Mad Father
MAD FATHER
Shinku guardò il suo medium Jun, mentre stava dormendo
profondamente sotto le coperte, ella disse, prima con voce normale, ma
autoritaria: “Jun svegliati, è ora del mio tè del mattino.”
Nessuna risposta da parte del ragazzo, la bambola aspettò alcuni
secondi e poi urlò nuovamente il suo nome, ma anche questo tentativo
fallì miseramente, dato che Shinku voleva il suo tè, e non aveva voglia
di aspettare salì sopra il letto ed iniziò a schiaffeggiare Jun il
quale si alzò di scatto ed urlò: “Si può sapere perché mi hai svegliato
Shinku?! Ieri sono rimasto sveglio fino a tarda notte perché dovevo
finire un compito….”
Shinku guardò Jun in un modo così autoritario e terrificante che il
ragazzo rispose tremante: “Mia padrona, perdona l’irruenza del tuo
umile servo.”
La bambola osservò compiaciuta il risultato di un lungo lavoro per
rendere servile Jun, anche se sapeva che c’era ancora molto da fare,
quindi ordinò: “Jun, anche se è oggi è giorno di vacanza, non posso
permetterti di dormire a discapito del mio necessario tè del mattino”
“Non c’è mia sorella che te lo può preparare.”
Domando il ragazzo, speranzoso di continuare il suo sonno, ma in tutta
riposta lei gli diede un altro schiaffo dicendo: “Lei è uscita di corsa
di casa, dicendo di essere in ritardo ad un appuntamento, ma tu non
devi mai più cercare di scappare ai tuoi doveri.”
“O capito…” Rispose Jun controvoglia mentre si stava togliendo il
pigiama.
Dopo che Shinku ebbe bevuto il suo tè, Jun disse: “Da quando Suiseiseki
se n’è andata per fare compagnia a quel nonno dopo che Souseiseki è….
Comunque sono noiosi questi giorni senza Suiseiseki.”
“Strano, pensavo che a te piacesse la tranquillità.” Ripose Shinku.
“In genere si…. Ma certe volte vorrei che succedesse qualcosa….” Come
se Jun se la fosse cercata, ad un certo punto, qualcosa entrò da una
finestra chiusa nel soggiorno, rompendola in mille pezzi e causando un
onda d’urto. Jun e diversi oggetti nel soggiorno caddero a terra.
Shinku invece era rimasta impassibile, finì di bere il suo tè, e disse:
“Suigintou, se volevi uno scontro bastava che me lo chiedevi, non c’era
bisogno di mettere a soqquadro la mia
casa.”
A Jun non piaccque quel mia
detto da Shinku, ma prima che potesse fare qualcos’altro, Suigintou
alzò lo sguardo verso la sua rivale e disse: “Shinku…dimmi che non
l’hai fatto… giurami che Kirakishou si è sbagliata.”
“Fare cosa? Chi è Kirakishou?”
Suigintou ignorò completamente la seconda domanda, ma rispose alla
prima con una risposta che nessuno si sarebbe mai immaginato: “Dimmi
che non hai ucciso nostro padre!”
Shinku rimase immobile per alcuni secondi, poi sfoderò il suo bastone e
disse con tono grave: “Sorella… va bene se mi insulti, ma accusarmi
ingiustamente di aver ucciso nostro padre…. NON TE LO POSSO
PERDONARE!!!”
Shinku evocò le sue rose mentre Suiginton le sue piume corvine, ma
prima che i due colpi potessero impattare, dai frammenti di vetro
sparsi per terra, uscirono dei rami spinati bianchi che avvolsero tutti
e tre i presenti nella stanza, e gli risucchiarono dentro l’N-Field.
Quando Jun riaprì gli occhi si ritrovò dentro una stanza piena di
cristalli di neve, Shinku si trovava davanti a lui, Canaria si trovava
alla sua destra, mentre Suiginton era davanti a lei e sopra di lei
stava sospesa un'altra bambola sopra gli stessi rovi di prima, che al
posto dell’occhio destro aveva una rosa bianca. Improvvisamente si aprì
un altro portale da cui uscì Souseiseki.
“Che maniere sono?! Prima di trascinare una…”
“Ora che tutte le Rozen Maiden sono state riunite, il processo può
iniziare” Sentenziò la bambola misteriosa.
Souseiseki, che era rimasta a bocca aperta, chiese con la sua solita
voce stridula: “Aspetta, aspetta! Chi sei tu? E che processo è questo?”
