-Nuovo attacco dei Mangiamorte, uccisi trenta babbani!-
-Dannazione!- esclamò la giovane donna prendendo in mano la
Gazzetta del Profeta e abbassando lentamente lo sguardo sulla grande foto a
centro pagina… Un intero quartiere di Londra non esisteva più… i Mangiamorte
avevano compiuto l’ennesimo rastrellamento dando fuoco a tutte le case babbane
che avevano incontrato lungo la loro strada…
-Ivy che succede perché hai gridato?- chiese un’altra
ragazza precipitandosi in salotto
-ha ucciso ancora Alice…ha ucciso…- sussurrò l’altra in
risposta, alzando lo sguardo sulla snella figura che aveva di fronte, Alice era
una ragazza alta con mossi capelli biondo scuro di media lunghezza leggermente
arricciati in fondo, aveva due occhioni grandi color nocciola di solito radiosi
e pieni di vita ma che in quel momento erano velati di tristezza e insicurezza…
-Posso?- chiese afferrando il giornale e leggendo il breve
articolo
Nuovo
efferato attacco dei Mangiamorte a un
quartiere
residenziale di Londra. Indescrivibile
la
ferocia con cui i sicari di Colui che non
deve
essere nominato hanno colpito, bruciando e
torturando
gli ignari babbani che trascorrevano
nella
loro abitazione una calda serata di Giugno.
Un
intero quartiere è stato raso al suolo dalle
fiamme,
inutili i tentativi degli Auror di placare
l’incendio
e di catturare uno di questi criminali
tuttavia
le dichiarazioni del capo delle forze
dell’ordine
sono rincuoranti << stiamo seguendo una
buona
pista e forse riusciremo presto a catturare
qualcuno…
>>. Ci si può fidare di queste parole?
Quante
volte gli Auror hanno dichiarato falsamente
di
essere avanti con le indagini? I soli consigli
che
posso darvi cari lettori sono di chiudere bene porte
e
finestre e di tenere sempre a portata di mano
la
bacchetta!
Rita Skeeter
-è sempre pronta ad attaccare gli Auror quella vipera!-
sbottò poi buttando con stizza il giornale in un angolo
Ivy le si avvicinò passandosi una mano tra i lunghi capelli
corvini…
-calmati, non serve a nulla arrabbiarsi.- cercò di tranquillizzarla
fissandola con i suoi profondi occhi neri e abbracciandola dolcemente
-non l’hanno presa neanche sta volta…- sussurrò Alice
nascondendo il viso sulla spalla dell’amica
-Catherine è troppo furba per farsi beccare-
-ma un giorno ce la faranno è inevitabile…-
-già… mi piacerebbe esserci, sai? Solo per vedere se ha
ancora il coraggio di guardarci negli occhi e di chiamarci amiche…- mormorò Ivy
ripensando all’amica di infanzia
-ha sempre avuto una bella faccia tosta, ricordi il giorno
in cui ci siamo conosciute?- chiese Alice cercando di deviare il discorso verso
un argomento più piacevole
-Certo come potrei dimenticarlo!-
-Accidenti come diavolo facciamo a raggiungere il binario
nove e tre quarti Sirius?- chiese la piccola Ivy guardando il fratello
gemello. Quei due erano uguali in tutto
e per tutto, gli stessi profondi occhi scuri, la stessa carnagione abbronzata
persino la stessa espressione ribelle… l’unico elemento di distinzione era che
Ivy portava i corti capelli corvini legati in una coda di cavallo, mentre il
fratello li portava scompigliati e senza un taglio preciso…
-e che ne so io? Di solito sei tu quella che pensa!- rispose
il ragazzo guardandosi intorno
-Oh è vero! Dimentico sempre che tu non hai un cervello!-
borbottò l’altra osservando alcuni ragazzi più grandi scomparire magicamente
attraverso la colonna tra il binario nove e il binario dieci
-seguimi credo di aver capito!- gli ordinò prendendo i suoi
bagagli e sparendo attraverso il muro
Raggiunto il binario si fermò un istante a guardare il
magnifico treno scarlatto che l’avrebbe condotta alla sua nuova scuola ma i
suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal fratello che attraversando il
muro di corsa l’aveva investita col suo carrello
-vuoi stare più attento, idiota!?- sbottò malamente
massaggiando il ginocchio a cui era stata colpita
-scusa tanto!- urlò lui facendole la linguaccia e avviandosi
verso uno scompartimento vuoto, caricarono i bagagli e si accomodarono
<< Hogwarts
Express in partenza dal binario 9e3/4! >> gracchiò un altoparlante
qualche istante prima che il treno iniziasse a muoversi
-bene io vado a fare un giretto sorellina, ci vediamo più
tardi!- la salutò Sirius dandole un affettuoso bacio sulla guancia e uscendo
dallo scompartimento…
Il loro rapporto era fatto così, un attimo prima si
scannavano a morte e quello dopo si amavano profondamente…
Ivy rimasta sola concentrò la sua attenzione al verde
paesaggio che scorreva veloce attraverso il finestrino ritrovandosi a
fantasticare sui suoi nuovi ipotetici compagni di casa, quando all’improvviso
sentì la porta della cabina aprirsi
