Morning Run

di WarriorGirl
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-Regina Mills è gelosa?!- chiese Emma ironica cercando di punzecchiare la mora che le rivolse uno sguardo piuttosto infastidito

-Io non sono affatto gelosa! Forse lo è lei signorina Swan?- le rispose in una sorta di sfida

-E di chi? Dovrei essere gelosa.... di Robin Hood?- le disse allora Emma a cui in realtà quel ladruncolo che ultimamente stava un po' troppo vicino a Regina, le dava abbastanza fastidio, anche se cercava di non darlo a vedere.

-Non sono affatto interessata a lui, dear- le rispose allora Regina a un palmo di naso.

-E... c'è qualcuno che ti interessa?- le chiese la bionda in un soffio rivolgendo lo sguardo dai suoi occhi alle labbra rosse.
Erano così vicine che il suo profumo la incatenava inevitabilmente a Regina che non rispose ma che forse involontariamente non pote fare a meno di leccarsi le labbra nel vedere come la Salvatrice si stava torturando il labbro, pochi attimi prima che quelle stesse labbra finissero sulle sue, per poi ritrovarsi tra il corpo della Salvatrice e il muro.

-Corro davanti a casa tua solo per la speranza di intravederti dietro le tende mentre mi spii- disse Emma lasciando le labbra rosse di Regina e dedicandosi al suo collo

-Io...non la...spio- le rispose ostinata la mora per poi capovolgere la situazione e spingere Emma contro il muro – stai un po' zitta- le rispose prendendole la nuca e baciarla.
Regina le morse il labbro – io non la spio- disse tirandole le braccia al muro cercando di bloccarla ma sfortunatamente o fortunatamente Emma era decisamente più forte del sindaco e si liberò dalla presa per poi portarla al muro.

-shh- le sussurrò a fior di labbra scendendo tra baci e morsi per la linea del suo collo fino ad arrivare alla scollatura della vestaglia che velocemente fu buttata a terra lasciando Regina in intimo. Emma si fermò un attimo, fissò i suoi occhi in quelli di Regina e le rivolse un sorriso che fu ricambiato e poi continuò il suo percorso di baci mentre con le dita andava a stuzzicare i capezzoli ormai turgidi della mora che spingeva la testa della Salvatrice più giù in cerca di attenzioni. Emma allora si tirò su e la baciò con passione mentre constatava quanto fosse pronta e bagnata, massaggiò il clitoride e poi la penetrò lasciando che il sindaco si aggrappasse a lei per non cadere; la mora  era quasi al limite quando Emma aggiunse un secondo dito che la portò all'orgasmo.
Passarono alcuni minuti, Regina sorrise beffarda e spinse la Salvatrice sul divano. 

- Lo ammetto ti stavo spiando- ammise facendo sorridere Emma, per poi raggiungerla.




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