“Io sono la settima Rozen Maiden, Kirakishou la bambola il cui corpo
non è mai stato completato. Questo processo riguarda Shinku, in questo
momento lei è accusata del crimine più grave di tutti: l’omicidio di
Rozen, nostro padre.”
“Che cavolo state dicendo, Shinku non avrebbe mai fatto una cosa del
genere!” Rispose urlando Jun.
Suiginton rispose: “Umano, tu devi stare zitto poiché è una questione
che non ti riguarda, ti abbiamo concesso di assistere al processo solo
perché se Shinku fosse colpevole di tale crimine, verrà giustiziata
immediatamente.”
“E la sua Rosa Mystica verrà consegnata a Suiginton.” Sottolineò
Kirakishou.
“Non corriamo troppo, il tardo umano ha ragione, un processo non è
valido senza prove.” Esclamò
Kirakishou rispose: “Dato che io posso esistere solo nell’N-Field ho
cercato per lungo tempo all’interno di esso una ragione perché io e
Suiginton non siamo state completate da nostro padre, ed ho trovato
questo.”
Sopra di loro si illuminò la parte di cristallo ed apparì un immagine
raccapricciante: Shinku stava seduta sopra il torso di un uomo biondo,
ricoperta di sangue, e quest’ultimo era morto poiché il suo corpo era
stato pugnalato più volte. La scena era così atroce che Jun vomito,
Souseiseki e Kanaria guardarono immediatamente per terra, ma la più
traumatizzata di tutte era Shinku che si inginocchiò e sussurrò:
“Padre…”Poi si alzò urlando: “Tutto ciò è un inganno, IO NON HO MAI
FATTO CIO!!!” Ma si accorse di aver parlato a vuoto poiché il tempo si
era fermato.
Shinku non si voltò nemmeno e disse: “Demone di Laplace, ho la
sensazione che c’è il tuo zampino in tutto ciò.”
Il bianco coniglio dagli occhi rossi apparve dietro di lei e disse: “In
parte sì ed in parte no.”
“Cosa intendi dire? questa volta stai esagerando con le tue menzogne.”
“Hai ragione, quell’immagine è falsa, ma può essere vera, e se è vera
la realtà può essere totalmente diversa, oppure nelle tue mani c’è
veramente il sangue di tuo padre.”
“Non ne posso più dei tuoi enigmi, voglio la verità!” Rispose Shinku
infuriata.
Laplace la guardò negli occhi e disse con una voce più grave: “Perderai
ogni tua memoria, ti sveglierai all’inizio di quella notte e compirai
delle scelte, il risultato finale corrisponderà alla verità, se non
uccidersi Rozen, il suo sangue non graverà nelle tue mani, se
sceglierai di ucciderlo allora significherà che lui è stato
effettivamente ucciso da te.”
L’ultimo pensiero di Shinku fu quello che lei non avrebbe mai ucciso
suo padre, prima di essere risucchiata in un portale Nero.
“Cosa sono tutti questi rumori, una
lady come me ha bisogno di dormire la notte” Pensò Shinku
avvolta nella totale oscurità del suo scrigno. All’inizio cercò di
ignorarli, ma ormai era sveglia e con quel rumore non riusciva a
riaddormentarsi. La Rozen Maiden uscì dallo scrigno e lo ricuse,
osservo la stanza che suo padre aveva arredato per lei, e fu rincuorata
dal fatto che nulla si era rotto, ma il problema dei rumori rimaneva ed
erano chiaramente fuori dalla stanza. Shinku uscì dalla stanza usando
la porticina che aveva appositamente costruito Rozen per la statura
delle bambole, ed una volta fuori si ritrovò nel corridoio, avvolta
dalla totale oscurità, ed alla sua destra si intravedevano due ombre
che si avvicinavano.