-che c’è Sirius? Ti sei già stancato di vagabondare?- chiese
senza nemmeno voltarsi
-Spiacente di deluderti ma io non conosco nessun Sirius,
posso fermarmi un po’ con te?- esclamò una voce femminile richiudendo la porta
dietro di se
-Oh! Scusa credevo fossi mio fratello! Certo che puoi
restare! Il mio nome è Ivy Black tanto piacere!- sussurrò lei arrossendo
lievemente e porgendo la mano alla nuova venuta
-Eleanor Catherine Easther, il piacere è tutto mio Ivy…-
rispose quella stringendogliela e accennando un lieve sorriso
-sei del primo anno anche tu?- chiese poi accomodandosi
-si…tu…- la sua frase venne interrotta dalla brusca entrata
di un’altra persona
-scusate sono inciampata!- mormorò Alice appoggiandosi al
pannello
-figurati! Co…- le sorrise amichevolmente Ivy
-cerca di stare più attenta, va bene?- la interruppe
Catherine guardando la nuova arrivata con severità
-si, scusate… Ecco… posso restare nello scompartimento con
voi? Gli altri vagoni sono tutti pieni e io mi sento a disagio…- sussurrò Alice
abbassando lo sguardo imbarazzata
-certo che puoi! Come ti chiami?- rispose immediatamente Ivy
-mi chiamo Alice, Alice Turner…piacere di conoscervi!-
-io sono Ivy Black…-
-e io Eleanor Catherine Easther…-
-accidenti quanti nomi!- esclamò Alice accomodandosi poco
elegantemente.
-è naturale che io abbia più nomi, provengo da una delle
famiglie più importanti e antiche della storia dei maghi : la nobile casata
Easther. Ora che mi ci fai pensare anche tu Ivy appartieni a una di queste
famiglie, i Black sono imparentati con i Malfoy se non sbaglio…- disse
guardando la ragazza con nuovo interesse
-si ma non ne vado molto fiera…- tagliò corto la piccola
Black
-come preferisci…-
-i miei genitori invece sono una strega e un babbano!-
intervenne Alice
-quindi sei di sangue misto…-
-già… non vedo l’ora di arrivare a scuola! Voi in quale casa
vorreste andare?- chiese poi con entusiasmo
-come a tutta la mia famiglia prima di me, io gradirei
andare a Serpeverde…- sussurrò Cathy guardando distrattamente fuori dal
finestrino
-a me invece piacerebbe entrare in Grifondoro…- rispose Ivy
sorridendo
-anch’io!-
In quel momento la porta dello scompartimento si aprì per
l’ennesima volta e apparvero sulla soglia Sirius e un altro ragazzo,
quest’ultimo aveva i capelli irrimediabilmente spettinati e portava dei buffi
occhiali tondi davanti a due begli occhi azzurro cielo, Sirius si sedette
accanto alla sorella presentando il suo nuovo amico…
-hai dimenticato in bagno la spazzola stamattina?- chiese
sarcasticamente Catherine fissando la testa di James
-No, ma ho dimenticato il siero antivipera, evidentemente…-
rispose lui lanciando uno sguardo d’intesa a Sirius che cominciò a ridere
-che diavolo ridi tu? Guarda che non sei tanto meglio!-
ribatté lei acida
-E tu Miss Rompipalle chi saresti?!-
-Io sono Eleanor Catherine Easther e tu insignificante
straccione devi portarmi rispetto!-
-Ah una Easther ora si che ho paura!- sbottò Potter
scoppiando a ridere, lei si alzò di scatto estraendo la bacchetta
-cosa succede qui?- esclamò improvvisamente la “donna del
carrello” entrando nello scomparto
-niente stavamo solo giocando…- rispose la ragazza con un
sorrisetto falso rimettendo immediatamente la bacchetta in tasca
<< l’Hogwarts Express
arriverà alla stazione di Hogsmeade tra pochi minuti, si pregano i signori
passeggeri di prepararsi all’uscita! >> l’interruppe l’altoparlante
mentre il treno iniziava a rallentare…
Si fermò poco dopo e i ragazzi iniziarono a scendere…
-dannata vipera!- esclamò James all’amico guardando torvo la
ragazza
-Primo anno! Primo anno! Gli studenti del primo anno sono
pregati di seguirmi!- urlò un’enorme figura a poca distanza da loro
Il piccolo gruppo raggiunse quella montagna umana che li
condusse alla riva del lago insieme agli altri coetanei
Attraversarono il lago su delle piccole barche giungendo al
castello dopo pochi minuti., lì furono chiusi in un’enorme stanza dove vennero accolti da una giovane donna
vestita con un ricco abito di velluto
verde scuro
-Benvenuti alla scuola di magia e stregoneria…-
-See bla bla bla!- sussurrò Sirius a sua sorella che per
tutta risposta gli diede una gomitata in pancia, intanto Cathy e James avevano
ricominciato a battibeccare sotto la mediazione di Alice…
-Seguitemi!- esclamò la donna dopo un lungo e noioso
discorso di preparazione, che aveva fatto appisolare gran parte degli studenti…
Entrati nella sala assistettero alla canzone del cappello
parlante
Forse pensate che non
son bello,
ma non giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Non c’è pensiero che nascondiate
Che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi e ascoltate
qual è la casa in cui rimanere.
