affatto
piacevole.”
Il ragazzo tornò in
cucina, mentre Grimmjow si sentì tirare
per una manica dello yukata.
Quando si girò si
trovò di fronte gli occhi blu profondo del
piccolo Kaien, che lo guardava con un faccino assolutamente interessato
e
concentrato. Poi gli fece un gran sorriso, battendo le piccole manine e
porgendogli
poco dopo la pallina blu tanto adorata, in un chiaro invito a prendere
parte al
suo gioco fantasioso.
L’uomo lo fissò
a lungo, senza fare alcun movimento, suscitando
così una sonora reazione nel bambino, che sentendosi
ignorato gli aveva rivolto
un piccolo strillo acuto.
Senza alcun preavviso il bimbo si
ritrovò sollevato in aria,
sorretto da due braccia forti che lo sballottavano su e giù
senza però essere
irruente, con davanti il viso sorridente del suo zietto, come non
l’aveva mai
visto.
Le risate convulse del bambino e
quelle leggermente
roche dell’uomo arrivano fino in
cucina, dove Ulquiorra era intento a triturare alcune verdure, con le
labbra
leggermente rivolute all’insù nel sentire tutto
quel piacevole fracasso.
Doveva ricordarsi di dire a Kuchiki
di lasciargli Kaien più
spesso.
Angolo
dell’autrice
Ecco qui una
piccola
one-shot, chiesta espressamente da valeriana
e che spero gli piaccia, per ritornare un’ultima volta sulla
tastiera prima di
andare definitivamente in vacanza.
Come
già preannunciato
non potrò recensire alcuna fic, poiché sprovvista
per il prossimo mese e mezzo
del mio pc, e non potrò pubblicare storie… Ma non
preoccupatevi, ci sono sempre
carta e penna per fissare le idee e buttarle giù prima del
rientro in patria!
Aspettatevi quindi una piccola valanga a Settembre!
Ringrazio
tutte le fan
dell’UlquiGrimm che mi hanno sostenuto e continueranno a
sostenermi (si spera)
in questa campagna che mi ha preso veramente molto. E per le fan delle
altre
coppie yaoi e non solo, raccomando di non scoraggiarsi! A me piace
molto
sperimentare e sicuramente mi butterò in altre imprese che
non prevedano solo l’UlquiGrimm.
Ho notato
che molti mi
chiedono perché non mi dedichi ad una long-fic od ad una
raccolta… Bé, il
motivo è semplicissimo: voglio aumentare il numero di fan
fic di questo fandom,
per renderlo più popolare e sperare che molte altre
scrittrici decidano di
pubblicare fan fiction anche sullo straordinario mondo di intrecci,
guerre e
amori che è Bleach.
Bene, ora
risponderò
alle recensioni della gemella di questa fic, Lòs mañana.
valeriana:
bé, bé, soddisfatta? Ho cercato di trovare un
compromesso alla situazione che
mi hai descritto, non sapendo come gestire al meglio questo casotto, e
alla
fine mi è saltata in mente questa ideuccia… Che
te ne pare? Ti piace? Spero di
sì XD Bé, come ho detto sopra, dobbiamo
diffondere il culto di Bleach ovunque… E
se alle te amiche piacciono le mie fic non posso che esserne onorata XD
alfakien:
ormai tutti
sono straconvinti che ci sia del tenero fra questi due, eppure
è una coppia ancora
molto poco diffusa. Adoro l’IchiRukia, è
l’unica coppia etero che mi convince
sul serio su tutto il pianeta manga XD
FlourescentPunkPigs: In
effetti mi stupisco spesso anche io delle idee che tiro
fuori… L’unica pecca è
che può essere escogitato solo nell’anime ToT (in
realtà l’ho fatto apposta
così Kite se vorrà salvarli dovrà
escogitare una maniera differente XD) Meritata
gloria… a me piace solo scrivere delle coppie che voglio, e
il mio orgoglio più
grande è che voi le leggiate e vi convertiate! XD Ovviamente
scherzo… forse
XDDD Ovvio che continuo a scrivere, non potrei stancarmi mai! XD
Stateira:
Carissima… Ti
faccio le mie più grandi scuse. Purtroppo penso che molti si
siano trovati
nella tua stessa situazione, e dopo non aver compreso il
perché ho capito: i
pupazzi che ho sopracitato e che ho usato compaiono solo
nell’anime, nelle
saghe filler, sebbene io fossi convintissima che fossero apparsi (anche
solo di
sfuggita) anche nel manga. Sono veramente dispiaciuta, non saprei come
dirtelo.
La noticina in fondo l’ho messa appositamente,
perché anche se si intuisse l’accaduto
non volevo che arrivassero recensioni con gente che mi chiedeva: ma io
non ho
capito… Non si capisce… e cose simili, quindi
pensavo fosse doveroso dare
spiegazioni anche a chi non aveva compreso. Mi scuso ancora per
l’equivoco e ti
ringrazio infinito per i commenti positivi che mi lasci.
Bene, per
oggi è
tutto.
La mia
dedica va alle
due persone che amo di più al mondo: una ha fatto diciotto
anni oggi, e l’altra
domani tornerà da Pisa per mettere fine al mio calvario
senza di lei.
Claudia,
tanti auguri.
David, torna
presto.
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