“Fatti vedere, e spiega la tua intrusione.” Disse Skinku come se fosse
una regina che stava rimproverando i suoi cavalieri, ma gli
intrusi erano tutt’altro che cavalieri, erano due mostri. Il Primo
sembrava un anziano con la pelle del braccio destro completamente
scorticata, mentre l’altro era peggiore perché era tagliato a metà
all’altezza della vita. Shinku, completamente terrorizzata emise solo
un gemitio, ma per sua fortuna qualcuno urlò alle sue spalle: “Stia
indietro mia Lady, ci penso io a questi due mostri.” Shinku si voltò e
vide un marionetta grande la metà di lei, che aveva già visto inanimata
nella stanza di suo padre, fatta completamente di legno, vestiti e
capelli compresi, ma entrambi erano colorati di nero, mentre il suo
volto aveva una tonalità simile alla pelle umana e gli occhi verdi, ma
a differenza di quando era inanimata, nella sua vita erano legati un
paio di bisturi. Shinku cercò di fermarlo dato che era così piccolo
rispetto ai mostri che poteva essere schiacciato con una loro pedata,
ma la marionetta non la considerò ma continuò la sua corsa, quando il
mostro che stava in piedi cerco di schiacciarlo, la marionetta fece
uscire dal suo corpo un filo che si attaccò al muro quindi lo ritrasse
ed esso fu attirato verso il muro, schivando così il colpo, quindi
attaccò un altro suo filo al collo del mostro e si scagliò verso la sua
nuca, ed estraendo il paio di bisturi, fece un taglio preciso
all’altezza della spina dorsale, ma prima che il mostro cadde a terra
morto, la marionetta fece uscire altri fili dal suo corpo che entrarono
dentro il taglio che gli aveva fatti, quindi prese il controllo del
mostro e con una pedata schiacciò la testa del mostro menomato. Infine
la marionetta ritrasse tutti i suoi fili ed il mostro cadde finalmente
a terra, quindi si avvicinò a Shinku si inchinò e disse:
“La marionetta Eren Jager al tuo servizio.”
“Io invece sono la quinta Rozen Maiden, Shinku. Anche tu sei stato
creato da Rozen?”
“Si, quindi direi che siamo fratello e sorella.”
“Allora perché non ti sei animato prima d’ora?” Chiese Shinku dubbiosa.
“A differenza di voi Rozen Maiden, io non posseggo nessuna Rosa
Mystica, quindi la mia energia è limitata, ogni volta che mi sveglio mi
avvicino sempre di più alla morte.”
“Mi dispiace.”
“Non preoccuparti, finché uccido questi mostri sono felice, dato che
nostro padre mia ha creato anche come difesa di questa casa.”
“Anche? Per cos’altro sei stato costruito.”
“Preferirei tenere questa cosa segreta… e molto personale, ed è
scortese che una Lady entri in affari personali.”
“Hai ragione perdona la mia irruenza, ma voglio almeno sapere chi sono
quei mostri e come hai preso il controllo di quel mostro.” Disse Shinku
indicando il mostro con le gambe.
“Quei mostri provengono dall’ N-Field e sono generati dalla
maledizione.”
“Maledizione di cosa?”
“Emm… una maledizione che si genera… ogni qual volta viene usata nel
mondo una elevata energia mystica, in questo caso usata per crearvi.”
A Shinku non parve che Eren fosse molto convinto, però decise di
lasciar perdere, la cosa fondamentale era di assicurarsi che suo padre
fosse sano e salvo.
“Comunque riguardo al mostro semplicemente l’ho usato come marionetta,
però prima di poter prendere possesso del suo corpo gli ho dovuto
tagliare la spina dorsale, poiché per me è impossibile prendere
possesso di un corpo controllato ancora dal cervello. Ad ogni modo è
meglio se lei ritorni nella sua stanza, nostro padre ha applicato un
incantesimo nelle vostre stanze che vi proteggerà dai mostri.”
“Io sono una Rozen Maiden, so combattere, quello in pericolo e nostro
padre, quindi adesso noi due lo cercheremo e ci assicureremo che stia
bene, e comunque mi puoi dare del tu dato che siamo fratello e sorella.”
“Va bene, però a patto che lei mi stia sempre vicina, è non ammetto
obbiezioni.”
Shinku acconsentì ed insieme proseguirono per il corridoio.
I due continuarono a camminare per tutta la casa, il loro primo
obbiettivo era la stanza di Rozen, ma una volta entrati videro solo un
mostro che fu tagliato seduta stante dai petali di Shinku. Quindi
continuarono il loro percorso lasciando una scia di cadaveri di mostri
dietro di se.
“Io non lo pulisco tutto questo macello, al massimo lo farà quella
stridulona di Suiseiseki.” Disse Shinku tra se a se.
“Tranquilla, una volta che tutti i mostri saranno uccisi, la
maledizione perderà potere scomparendo e si porterà nell’N-Field tutti
i cadaveri dei mostri.” La tranquillizzò Eren che l’aveva sentita.
“Come hai fatto a sentirmi? Ho parlato pianissimo.”
“Io sono stato costruito per cacciare, quindi è normale che abbia i
sensi più fini dei tuoi.”
“Cacciare… mostri ed intrusi? Giusto?”
“Si certo, cos’altro?”