È forse Grifondoro la vostra via
culla dei coraggiosi di cuore :
audacia fegato cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è a Tassorosso la vostra vita
Dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è
innaturale.
Oppure Corvonero ,il
vecchio e il saggio
Se siete svegli e
pronti di mente,
ragione e sapienza qui
trovan linguaggio
che si confà a simile
gente.
O forse a Serpeverde,
ragazzi miei,
voi troverete gli
amici migliori
quei tipi astuti e
aatto babbei
che raggiungono fini
ed onori!
Alla fine di essa la giovane Professoressa McGranitt srotolò
una lunga pergamena e iniziò a leggere i nomi
<<
Black Ivy! >> si avvicinò tremante alla professoressa e sedutasi sullo sgabello si mise in testa lo sgualcito cappello
<<
Grifondoro! >> Urlò poco dopo quest’ultimo
<<
Black Sirius! >> Al
contrario della sorella, Sirius avanzò lentamente valutando bene la situazione
poi infilò a sua volta il cappello che strillò
<<
Grifondoro! >> (com’era prevedibile…)
<<
Carter Jeff! >>
<<
Tassorosso! >>
<< Dean
Helen! >>
<<
Corvonero! >>
<<
Easther Eleanor Catherine! >> Catherine camminò altezzosamente
verso lo sgabello con un aria composta e severa e dopo qualche istante
<<
Serpeverde! >> Pronunciò il cappello
<<
Evans Lily! >> Una ragazzina minuta dai capelli rossi fuoco si
avvicinò timidamente alla professoressa che le sistemò il cappello in testa.
<<
Grifondoro! >>
<< Lupin
Remus J! >> Remus si mosse speditamente, lo sguardo fisso davanti
a se impietrito dall’ansia.
<< Grifondoro!>>
<< Malfoy Lucius! >> Un pallido ragazzino si
fece strada altezzosamente, aveva setosi capelli biondi lunghi sino a metà
schiena e due splendidi occhi di ghiaccio.
<< Serpeverde! >>
<< Piton Severus! >> Era pallido anch’egli ma al
contrario del precedente aveva capelli neri lunghi fino alle spalle e due
penetranti occhi dello stesso colore, la sua espressione però era accigliata e
sofferente…
<< Serpeverde! >>
<< Potter James! >> Il ragazzo camminò con fare
da PlayBoy lungo il tratto che lo separava dalla sua prossima insegnante, con
una faccia strafottente e sicura di sé
<< Grifondoro! >>
<< Turner Alice! >> Alice si guardò intorno
nervosamente e immersa nel panico più totale si avvicinò alla McGranitt che le
infilò il cappello come aveva già fatto con la Evans
<< Grifondoro! >>
<< Zabini Furyo! >>
<< Corvonero! >>
Tutti quanti raggiunsero i loro posti ai rispettivi tavoli e
dopo un breve discorso del preside iniziarono a mangiare
-Meno male che quella smorfiosa non è capitata nella nostra
casa! Ti immagini che palle!?- esclamò James bevendo un’ abbondante bicchiere
di succo di zucca
-Il fatto che stia antipatica a te non implica che lo sia
anche per noi!- rispose Ivy tagliente
-andiamo sore come può starti simpatica una come quella? Non
ti sarà mica venuto in mente di dar retta ai nostri genitori facendo amicizia
con una Easther o peggio con un Malfoy!- sbottò Sirius dando man forte
all’amico
-solo perché porta il nome Esther non vuol dire che sia una
cattiva persona!- ribatté lei
-pensala come ti pare Ivy! Tanto è inutile parlare con te!-
-con chi è inutile parlare, scusa?- sbottò lei irritata
-Hey basta! Tranquilli ragazzi!- intervenne Alice riportando
la pace tra i due fratelli
-Scusate potete passarmi il pane?- Chiese timidamente un
ragazzino dall’aria sciupata e trasandata, aveva mossi capelli castani e due
stranissimi occhi ramati
-ah, si! Tieni!- rispose Sirius dandogli l’intero cestino
-Gr-grazie…-balbettò quello arrossendo
-Io sono Sirius Black, tu come ti chiami?- chiese il moro
-Remus Lupin…- mormorò l’altro
-Hey raga! Un po’ di attenzione! Questo è Remus! Lei è
Alice, lui è James e quella musona è mia sore Ivy...-Urlò improvvisamente
