All'ombra
di una lapide
Isabella Marie Swan.
Nata il 13 settembre
1950.
Morta ufficiosamente il
14 gennaio 1969.
Morta realmente il 19
gennaio 1969.
In vita da quello stesso
giorno...
È confuso, lo so... ma è la realtà...
Isabella Marie Swan è stata una ragazza, un essere umano,
fino ai 19 anni.
Ora è solo una vampira.
La scritta che vedete è quella che lei stessa ha voluto far
incidere sulla sua lapide.
In modo da ricordare quella che era stata una vita normale, di una
normale adolescente che ha avuto la sfortuna di essere scelta per far
parte della Corporazione.
Ora Isabella si trova di fronte alla tomba che i suoi genitori hanno
voluto far erigere il suo onore.
In piedi di fronte ad essa la sua figura era scossa da tremiti.
Era andata lì come d'abitudine... quanto aveva un lavoro da
svolgere.
Si era posizionata di fronte a quella lastra di marmo e riviveva parti
e ricordi della sua vita passata...
suo padre che la prendeva in braccio quando rideva...
sua madre che le regalava un cioccolatino prima di pranzo...
il suo migliore amico che lo portava in spiaggia...
la compagnia di soli maschi che frequentava...
le ragazze oche che guardavano solo la superficie, che vedevano
soltanto Isabella Marie con la sua vita perfetta...
la malattia di sua madre e i debiti di suo padre...
la sua scelta di andarsene di casa...
quella scatola contenente le foto di quella che all'apparenza era una
vita felice ma che in realtà era soltanto una finzione...
i litigi tra i suoi genitori, la separazione in casa quando lei aveva
solo cinque anni...
il suo volontario atto di suicidio, inutile...
il suo diciannovesimo compleanno e la scelta di voler smettere
seriamente di vivere...
una fialetta di veleno...
Carlisle...
Isabella si riscosse e mise a un freno al fiume di pensieri che l'aveva
avvolta.
Non poteva distrarsi proprio ora, la corporazione le aveva dato un
nuovo lavoro e doveva portarlo a termine il primo possibile.
da quando Carlisle l'aveva trasformata aveva deciso di fermarsi con la
sua famiglia per non ricadere nell'orrore che era stata la sua infanzia.
Aveva scoperto che i Cullen erano tutti vampiri al servizio della
corporazione, erano un loro braccio affiliato in America.
L'avevano accettata tutti, e nonostante non avesse un compagno lavorava
come mercenario.
Si, perché è questo che facevano coloro che
prestavano servizio alla corporazione...
erano assassini sul pagamento...
ma a lei stava bene così.
Come tutti gli altri membri della sua famiglia non si nutriva di sangue
umano ma animale, uccidere esseri umani era un modo per dare un senso a
quella sua esistenza eterna.
Un sorriso amaro fece capolino sul suo volto quando, voltandosi per
andarsene, cominciò a piovere.
Isabella amava la pioggia, le permetteva di passare inosservata,
più del solito almeno...
percorse velocemente la strada principale per poi svoltare in una
strettoia.
Scavalcò la finestra di fronte a lei e sgusciò
silenziosamente per la stanza, passando inosservata persino dalla
persona seduta di fronte a lei.
Questo era il lato positivo di essere un vampiro...
Potevi fare quello che volevi,senza limiti, senza preoccupazioni...
si mise silenziosamente alle spalle dell'uomo e fece passare la punta
delle dita sul suo collo come una carezza impercettibile...
lui, avvertendo quasi uno spostamento d'aria, non fece neanche in tempo
a voltarsi.
Il nervo principale alla base del collo fu preciso e l'uomo cadde a
terra privo di conoscenza.
Isabella guardò disgustata il cadavere dell'uomo ai suoi
piedi...
chissà se la sua vita sarebbe stata soltanto
così...
perché Carlisle, Esme, Rosalie, Jasper e gli altri non si
sentivano così soli...
no, sicuramente no... loro avevano un compagno, Isabella non aveva
ancora nessuno...
AliasNLH
Spero di non
essere trucidata per questo primo capitolo, ho fatto Bella una vampira
perché i maschi (anche Edward) non ce li vedo a fare certe
riflessioni che verranno fuori nel corso dei prossimi capitoli.
Sperò
anche di avervi incurisito con questo capitolo, ho lasciato
appositamente alcune descrizioni a metà e spero di essere
seguita da tante persone.
Non
preoccupatevi... cercherò di non essere troppo cattiva. E
lasciate che ve lo dica subito prima che qualcuno, leggendo, si
scoraggi... non ho intenzione di fare un finale triste o drammatico. No
perché alcuni, conoscendomi, potrebbero pensare male...
recensite
numerosi, grazie.
Kisses