I due continuarono nella perlustrazione, ma non trovarono anima viva,
inoltre entrarono nelle stanze delle altre Rozen Maiden per vedere se
stavano ancora dormendo e se loro padre era andato nella stanza di una
di esse, tutte le altre stavano ancora dormendo, ma non c’era nessuna
traccia di Rozen. A quel punto Eren affermò: “Se in casa non c’è… può
essere che sia uscito…. No, non può avervi abbandonato durante la
maledizione, può essere solo nello scantinato”
Shinku ricordava bene quella porta che suo padre aveva ordinato che lei
e le sue sorelle non dovevano mai oltrepassare, ma la quinta Rozen
Maiden era troppo preoccupata e disse: “Che stiamo aspettando, andiamo.”
“Lo scantinato?! Voi non dovete mai assolutamente entrare lì dentro!
Nostro padre non ve l’ha forse detto.”
“Lo so quali sono i suoi ordini, ma sono troppo preoccupata, quindi o
ci andiamo assieme, oppure ci vado da sola.”
“O capito ci andiamo assieme, ma tu devi assolutamente starmi
attaccata.” Rispose la marionetta visibilmente preoccupata
A Shinku non piacque il modo con cui Eren gli aveva dato quell’ordine,
ma sembrava veramente preoccupato per lei, quindi acconsentì senza dire
niente
I due andarono verso la porta proibita e la aprirono, le scale che gli
portavano in basso erano vecchie ed usurate, nulla in confronto alla
villa dove loro abitavano. Una volta raggiunto il fondo, i due
trovarono un ammasso di carne putrida che gli ostruiva completamente il
passaggio, quindi la marionetta e la fanciulla cercarono di
distruggerlo con i loro attacchi, ma non ebbero successo.
“Nessun problema, in cucina ci dovrà pur essere dei fiammiferi e
dell’alcol con cui si può dare fuoco a ciò, tanto i muri di pietra
dovrebbero impedire al fuoco di espandersi.”
Shinku era riluttante a dare fuoco qualcosa all’interno della loro
casa, ma non avevano altre scelte quindi acconsentì e ritornarono sui
loro passi per raggiungere la cucina.
Una volta all’interno della cucina Shinku disse: “Io prendo la bottigli
di alcol in quello scaffale, mentre tu prendi i fiammiferi in quel
ripiano in alto”
Eren stava per chiedere a Shinku come avrebbe fatto a prendere la
bottiglia, ma ella si alzò in volo, quindi la marionetta andò a
prendere i fiammiferi a modo suo. Una volta che Shinku raggiunse la
bottiglia, si accinse a prenderla quando senti una presenza dietro di
lei, si voltò e vide una donna bellissima dalla chioma dorata dietro di
se, dalla abito e dal portamento sembrava di origini nobili. Shinku
tentò di dire qualcosa, ma la donna misteriosa disse, con un tono misto
alla supplica con l’odio: “Shinku…. Ridammelo” quindi la pelle della
donna iniziò orribilmente a cadere, come se si stesse squagliando.
Shinku urlò, ma improvvisamente si accorse che la donna era sparita
senza lasciare traccia. Eren corse verso di lei, con addosso la scatola
di fiammiferi che si era legato alla schiena con i suoi fili. “Cosa è
successo Shinku?” Chiese preoccupata la marionetta.
“Nulla è solo la mia mente che mi gioca brutti scherzi.” Rispose Shinku
ancora traumatizzata.
Eren capì che non era il caso di indagare oltre quindi presero tutto il
necessario e ritornarono nel corridoio di prima. Per prima cosa Shinku
lanciò la bottiglia di alcol contro l’ammasso di carne e
successivamente Eren gli lanciò un fiammifero acceso. Il mostro prese
immediatamente fuoco, e nonostante non avesse bocca, il corridoio fu
scosso da un urlò di dolore disumano che sembrava provenire
direttamente dall’oltretomba. I due si coprirono le orecchie a causa
del forte rumore e dopo pochi secondi del mostro non ne era rimasta
nessuna traccia, neppure un granello di carne bruciata.
“Sei sicura di voler proseguire Shinku?” Chiese Eren.
“Per nostro padre questo è altro.” Ripose prontamente Shinku, quindi
entrambi continuarono il loro percorso.
Durante il loro percorso attraversarono diverse celle vuote e Shinku
iniziò a preoccuparsi, ma Eren la tranquillizzò dicendo: “Tranquilla
semplicemente questa villa è stata costruita sopra una antica prigione.”
