Uccisa una formica

di BlindendByWeLove
(/viewuser.php?uid=658160)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


                                                                                                                Torino
                                                                                           Uccisa una formica
Ci troviamo a Torino, in corso Belgio. Una tranquilla mattinata di sole torinese si trasforma in un'incubo per Gino Scorre, per gli amici più comumente chiamato Scorre Gino. Gino camminava con un passo tranquillo per recarsi a lavoro, quando, una formica femmina, incrociò la sua via. Gino, non curante dell'esserina nel suo stesso marciapede, lo calpesa brutalmente, uccidendola. Un passante, che si trovava lì per puro caso, vede il corpo senza vita della formica, e chiama subito i carabinieri. I carabinieri velocemente arrivarono lì insieme ai paramedici, che purtroppo, non trovarono modo di salvare la formichina. In tribunale, c'erano le formiche parenti, le formiche femministe che urlavano «Basta ai femminicidi, siamo donne, non formiche!», l'avvocato difensore di Scorre Gino e della formica. 
L'avvocato difensore di Gino, si alzò in piedi.
«Signor Giudice, il mio assistito, il signor Scorre Gino, non aveva la minima intenzione di uccidere una formica. E' omicidio colposo.»
Allora, le formiche femministe, urlarono, facendo spaventare il giudice, che fece spaventare gli avvocati, che fecero spaventare Scorre Gino, creando l'Apocalisse in quell'aula. Svennero tutti, ma poi, intervenirono i carabinieri, che subito calmarono tutti. Alla fine, il giudice disse:
«Non c'è bisogno di creare così caos per una formica. Dichiariamo Scorre Gino innocente.»
Questo dimostra che, è la legge Italiana che funziona male, ma anche gli avvocati difensori che sono bravissimi a far ottenere il minimo della pena al proprio assistito!

ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti lettori (anche se credo di averne pochi, o forse nessuno)! Vi ringrazio di aver letto la mia storia. E' un'esperimento comico, diciamo. Non avevo idea su cosa scrivere, in un momento di noia lessi il giornale, e... boom! Se ti ho fatto ridere o almeno ti ho strappato un sorriso... me la lasci una rencesione piccina piccina? :D xx

Sarah

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2560551