He Fell Asleep.

di Bethany_
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HE FELL ASLEEP.
 




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Era Maggio quando accadde.
Era il mio migliore amico. L’unico amico che avevo… E ora sono solo. Di nuovo.
Si è ucciso. Si è tolto la vita… ha abbandonato la scuola, la famiglia. Ha abbandonato me. Come ha fatto zia Helen.
E’ tutta colpa mia. Tutta colpa mia. Solo mia. Mia. Mia. MIA. Forse sono stato io a desiderare la loro morte.
Sono morti per me. Non ho fatto niente per evitare che si sentissero soli e tristi. Non ho fatto niente per evitare quello che è successo.
E’ colpa mia se zia Helen è morta. Se non fosse stato il mio compleanno non si sarebbe allontanata per prendere il regalo per me. Se fossi stato un amico migliore... Lui non si sarebbe suicidato.
E’ tutta colpa mia.
Non sono morti per un incidente o per mano propria... Li ho uccisi io. Se non fossi entrato nella loro vita adesso sarebbero vivi.
Avrei voluto che lasciasse un biglietto prima di… uccidersi. Solo questo desideravo... Ora capisco perché non l’ha fatto: non voleva illudermi che importassi qualcosa.
 
Smettila di piangere! Smettila. Smettila. Smettila!
 
Queste lacrime sono inutili, perché è tutta colpa mia se loro sono morti! Eppure... Perché non riesco a fermarle?
Se riuscissi a calmarmi le allucinazioni smetterebbero. Ma questa non è un’allucinazione... è la verità.
Il mio migliore amico è morto. Zia Helen è morta. Sam, Patrick, Mary-Elizabeth, Alice e tutti gli altri sono al College.
Sono solo. Forse è questo il mio destino: rimanere solo per sempre. O forse... non sarei dovuto nascere? E’ per questo che tutti mi abbandonano continuamente?
 
Non piangere! Smettila. Smettila. SMETTILA!
 
Prendo il telefono in cucina e con voce tremante e il respiro affannato chiamo Candace:
 
- E’ tutta colpa mia, Candace! –
- Charlie... Calmati! Fra poco mamma e papà arriveranno! E’ tutto ok! –
- No, Candace! Non capisci? E’ colpa mia se loro sono morti… - lascio cadere il telefono e mentre mi avvicino al cassetto dei coltelli sento Candice urlare il mio nome e ordinare a qualcuno di mandare la polizia qui a casa.
 
Quando impugno il manico del coltello e avvicino la lama al polso sinistro tremo leggermente. Ma niente e nessuno mi fermerà...
 
Sono stufo di tutto questo.
 
Sono una nullità. Non merito di vivere.
Le lacrime continuano a scendere impetuose sulle mie guance.
 
Che idiota.
 
Premo la lama sul polso e un rivolo di sangue inizia a scorrere lungo il polso, imbrattandomi la mano.
Nell’istante in cui la goccia cade a terra sento la porta d’entrata sbattere e il mio nome urlato da mia madre.
Il coltello che cade e i singhiozzi di mia madre mentre corre verso di me sono le ultime cose che sento.
Tutti i rumori e le figure intorno a me sembrano provenire da molto lontano.
- Mi dispiace... – sussurro prima di cadere privo di sensi sul pavimento piastrellato della cucina inghiottito dalle tenebre.
 
 

 
 
 
 
Sing me to sleep
Sing me to sleep
I don't want to wake up
On my own anymore
Sing to me
Sing to me
I don't want to wake up
On my own anymore
Don't feel bad for me
I want you to know
Deep in the cell of my heart
I really want to go
 
There is another world
There is a better world
Well, there must be
Well, there must be
Bye bye.”

 








NOTE AUTORE:

Non sono in molti a conoscere questo libro\film, ma penso che quei pochi che lo conoscono l'hanno adorato in ogni sua minima parte come me!! Recensite per farmi sapere cosa ne pensate, ve ne sarei grata :)

Love always,


Bethany_

 
 




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