Ma ad un certo punto davanti a loro apparve un mostro con una
gigantesca lama al posto del braccio destro, esso iniziò a correre a
velocità folle verso i due, ma per fortuna entrambi riuscirono a
schivare l’attacco. Subito dopo Eren si scagliò contro il mostro ma
esso cercò di tagliarlo in due con la sua lama, peròla marionetta era
molto più veloce e grazie ai suoi fili sembrava volteggiare attorno al
mostro. Shinku osservò la marionetta stupefatta, anche lei sapeva
combattere, ma Eren sembrava nato per combattere, i suoi movimenti
erano rapidi e precisi, ed ogni suo attacco colpiva un legamento del
mostro, rallentandolo. La Rozen Maiden credette che Eren fosse un
angelo della morte che danzava con la sua vittima, e la cosa più
scioccante di tutte e che Eren sembrava divertirsi un mondo. Dopo pochi
secondi il mostro si inginocchiò ed a quel punto si sipario si chiuse
con un taglio preciso di Eren sulla nuca del mostro, ma prima che Eren
potesse scendere dal suo palco di morte, diversi cani zombie lo
circondarono, quindi Eren prese il controllo del mostro, si sedette
sopra la sua spalla sinistra ed iniziò ad uccidere i cani. Shinku si
voltò disgustata dal massacro, e vide la donna di prima camminare verso
un corridoio.
Shinku le urlò: “Aspetta!”. Ma ella la ignorò completamente e continuò
la sua strada.
Shinku la seguì e la vide entrare dentro una stanza priva di porta, da
cui usciva una luce verdognola. Shinku la seguì all’interno di essa, e
vide una scena traumatizzante, la donna si era tagliata rapidamente i
capelli con una forbice e gli aveva riposti sopra uno scaffale, quindi
stava camminando sopra una passerella che finiva dentro un calderone
pieno di liquido verdastro, probabilmente un qualche tipo di acido.
Shinku si domandò del perché quella donna stava facendo quella cosa, ma
appena osservò il suo collo capì orribilmente il perché: la sua nuca
era tagliata e finivano al suo interno dei fili, provenienti da Eren
che era seduto nella sua spalla. La marionetta scesa dalla donna, e
stacco i suoi fili da ella, quindi la donna cadde all’interno del
calderone ed il suo corpo iniziò a fondersi. Shinku urlò, ed come in
cucina si accorse che la scena non era reale, ma solo un illusione, o
forse una scena del passato.
“Non ti avevo forse detto di rimanermi sempre vicino?” Disse Eren
completamente insanguinato alle sue spalle.
Sinku si librò in aria evocando le sue rose, urlando: “Sei stato tu a
gettare quella donna nell’acido?”
Ma Eren la bloccò con i suoi fili e disse: “Secondo te, e possibile
creare la bellezza assoluta senza sacrificarne altra?”
Shinku non capì quello che stava dicendo o forse nel suo profondo aveva
capito, ma la sua coscienza non volveva accettarlo. Eren ad un certo
punto sentì qualcosa e disse: “Nostro padre sta arrivando, nasconditi
in quello scaffale e le tue domande troveranno risposta.” Quindi la
liberò e Shinku fece come aveva detto Eren. Dopo pochi secondi un uomo
bellissimo dai capelli biondi entro nella stanza, era Rozen, suo padre.
Rozen guardò Eren e chiese senza lasciare trapelare alcuna emozione:
“Hai controllato se le mie bambine sono al sicuro e stanno dormendo?”
“Si certo” Ripose prontamente Eren “Da quando ho ucciso Clarisse, colei
con cui hai creato Shinku, questa maledizione è diventata molto
fastidiosa.”
“Purtroppo non avevo altra scelta solo la carne umana sciolta nel acido
è il materiale adatto per accettare la Rosa Mystica, comunque ho una
buona notizia una ragazza si è intrufolata qui dentro, e sembra essere
compatibile sia per creare il corpo di Kirakishou, sia per completare
il corpo di Suigintou” Rispose Rozen con una calma sovrannaturale,
paragonata all’argomento di cui stava discutendo.
“Povera Suigintou, all’epoca eri ancora inesperto nel lavorare la carne
umana sciolta, ed hai sprecato troppo materiale, e quindi Suigintou è
rimasta incompleta.” Spiegò Eren.
“Ma oggi non farò lo stesso errore.” Affermo Rozen
“Ne sono sicuro padre, ma non hai problemi con i mostri?” Domando
preoccupato Eren.
“Tranquillo, so difendermi” Rispose Rozen mostrando l’elsa di un una
sciabola.
Detto questo l’artista se ne andò, e quando Eren fosse sicuro che suo
padre fosse lontano. Raggiunse Shinku e disse: “Lo sai Shinku, forse mi
sarei dovuto impegnare di più nel cercare di nasconderti la verità, ma
ora che ci penso sono curioso di sapere la reazione di una Rozen
Maiden, nel scoprire la verità.”