facendo ammutolire tutto il tavolo…
Remus diventò ancora più rosso e cercò inutilmente di
alzarsi dal tavolo
-piacere, ma tu in che scompartimento eri sul treno? Non ti
abbiamo mai visto!- disse Alice bloccandolo per un braccio, il ragazzo si
divincolò in malo modo e si allontanò velocemente dalla tavola -hey ma che gli
è preso?- chiese James guardandolo uscire dalla sala…
-Non lo so, io l’ho solo presentato… Non mi sembra di aver
fatto nulla di male!- rispose Sirius prendendo una forchettata di spaghetti
-forse il modo troppo plateale, idiota?- si intromise Ivy
con tono irritato
-è molto timido evidentemente… e il fatto che tu l’abbia
messo così in mostra davanti a tutti non gli ha fatto piacere!- aggiunse
Alice
-E io cosa potevo saperne?! Non sono mica chiaroveggente!-
cercò di difendersi lui sentendosi leggermente in imbarazzo
-forse dovresti riflettere prima di fare le cose! Cosa ne
dici è possibile!?- lo assalì la sorella
-Hey ragazze basta! Ha sbagliato d’accordo ma non mi sembra
il caso di farne un dramma!- cercò inutilmente di difenderlo James, dopo
quest’ultimo intervento cadde il silenzio sul piccolo gruppo…
Intanto al tavolo dei Serpeverde Catherine si era accomodata
in disparte e stava mangiando compostamente il suo pranzo lanciando di tanto in
tanto uno sguardo malinconico alla
tavolata di Grifondoro, dove sedevano i suoi nuovi amici…
-Ciao come mai tutta sola?- chiese un ragazzo sedendosi
accanto a lei
-non lo so neanche io… è che non conosco nessuno…- rispose Cathy voltandosi verso il nuovo
venuto
-Beh ora conosci qualcuno, il mio nome è Lucius, Malfoy
Lucius!- rispose il biondo sorridendole amichevolmente
-piacere Catherine…- disse lei un po’ distaccata
-ok… Catherine e poi?- insistette Lucius
-Easther,
Eleanor Catherine Easther…-
-Perché sei così spenta? Non volevi finire in questa casa?-
domandò lui cercando di essere paziente
-No… cioè si, volevo finire a Serpeverde ma… tutte le
persone che avevo conosciuto questo pomeriggio… sono in altre case e io non so
come comportarmi con le persone che non conosco… fatico molto a fare
conoscenza…- sussurrò lei bevendo un sorso di succo di zucca
-vieni con me, ti presento un po’ di gente!- esclamò lui
alzandosi, lei lo seguì dopo qualche istante
-Un po’ di attenzione prego! Lei è Catherine Easther ed è
una mia amica…Ora Cathy questi due idioti sono Tiger e Goyle, hanno un anno più
di noi, se qualcuno ti dà fastidio chiamali, va bene?- esclamò il ragazzo
presentandola a tutti i componenti del tavolo…
-ok, ho capito…- rispose lei leggermente spazientita
-lui chi è?- chiese poi indicando un ragazzo moro all’angolo
estremo del tavolo
-ah quello? Non lo so… Credo che si chiami Piton… ma non
conosco quella famiglia, mio padre non me l’ha mai citata… quindi non è
importante…- rispose lui
-Cosa!? Veramente pensi che una persona proveniente da una
famiglia minore non sia degna di essere conosciuta?! Dico, ma sei scemo?! Come
diavolo ti permetti per quanto ne so quel ragazzo laggiù potrebbe essere cento
volte meglio di te! Ciao!- urlò lei furibonda allontanandosi dal tavolo
-Hey
Catherine aspetta! Ah,
dannazione!- sbottò lui tirando un pugno al tavolo, dopo qualche istante alzò
nuovamente il suo sguardo di ghiaccio verso il ragazzo a fondo tavolo, e lo
raggiunse lentamente
-ciao come ti chiami?- chiese poi guardandolo negli occhi
-mi chiamo Severus Piton… tu?-
-Lucius Malfoy molto piacere…- si presentò sedendosi accanto
a lui… Gli parlò a lungo avvertendo inconsciamente la fragilità del suo
interlocutore e sentendo di aver trovato un amico… Quella ragazza aveva ragione
anche se non lo avrebbe mai ammesso davanti a lei…
Fine cap!!!