Shinku non disse nulla, semplicemente guardò le sue mani e sussurrò:
“Non può essere… queste mani me le ha create solo papà… non
appartenevano ad un umana… che viveva… sognava….”
La marionetta allora disse: “Se è questo che ti preoccupa sappi che
Clarisse era solo la materia prima, le tue mani sono state create dalla
amore di nostro padre, tu sei originale.” Cercò di tranquillizzarla
malamente Eren sedendosi di fianco a lei.
Shinku non lo guardò ed urlò: “Questo è solo un incubo, domani mi
sveglierò e papà mi abbraccerà per tranquillizzarmi.” Quindi la bambola
scappò via dalla stanza.
Eren allora sospirò dicendo: “Suppongo che papà dovrà cancellarli la
memoria, spero solo che non si arrabbierà troppo con me. Va be,
muoviamoci che stanotte quella ragazza non si butterà nel acido da
sola.”
Shinku corse via, cercando di mettere più metri possibile dalla stanza,
come se pensava che una volta abbastanza lontana, si fosse svegliata.
Successivamente trovò una ragazza svenuta per terra, nonostante il suo
stato d’animo, non se la sentiva di abbandonarla, quindi cercò di
svegliarla. All’iniziò la ragazza si spaventò nel vedere la bambola
animata, ma Shinku la tranquillizzò e le chiese: “Chi sei tu? E perché
sei qui dentro?”
“Il mio nome è Gretel, e sono venuta qui perché ho la sensazione che la
mia sorellina sia entrata qui dentro, è una bambina dai capelli d’oro
ed è molto vivace, l’hai per caso vista?”
Shinku pensò alla descrizione, si chiuse la bocca con le mani, ma gli
scappò: “Hinaichigo”
La ragazza rispose: “No, non si chiama così...”
Shinku guardò Gretel chiedendosi se era meglio dirle o non dirle che
sua sorellina era ormai morta, quando ad un certo punto dall’alto sentì
la voce di Eren che era appeso al muro: “Suvvia Shinku, lo sai che
nostro padre non può completare il suo lavoro senza materia prima.”
“Non te la lascerò uccidere!” Esclamò la bambola.
“Mi dispiace, non posso non adempiere al mio lavoro.” Rispose la
marionetta, che si scagliò verso la nuca di Gretel, ma Shinku evocò dei
petali che scagliarono via Eren. Shinku estrasse il suo bastone e
disse: “Non può essere considerato lavoro uccidere persone innocenti”.
“Vuoi andare contro il volere di nostro padre, Shinku.” La bambola non
ripose niente poiché sarebbe stato troppo doloroso rispondere alla
domanda. I due combatterono per alcuni secondi, poi Eren usò l’agilità
dei suoi fili per cecare di portarsi alla spalle di Shinku, per poi
immobilizzarla sempre tramite i fili, ma Shinku evocò dei petali che lo
scagliarono contro il muro. Shinku raggiunse Eren ed affermò
vittoriosa: “Ti sei già arreso.”
“Te l’ho già detto, le mie energie non sono infinite… con il tuo colpo
ho perso l’ultima stilla del mio potere.”
“Come è possibile, non puoi essere già a secco…”
“Quando uccido un essere umano, mi ricarico con la sua forza vitale.”
Shinku iniziò a piangere, anche se ci aveva combattuto, era pur sempre
suo fratello, che seguiva gli ordini del padre.
“Shinku, ho un favore da chiederti.” Disse Eren con un filo di voce.
“E quale sarebbe?” Rispose Shinku asciugandosi le lacrime.
“Mi abbracceresti? Papà mi ha promesso che una volta che si fosse
creata Alice, io mi sarei svegliato e lei mi avrebbe abbracciato
avvolgendomi con la sua purezza, ma dato che io…” Prima che finisse di
parlare Shinku lo abbraccio, ed Eren sussurrò un grazie prima di
addormentarsi per sempre. Shinku pianse per alucni secondi poi guardò
Gretel e le disse: “Muoviamoci, ti farò scappare.”
Lei iniziò a muoversi, ma improvvisamente si blocco e cadde a terra
addormentata, poiché era stata colpita da un pugnale soporifero…
lanciato da Rozen che era dietro di lei.
Rozen guardò Shinku e disse: “Mi dispiace mia bambina, che tu abbia
dovuto sapere la verità.”
“La verità…Vuoi dire che tu hai veramente ucciso sei ragazze pur di
completarci?!” Urlo Shinku a suo padre.
“Non avevo scelta, adesso ti prego… lasciami completare le tue sorelle.”
“Anche se sei mio padre, non posso permetterti di uccidere questa
ragazza!!!” Dopo che Shinku ebbe detto questa frase, si accorse che
aveva in mano un bisturi di Eren che era caduto la vicino. Musica
“Se non vuoi che l’uccida… allora mi dovrai fermare” Disse Rozen tra le
lacrime, mentre si incamminava verso Gretel. Shinku allora corse verso
suo padre, e gli feri la caviglia con il bisturi. Rozen cadde in
ginocchio, ma continuò a procedere verso Gretel. Shinku gli urlò
piangendo: “Fermati ti prego!”
Suo padre non ripose, semplicemente continuò ad arrancare, lasciandosi
dietro una scia di sangue. Shinku alloro lo colpì nell’altra caviglia e
Rozen cadde del tutto a terra, Shinku credeva che fosse finita, ma suo
padre continuò a strisciare, come se raggiungere Gretel fosse l’unica
ragione della sua vita.
Allora Shinku lo raggiunse, gli diede un calcio per metterlo in
posizione sdraiata, salì sopra di lui, e piangendo urlò con tutte le
sue forze: “SEI UN EGOISTA!!! SECONDO TE VOLEVAMO ESSERE CREATE
UCCIDENDO RAGAZZE INNOCENTI!!! A TE TI INTERESSA SOLO LA TUA ALICE….
MUORI.” Shinku chiuse gli occhi ed iniziò a pugnarlo al torace con il
bisturi, dato che l’arma era piccola, gli ci vollero molti colpi per
ridurlo in fin di vita. Ad un certo punto Rozen sussurrò: “Shinku…”
La bambola aprì gli occhi e vide suo padre in un lago di sangue, come
se le si trovasse lì per caso. Rozen gli accarezzò la guancia e
sussurrò: ”Perdonami Shinku… quando Laplace mi ha offerto di creare
delle bambole viventi, io mi sono fatto prendere dall’entusiasmo, ed ho
creato solo le vostre menti mettendovi nell’N-Field… quando ho scoperto
l’unico modo per crearvi un corpo era troppo tardi… o uccidevo, oppure
vi lasciavo senza corpo nell’N-Field… perdonami, vi amavo troppo…” E
con queste parole Rozen spirò facendo cadere la sua mano che
accarezzava Shinku nella sua pozza di sangue.
Shinku guardo il corpo esanime del padre e sussurrò, sentando il suo
sangue calo di suo padre ancora nella sua guancia: “Padre… svegliati…
papà….PAPA’!!!” Quindi pianse come non ebbe mai pianto prima d’ora.”
Inseguito il tempo si bloccò e tutto scomparve lasciandola nella
oscurità. Improvvisamente si ricordò tutto e Laplace apparve dicendo:
“Piaciuto il film interattivo?”
“Quindi era tutta un illusione?” Chiese Shinku.
“Quella era un illusione, ma corrispondeva al 100% di ciò che è
accaduto quella notte.”
“Non dirmi chè…”
“Le scelte che oggi hai compiuto erano identiche a ciò che è accaduto
nella realtà, dopo che tu hai ucciso tuo padre, ho cancellato la
memoria a te ed a Gretel, ho trasferito il corpo di Rozen nell’
N-Field, e l’ho diviso in sette parti che le ho trasformate nei vostri
spiriti artificiali.”
“No…No…No!!!!” Urlò Shinku ormai impazzita.
“Dato che mi stavo annoiando ho deciso di ricreare l’immagine di tu che
uccidevi tuo padre ed l’ho fatta trovare da Kirakishou, poi ti ho fatto
rivivere quella notte, dato che ormai i ricordi erano stati
completamente cancellati. Adesso non hai un certo processo?”
Shinku si ritrovò nel punto in cui era stata risucchiata da Laplace e
Kirakishou, indicando l’immagine di lei che uccideva suo padre
domandava: “Allora Shinku, sei stata tu ad uccidere nostro padre?”
“Non è possibile, Shinku non l’avrebbe mai fatto.” Disse Kanaria
“Forza Shinku, dille che sono delle idiote che sono cascate dentro un
inganno!” La incitò Suiseiseki.
Shinku si alzò guardò Kirashou e disse: “Confermo tutte le accuse, sono
stata io ad uccidere Rozen.”
Suiseiseki: “Visto ve l’avevo detto che Shinku non avrebbe mai….”
Appena si accorse che la verità era diversa guardò Shinku e disse
cercando di ridere: “Shinku, perché devi scherzare su queste cose.”
“Mi dispiace sorella, la verità è quell’immagine atroce” Disse Shinku
indicando il delitto.
Jun si mise tra Shinku e le accusanti urlando: “Un attimo, deve esserci
un errore…” Ma dei rovi bianchi lo afferrarono e lo sollevarono.”
Suiguintou guardò Shinku e disse: “Shinku… PERCHE’ L’HAI FATTO!!!!”
Il primo istinto di Shinku fu di dire per filo e per segno l’accaduto,
ma si blocco, come avrebbero reagito le sue sorelle nel scoprire la
verità. Preferiva portarise il segreto nella tomba, quindi affermò:
“Non ricordò il perché l’ho fatto.”
“NON PRENDERMI PER IL CULO SHINKU!!!!” Urlo Suiguintou mentre radunava
tutte le sue piume corvine per creare una gigantesca lancia.
“Forse non voleva che noi due venissimo completate.” Ipotizzo Kirashou.
“E così allora… ” disse Suigintou.
Jun urlò: “Suiseiseki, Kanaria, Salvate Shinku.” Ma esse rimasero ferme
a guardare il suolo.
“MUORI SHINKU!!!” Urlò Suiguintou mentre lanciava il suo attacco.
Shinku aspettò la sua morte, che però non avvenne, poiché un esplosione
di luce bloccò l’attacco. Quando tutte le bambole riaprirono gli occhi
esclamarono tutte assieme: “PADRE!!!”
Rozen guardò le accusanti e disse: “Non ho costruito delle Lady perché
accusassero una loro sorella senza neppure una difesa.”
“Ma padre, lei ha detto che ti ha assassinato per impedirti di
completarci.” Disse Suiguintou balbettando.
“Perdonami mi figlia, è stata solo colpa della mia incapacità se non
sei completa, riguardo la mia morte, posso dire che ho chiesto io a
Shinku di uccidermi.”
“Ma…ma perché?” Disse piangendo Suiguintou.
“E’ una questione che riguarda solo me e Shinku, volete forse
contradirmi?”
“No padre.” Disse Kirakishou.
“Allora terminate questa buffonata e non pensate più all’accaduto.”
Detto questo Rozen illuminò tutta la stanza, e quinta Rozen Maiden
chiuse gli occhi. Quando gli riaprì vide solo suo padre che disse:
“Bambina mia, vuoi che cancelli la tua memoria e quelle delle tue
sorelle su ciò che è accaduto oggi.”
La bambola si penso un attimo e disse: “No padre, questa è stata una
esperienza terrificante, ma sento di avere imparato qualcosa da ciò,
anche se non so cosa, quindi non voglio dimenticare.”
Rozen la abbracciò e disse gentilmente: “Ok bambina mia, ci vediamo… mi
dispiace per tutto il dolore che ti ho causato.”
Quindi nuovamente una luce fortissima avvolse Shinku.
Era passata una settimana dall’accaduto e Jun vedeva Shinku che non
parlava mai, e che se ne stava seduta senza fare niente, ma Jun lo
sapeva che per il momento era meglio lasciarla sola. Il ragazzo pensò: “Cosa posso fare per renderla felice di
nuovo?”
Quindi scese giù e si sedette sul divano, ma notò che di fianco a lui
c’era una lettera, l’aprì e lesse il suo contenuto, composto di poche
righe.
Gentile signore le chiediamo se vuole ricevere il settimanale “Come
costruite una bambola vivente da zero”
Accetto
Non Accetto
ANGOLO DEL DELIRIO
Razor666: Allora lettori vi è piaciuta questa storia, sappiate che l'ho
scritta dall' 1:00, fino alle 5:00, poi ho ripreso dalle 11:30 fino
alle 16:30, quindi una recensione....
Shinku: Che persona pessima... chiedere recensioni in questo modo.
Suiseikei: Che umano tardo.
Razor666: Sta zitta tu che sono impazzito nel cercare di scrivere il
tuo nome bene.
Eren Jager: Vorrei sapere una cosa: cosa ti sei fumato per mettermi in
questa storia? Mi hai preso di forza da Shingeki no Kyojin e mi hai
piazzato qui ad uccidere umani ed ha morire, e poi che cazzo c'entra la
musica durante la morte di Rozen.
Razor666: Io ho deciso che si stava a pennello, e tu non vali un cazzo
nelle mie decisioni, spetta ai lettori decidere se ci stava opppure no.
E prima che me lo chiedono dico che non lo so se la voglio continuare.
Shinku: Nessuno vuole che sta ciofeca continui.
Razor666: Ciao a tutti.
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